Un prevedibile aggiustamento di mercato

07/12/2021 13:37

Un prevedibile aggiustamento di mercato

Ha gravato sull’umore degli investitori il cambio di strategia della banca centrale americana, con Powell che ha messo da parte la temporaneità dell’inflazione. L’aggiustamento di mercato, però, non sarebbe stato così incisivo, se la struttura del mercato non lo avesse consentito.

I mercati azionari ripiegano per la seconda settimana consecutiva.
Il MSCI World cede quasi l’uno e mezzo percento; il 4.1% in due settimane. Lo S&P il 3.4%, l’Eurostoxx50 il 6.3%, Piazza Affari poco più del 5%.

Ha gravato sull’umore degli investitori il cambio di strategia della banca centrale americana, con il governatore Powell che ha messo da parte la garantita temporaneità dell’inflazione, anticipando un raddoppio della riduzione mensile di acquisti di titoli pubblici; con la prospettiva di non meno di due aumenti dei tassi ufficiali il prossimo anno.

Un restringimento che non appare discusso dai dati apparentemente deludenti delle buste paga generate negli Stati Uniti a novembre.

L’aggiustamento di mercato, però, non sarebbe stato così incisivo, se la struttura del mercato non lo avesse consentito. L’ampiezza di mercato fa registrare un prosciugamento delle società sui massimi annuali, ed allo stesso tempo un’impennata delle società sui minimi.
Manca da ottobre del 2020 un segnale qualificato di acquisto basato sull’ADT11: verosimilmente una assenza che adesso incomincia a pesare.

L’aspetto più indisponente non è tanto il ripiegamento degli indici, tutto sommato abbastanza vicini ai massimi da poterli riavvicinare senza un grosso sforzo.

Quanto il fatto che tale debolezza si manifesti in un periodo dell’anno altrimenti favorevole. Come già segnalato, dicembre è sempre stato positivo quando il mese precedente si è chiuso con un saldo negativo, venendo da una annata fino a quel momento a doppia cifra percentuale.

Negli ultimi sei mesi lo S&P500 ha guadagnato nonostante tutto il 7.3%.
Negli ultimi trent’anni un saldo analogo (+/- 3 punti) è stato conseguito altre 12 volte, e sempre nelle tre settimane successive Wall Street si è migliorata. Del +1.76%, in media. Sarebbe strano se quest’anno non replicasse.

Piazza Affari come detto ha pagato finora un prezzo abbastanza salato, pur tenendo conto della straordinaria performance conseguita da inizio anno, che legittimamente può indurre molti investitori a passare alla cassa.

C’è un aspetto che emerge nelle ultime sedute: la migliore tenuta del mercato obbligazionario, rispetto a quello azionario. Come documenta il Rapporto Giornaliero di oggi, simili divergenze intermarket tendono a coincidere con minimi del FTSE MIB: provvisori, quando non definitivi. Il profondo ipervenduto toccato dagli indici legittima aspettative di rimbalzo; non sappiamo però quanto definitive.

Autore: Gaetano Evangelista Fonte: News Trend Online

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