L'Angolo del Trader

19/08/2022 09:01

L'Angolo del Trader

Seduta in deciso rialzo giovedì per Ariston. Il titolo ha guadagnato il 3,36% a 8 euro, i prezzi hanno oscillato tra 7,92 e 8,125 euro. Buoni i dati del trimestre che hanno evidenziato ricavi in crescita del 24,4% su base annua a 583 milioni (563,3 milioni attesi). Il primo semestre va in archivio con ricavi netti in aumento del 24,1% a 1,14 miliardi di euro e con un Ebit adjusted pari a 95 milioni, aumentato del 5,9% dallo stesso periodo del 2021.
L'utile netto cala a 66 milioni dagli 81 milioni del primo semestre del 2021, che includevano un beneficio fiscale una tantum di 22 milioni. I prezzi hanno testato tra il 2 e il 4 agosto in area 8,40 la resistenza offerta dal 38,2% di ritracciamento (percentuale di Fibonacci) del ribasso dal massimo di fine maggio avviando poi una discesa.

Solo il superamento di area 8,40 permetterebbe al rialzo intrapreso dai minimi di luglio a 7 euro di dimostrarsi qualche cosa di più di una semplice correzione temporanea. Al di sopra di 8,40 il target si sposterebbe in area 9,20 euro, resistenza intermedia a 8,80 euro. Sotto 7,70 aumenterebbe il rischio di una nuova accelerazione ribassista verso area 7 euro almeno.

Banca MPS ha terminato in rosso la seduta di ieri (-0,44% a 0,4064) invertendo la rotta dopo un ottimo avvio in scia a quanto fatto notare da MF, ovvero che dalla relazione semestrale emerge che il patrimonio immobiliare di Rocca Salimbeni ha un valore di mercato pari a 2,05 miliardi di euro, quasi cinque volte la capitalizzazione di borsa dell'istituto (405 milioni).

La sottovalutazione sembra evidente ma il titolo continua a oscillare sui minimi storici (0,4006 euro toccati il 28 luglio) in attesa dell'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro. Affidabili segnali di forza sono attesi al superamento di 0,4240, top del 4/8, operazione che completerebbe il potenziale doppio minimo in formazione da fine luglio con obiettivi a 0,4880 (picco del 20/7) e 0,5450 (massimo dell'11/7).
Sotto 0,4006 spazi per approfondimenti sugli 0,35-0,36 almeno.

Saras potrebbe trarre beneficio dalle difficoltà di che sta incontrando la raffineria Shell di Rhineland in Germania. L'impianto (uno dei più grandi d'Europa) ha ridotto la propria capacità a causa del balzo dei costi di trasporto della materia prima.

Il Reno è in secca e le chiatte che portano il petrolio alla raffineria hanno grandi difficoltà di navigazione. Saras potrebbe quindi vedere aumentare la domanda per i propri prodotti. Il titolo della raffineria sarda sta guadagnando rapidamente terreno ed è ornai a ridosso della resistenza dinamica a 1,33 euro.
Oltre questo riferimento probabile attacco al top del 3/8 a 1,3845: in caso di successo assisteremmo al ritorno sul picco di fine giugno a 1,5080. Sotto 1,15 rischio di ritorno sui supporti di area 1,05.

SF - www.ftaonline.com

Fonte News

 

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© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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