Il Dow Jones per un soffio manca l'impresa "millenaria"
Gaetano Evangelista - 01/12/2016 14:31
Per una volta Piazza Affari brilla di luce propria, trascinata dagli stessi settori che fino a 48 ore fa l'hanno affossata. Il bilancio ovviamente è rimasto tinto di rosso su base mensile e, per quello che può interessare, annuale (-20.95%, peggiore piazza nel 2016 fra le prime 25 borse al mondo per capitalizzazione). Accogliamo con profondo sollievo il colpo di reni delle ultime due sedute, ma il quadro tecnico di medio e soprattutto di lungo periodo invita ancora alla cautela. Il ridimensionamento della fiducia di famiglie e imprese, a fronte di uno scenario politico ed economico in deterioramento, induce a non porre eccessiva enfasi sul miglioramento congiunturale fotografato dal CESI.
Di converso, una sensazione di benessere sembra pervadere ora le famiglie americane. L'indice mensile della fiducia dei consumatori, rilasciato ieri dal Conference Board, è schizzato ai livelli più elevati dal 2007. Un voto di fiducia che per certi versi replica quello elettorale. Tuttavia occorre segnalare come simili livelli di ottimismo, storicamente, tendano a coincidere con il passaggio da una fase esponenziale di crescita, per le quotazioni azionarie, ad una fase più tortuosa e decisamente meno lineare.
Gaetano Evangelista
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