Quando il mercato non fa ciò che ti aspetteresti, segui il mercato

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 13/12/2018 15:22

Fra i 47 indici che compongono il MSCI ACWI, soltanto quello americano si trovava sui massimi assoluti a settembre, mentre ad agosto le borse in tale condizione erano appena 5: bel modo di celebrare il bull market!

Volatilità e soprattutto indecisione continuano a caratterizzare gli scambi sui mercati azionari. Il saggio ammonisce: quando il mercato non fa ciò che ti aspetteresti, segui il mercato. Dal 1950 si contano 18 casi di massimo di rilievo nel mese di settembre, come occorso quest'anno (addirittura un massimo storico). Ebbene, in tutti i casi tranne uno lo S&P si è migliorato nel quarto trimestre; del 5%, in media. Vero è che mancano ancora una dozzina di sedute alla fine di dicembre, ma questa ipotesi francamente appare alquanto improbabile; il che da un lato fa il paio con quanto si rilevava nel Rapporto Giornaliero di ieri, dall'altro rimarca ancora una volta una condizione di disagio di un mercato, che ha verosimilmente anticipato nel 2017 la vitalità che sulla carta era attesa in questo momento, e che ora invece si trova alle prese con i supporti che contano.

La fragilità dei listini azionari, in generale, è testimoniata dal fatto che fra i 47 indici che compongono il MSCI ACWI, soltanto quello americano si trovava sui massimi assoluti a settembre, mentre ad agosto le borse in tale condizione erano appena 5: bel modo di celebrare il bull market! Soltanto ora, colpevolmente in ritardo, gli investitori realizzano che il massimo delle borse mondiali è stato conseguito a gennaio, ben undici mesi fa; e che dal picco lo scostamento sfiora il 20%. Non sarà piacevole scorgere i rendiconti del quarto trimestre.

Piazza Affari, come è noto, in bear market ci è entrata ufficialmente da tempo. La flessione delle quotazioni è stata per ora provvidenzialmente contenuta dal supporto a 18400 punti di indice MIB: estremo inferiore di un argine che include differenti proiezioni, e che risulta essere stato sollecitato per la terza volta negli ultimi due mesi. Un triplo minimo? non ne saremmo così certi: trattasi di figure che trovano ospitalità più sui manuali di analisi tecnica che non nella realtà quotidiana. Ad ogni modo, bisogna essere pronti all'eventuale violazione di questo supporto: la quale, nel caso, condurrebbe il FTSE MIB diritto verso la proiezione delineata nel rapporto di oggi.


Gaetano Evangelista
www.ageitalia.net

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