Piazza Affari debole in avvio, Telecom scivola dopo downgrade Fitch. FTSE MIB -0,2%.
Il FTSE MIB segna -0,2%, il FTSE Italia All-Share -0,2%, il FTSE Italia Mid Cap -0,8%, il FTSE Italia STAR -1,2%.
Mercati azionari europei incerti: EURO STOXX 50 -0,1%, FTSE 100 +0,2%, DAX -0,6%, CAC 40 +0,0%, IBEX 35 -0,5%.
Future sugli indici azionari americani sopra la parità: S&P 500 +0,2%; NASDAQ 100 +0,1%; Dow Jones Industrial +0,2%.
Le chiusure dei principali indici USA nella seduta precedente: S&P 500 +0,87%; NASDAQ Composite +1,45%; Dow Jones Industrial +0,17%.
Mercato azionario giapponese in verde: l'indice Nikkei 225 ha terminato a +0,14%. Borse cinesi negative: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen ha chiuso a -0,82%, l'indice Hang Seng di Hong Kong al momento segna -0,47%.
Euro in recupero dal minimo di ieri sera contro dollaro a 1,0280.
EUR/USD al momento quota 1,0400 circa.
BTP e spread in deciso miglioramento. Il rendimento del decennale segna 4,01% (chiusura precedente a 4,05%), lo spread sul Bund 189 bp (197) (dati MTS).
Netta flessione per Telecom Italia -2,5% all'indomani della decisione di Fitch di peggiorare il rating sul gruppo da BB con outlook negativo a BB- con outlook negativo.
L'agenzia ha motivato la decisione con "l'assenza di una sufficiente riduzione del debito nel 2022": Fitch prevede che il leverage netto (indebitamento netto/EBITDA) dal 2023 superi quota 4,5x, limite da non oltrepassare per mantenere il rating BB.
Leonardo +2,7% guadagna terreno.
I missili caduti ieri sul territorio polacco allontanano la prospettiva di un cessate il fuoco nel conflitto Russia-Ucraina e favoriscono quindi i gruppi attivi nel settore difesa. In netto progresso anche BAE Systems +4,0%, Thales +4,4%, Dassault Aviation +3,1%, Safran +1,2%.
Bene i petroliferi: il greggio si riavvicina ai massimi di ieri pomeriggio.
Il future gennaio sul Brent segna 94,35 $/barile (massimo a 95,71), il future dicembre sul WTI segna 87,10 $/barile (massimo a 88,59). Eni +0,9%, Tenaris +2,0%, Saipem -0,4%, Saras +0,4%.
MFE-A -1,4% e MFE-B -2,2% (Mediaset) perdono terreno. I primi nove mesi del 2022 si sono chiusi con risultati in flessione se paragonati a quelli registrati del pari periodo del 2021.
I ricavi si attestano a 1.900,1 milioni di euro da 1.992,7 milioni e il risultato netto è positivo per 78,5 milioni da 273,8 milioni (beneficiavano della plusvalenza di 86,7 milioni generata dalla cessione di EI Towers). Si segnalano alcuni elementi positivi come i ricavi pubblicitari lordi che in Italia raggiungono 1.309,2 milioni "con una contrazione (-2,5%) molto inferiore al -8,6% registrato nei nove mesi del mercato televisivo (dati Nielsen)".
Per quanto riguarda gli ascolti televisivi in Italia nelle 24 ore Mediaset aumenta i propri (+2,8 punti rispetto al 2021) "mentre cala il complesso della tv italiana e la Rai, in particolare, perde 2,2 punti". Confermata la guidance 2022 (risultati economici e una generazione di cassa caratteristica, free cash flow, positivi).
Per l'ultima parte dell'anno la raccolta pubblicitaria in Italia ha evidenziato "un andamento migliore rispetto a quello dei primi nove mesi 2022, mentre per la seconda metà di novembre si segnala scarsa visibilità e un andamento condizionato dalla presenza dei Mondiali di calcio in Qatar trasmessi in esclusiva da Rai".
Gli appuntamenti macroeconomici di oggi: alle 10:00 inflazione Italia.
Negli USA alle 14:30 vendite al dettaglio e indice prezzi importazioni, alle 15:15 produzione industriale, alle 16:00 scorte delle imprese e indice NAHB (mercato immobiliare), alle 16:30 variazione settimanale scorte petrolio (EIA) e alle 22:00 acquisti netti att.
finanziarie (l/term.).
Alle 16:00 intervento Lagarde (BCE).
Simone Ferradini - www.ftaonline.com