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CAPITOLO 6
I GRAFICI
6.3 Il Market Profile
L'approccio tecnico di Market Profile si deve a Peter J. Steidlmeyer
1 che fu all'inizio della sua carriera un
trader al Chicago Board Of Trade ed in seguito Director
dello stesso.
Si tratta di uno strumento operativo molto interessante, ricompreso nel campo
dell'analisi tecnica avanzata, la cui efficacia può essere attribuita ad una
serie di ipotesi di partenza molto precise che si riferiscono ad una visione del
mercato particolarmente razionale.
Essendo peraltro in primo luogo rivolto all'analisi intraday dei mercati
futures ed inoltre di una certa difficoltà di comprensione, è
opportuno in questa sede considerarne esclusivamente un accenno, solo in quanto il
Market Profile costituisce un tipo peculiare di rappresentazione grafica.
6.3.1 Una peculiare rappresentazione grafica
La rappresentazione grafica di Market Profile si realizza mediante accostamenti successivi di lettere (A, B, C,...), ognuna delle quali identifica una TPO (Time Price Opportunity).
Ogni TPO esprime l'utilizzo del mercato da parte degli operatori in primo luogo mediante una determinata dimensione temporale (la prima mezz'ora di contrattazioni produrrà una serie di lettere A, la successiva una serie di lettere B,...) ed in secondo luogo il range di prezzo realizzato all'interno dell'intervallo in questione (una colonna di lettere verrà posizionata dal livello minimo al livello massimo raggiunto in una determinata unità temporale).
Ad esempio una tradizionale giornata di attività sul future BTP quotato al LIFFE verrà disegnata con una serie di TPO identificate dalla lettera A fino alla lettera T e disposte in modo da indicare l'utilizzo del mercato ad uno specifico prezzo ed in un determinato momento delle contrattazioni; se durante la prima mezz'ora il mercato ha aperto a 110, è salito fino a 110.20 per poi scendere sino a 109.70, Market Profile verrà rappresentato mediante una colonna di lettere A posizionate dal livello di 109.70 fino a 110.20.
Nella mezz'ora successiva il posizionamento delle lettere B costituirà una nuova
colonna che affiancherà la precedente sulla destra, superandola in alto o in basso
solo per scambi realizzati a prezzi non compresi nella mezz'ora precedente.

Figura 6.7: Esempio schematico di TPO.
Alcune successioni di TPO acquistano poi particolare significato:
- la serie di lettere A e B relative alla prima ora di contrattazione è denominata Initial Balance.
- è detta Estensione ogni raggruppamento di almeno due TPO che si protende al di sopra o al di sotto dell'Initial Balance.
- viene definito Estremo ogni raggruppamento di almeno due TPO collocato al top o al bottom del Market Profile e non confermato da alcun successivo TPO.
Oltre alle TPO, Market Profile indica generalmente anche altre informazioni:
- la colonna centrale mantiene aggiornato il numero totale di contratti che si sono realizzati ad un determinato livello di prezzo grazie alla successione di TPO.
- ognuna delle due colonne evidenzia, mediante delle linee verticali, il range di prezzi che fino al momento corrente, hanno contenuto il 70% delle TPO e dei volumi realizzati, rispettivamente la TPO Value Area e la TPO Volume Area.
- è denominato Point of Control il prezzo più prossimo alla media delle due Value areas che ha attratto il maggior numero di TPO ed il maggior numero di volumi.

Figura 6.8: Market Profile sul Future Btp quotato al Liffe.
Al di sopra delle colonne sopra illustrate, vengono presentate alcune semplici elaborazioni, disposte usualmente in una piccola tabella 3x3.
La casella in prima riga e prima colonna (seconda riga, prima colonna) indica il numero di TPO al di sopra (al di sotto) del rispettivo Point of Control; la casella in prima riga e seconda colonna (seconda riga, seconda colonna) il numero di contratti al di sopra (al di sotto) del rispettivo Point of Control.
Le prime due righe della terza colonna indicano massimo e minimo dei prezzi correnti.
La terza riga di elaborazioni indica, da sinistra a destra, il Rotation Factor,
il volume corrente totale ed il Trade Facilitation Factor.

Figura 6.9: Market Profile completo del Future Btp Liffe.
Il Rotation Factor si ottiene dalla somma netta delle differenze algebriche
tra massimi (minimi) di un periodo e massimi (minimi) del periodo immediatamente
precedente.
Numeri positivi indicano in media susseguirsi di massimi eminimi in media crescenti.
Il Trade Facilitation Factor si ottiene rapportando il numero totale di TPO
realizzati e l'ampiezza del range di prezzi per l'intera giornata.
Questo esprime il numero medio di TPO associati ad ogni prezzo di mercato; tanto
più il rapporto è elevato, tanto più ogni prezzo è
stato in grado di sostenere un numero elevato di TPO e quindi di soddisfare un
numero consistente di operatori.
Se, al contrario, tale rapporto è basso, ogni prezzo è stato in grado
di sostenere solo un ridotto numero di TPO, esprimendo in questo modo una sostanziale
instabilità di mercato e quindi maggiore probabilità di ulteriori
oscillazioni di prezzo al fine di eseguire il maggior numero di transazioni possibile.
1 Steidlmeyer P. J. Steidlmayer on Markets: A New Approach to Trading Wiley & Sons (1989).
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