Negli ultimi giorni ho ricevuto numerose email di lettori che mi domandano "dove andrà il nostro indice?" oppure "Nelle prossime settimane torneremo ai livelli di inizio anno?".
Purtroppo per rispondere a queste domande servirebbe la sfera di cristallo...quello che però ho ben chiaro in mente è che il futuro del nostro listino è nelle mani dell'andamento dei titoli del settore bancario.
La debolezza del nostro indice, rispetto ad altri mercati azionari, è causata dall'alto peso percentuale che il settore delle banche ha sul nostro listino.
Quando il settore delle banche è debole, zavorra l'intero listino che, anche in un contesto rialzista, viaggerà sempre con il freno a mano tirato.
Attualmente la quasi totalità dei titoli del settore bancario, dopo il rimbalzo partito nella seconda settimana di aprile, si trova a contatto con importanti livelli di resistenza e, dal punto di vista operativo, si trova quindi ad un bivio tra lo svoltare al rialzo oppure il riprendere la strada ribassista.
Il futuro di breve periodo del nostro mercato si gioca in questa partita ed i fari sono da puntare sui livelli di resistenza e di supporto.
Se verranno rotti al ribasso i livelli di supporto, assisteremo ad una nuova gamba ribassista del mercato; al contrario invece, in caso di rottura dei livelli di resistenza, assisteremo ad una accelerazione al rialzo del nostro mercato.
Per completare il quadro, una panoramica dei titoli bancari quotati a piazza Affari:
Banco Popolare: congestione stretta sui massimi di periodo che coincidono con l'area della resistenza dinamica di medio periodo.
Banca Popolare dell'Emilia Romagna: le quotazioni, dopo aver disegnato due minimi allineati, stanno facendo i conti con la resistenza di medio periodo.
Mediolanum sta facendo i conti con la resistenza di medio periodo.
Mediobanca sta facendo i conti con la resistenza di medio periodo.
Banca Intesa disegna una congestione stretta che si trova incastonata all'interno di una fase di congestione di più ampio respiro.
UnipolSai è in congestione sui massimi di periodo.
Banca Generali sta disegnando una congestione stretta, che si sta sviluppando a contatto con un'importante area di resistenza in cui transitano sia il massimo relativo precedente che la tendenza ribassista di medio periodo.
Banca Profilo delinea una congestione stretta che si trova incastonata all'interno di una fase di congestione di più ampio respiro.
Ubi banca disegna una congestione stretta che si trova incastonata all'interno di una fase di congestione di più ampio respiro.
Unicredit congestione stretta che si trova incastonata all'interno di una fase di congestione di più ampio respiro.
Azimut: oggi, al termine di una seduta roccambolesca (in cui prima ha rotto i minimi e poi ha invertito, con volumi in aumento, ed è andato a rompere i massimi), ha fornito un segnale rialzista.
Se domani conferma e rompe i massimi di ieri, fa scattare un segnale rialzista sul titolo.
Unipol: dopo la rottura del massimo relativo precedente, avvenuta con volumi sostenuti, adesso sta disegnando una congestione stretta e riprende fiato.
Se riparte al rialzo e si porta via i massimi dell'attuae congestione, fa scattare un segnale di ingresso.
Banca Carige disegna una "flag" (bandiera) che è una configurazione che generalmente rappresenta un movimento di continuazione della tendenza di breve periodo in atto.
Se riparte al rialzo, sarebbe da acquistare...almeno dal punto di vista grafico, perchè non dimentichiamo che è pur sempre una banca in difficoltà e quindi da prendere con molta cautela (solo con dosi omeopatiche ed in ottica "mordi e fuggi").
Banca MPS: stesso discorso di banca Carige.
Dal punto di vista grafico è anche interessante ma è un titolo su cui consiglio di lavorare in intraday.
Finalmente è uscito il mio nuovo libro !
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Gabriele