Le mani forti fanno copertura di portafoglio

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 29/04/2019 13:37

La borsa americana ha inanellato un saldo positivo in ciascuno dei primi quattro mesi di quest'anno. E non è stata neanche la migliore fra gli indici del G25. Cosa aspettarsi per i prossimi otto mesi? E che dire dell'anomalo comportamento della volatilità?


Si va concludendo un mese ancora una volta positivo. Salvo improbabili sorprese, sarebbe il quarto di fila per lo S&P500: una dimostrazione di continuità che da un lato la dice lunga circa la ampia disponibilità di denaro desideroso di essere re-impiegato; dall’altro costituisce una eccezionalità: visto che dal 1950 ad oggi una sequenza di quattro mesi positivi di fila ad inizio anno, è stata registrata soltanto altre 15 volte. Torneremo nei prossimi giorni su questo setup stagionale, e sulle interessanti implicazioni nel medio periodo.

Peraltro, la borsa americana non è nemmeno la più brillante in questo mese di aprile. Capeggiano il ranking del G25 i listini di Svezia e Germania. La prima costituisce per i nostri abbonati una gradita conferma: abbiamo raccomandato Stoccolma ai cassettisti lo scorso autunno, sulla base di una combinazione di ottima configurazione tecnica ed eccellenti fondamentali; la seconda dimostra che i green shoot che si scorgono in Cina sono realistici. E Francoforte sarebbe in posizione privilegiata per godere della ripartenza del ciclo economico di Pechino.

Non che siano tutte rose e fiore. Malgrado l’indubbio risk-on in atto, gli spread creditizi hanno cessato di contrarsi. I cambi emergenti hanno raggiunto un picco ad inizio anno e da allora puntano verso il basso. I metalli ad uso industriale stanno mancando di confermare le inversioni di tendenza forse troppo frettolosamente salutate, e le borse emergenti non riescono a produrre forza relativa; schiacciate da una vitalità del dollaro che farebbe sospettare circa l’effettiva ripartenza della congiuntura economica globale.

A Wall Street nel frattempo si segnala un comportamento anomalo. Il rialzo dello S&P delle sedute più recenti, è stato accompagnato da una anomala crescita della volatilità. Fenomeno destinato a rientrare, o spia di un disagio delle mani forti, che hanno optato per una salutare copertura in attesa di una correzione finalmente giunta a maturazione? Il Rapporto Giornaliero di oggi mostra tutti i casi recenti di coefficiente di correlazione positivo fra VIX e S&P: il seguito appare decisamente degno di nota.

Gaetano Evangelista
www.ageitalia.net

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