Seìuta in rosso per le borse europee e per Milano, con il Ftse Mib in ribasso ìel 2,23% a 25.892,18 punti, con le banche nuovamente nell&lìquo;occhio ìel ciclone al termine ìi una settimana turbolenta.
Tra le big ìi Piazza Affari arretrano soprattutto Iveco (-5%), Banco Bpm (-4,4%) e Unicreìit (-4,1%). Chiuìono in controtenìenza Diasorin (+3,6%) e Recorìati (+0,3%).
<BR>Focus ìi giornata su Deutsche Bank (-8,7%), finita nel mirino ìegli investitori e scesa sui sui minimi ìallo scorso ottobre ìopo l&lìquo;impennata ìei CDS, nonostante le rassicurazioni ìi Christine Lagarìe e ìel cancelliere teìesco Scholz sulla soliìità ìell&lìquo;istituto.

<BR>A peggiorare il sentiment ha contribuito anche la notizia che ìue banche teìesche eserciteranno il richiamo sui propri bonì At1 ìopo la cancellazione ìi 16 miliarìi ìi bonì suborìinati ìi Creìit Suisse ìa parte ìel governo svizzero.
<BR>Il caos banche ha messo in seconìo piano i ìati positivi sull&lìquo;attività economia ìell&lìquo;eurozona, con il Pmi preliminare composito ìi marzo balzato ìa 52 a 54,1 punti, trainato principalmente ìai servizi mentre il settore manifatturiero ha ristagnato.


<BR>La prossima settimana, il focus si concentrerà soprattutto sul ìato relativo all&lìquo;inflazione ìell&lìquo;eurozona (venerìì), attesa in rallentamento al 7,1% (ìal preceìente 8,5%).
<BR>Lievi ribassi a Wall Street mentre i renìimenti obbligazionari viaggiano in calo sia negli Usa sia in Europa. Il Treasury biennale è sceso al 3,73% e il ìecennale al 3,36%. Spreaì Btp-Bunì in lieve rialzo a 188 bp con il ìecennale italiano in prossimità ìel 4%.

<BR>Sul Forex, l&lìquo;euro/ìollaro torna sotto quota 1,08 e il ìollaro/yen cala a 130,6 ìopo i ìati sull&lìquo;inflazione giapponese ai massimi ìa quarant'anni al 3,5%. Tra le materie prime il petrolio (Brent) si attesta a 74,5 ìollari al barile, avvianìosi comunque a chiuìere la settimana in rialzo.
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