Piazza Affari in verde. FTSE MIB +0,31%

04/08/2022 21:33

Piazza Affari in verde. FTSE MIB +0,31%

Piazza Affari in verde. FTSE MIB +0,31%.

Il FTSE MIB segna +0,31%, il FTSE Italia All-Share +0,37%, il FTSE Italia Mid Cap +0,92%, il FTSE Italia STAR +1,18%.

Mercati azionari europei positivi: EURO STOXX 50 +0,59%, FTSE 100 +0,03%, DAX +0,55%, CAC 40 +0,64%, IBEX 35 +0,23%.

Indici azionari americani sulla parità: S&P 500 +0,02%; NASDAQ 100 +0,39%; Dow Jones Industrial -0,18%.

Mercato azionario giapponese positivo. Il Nikkei 225 ha terminato la seduta di giovedì a +0,69%.

Euro sopra il minimo da giovedì scorso a 1,0123 toccato ieri pomeriggio. EUR/USD al momento quota 1,0180 circa.

Tenaris -3,81% nonostanti gli ottimi risultati conseguiti nel secondo trimestre.

I ricavi si attestano a 2,8 miliardi di dollari, +83% a/a e sopra i 2,7 del consensus. L'utile netto attribuibile agli azionisti balza del 117% a 637 milioni, anche in questo caso meglio delle attese. Per il secondo semestre il management si attende un'ulteriore crescita dei ricavi con margini stabili.
A pesare sui titoli del comparto dell'energia il calo del greggio, con il WTI sotto gli 88 dollari.

Telecom Italia -3,01% arretra nonostante i risultati migliori delle attese realizzati nel secondo trimestre. I ricavi si sono attestati a 3,913 miliardi di euro contro i 3,88 del consensus.

L'EBITDA organic a 1,563 miliardi contro gli 1,534 del consensus. Il risultato netto degli azionisti si è attestato a -279 milioni di euro. L'indebitamento finanziario netto rettificato è pari a 24,654 miliardi (consensus 24,316). Migliorata la guidance 2022 su EBITDA organico a high single digit decrease da low teens decrease e EBITDA after lease a low teens decrease da mid to high teens decrease.
Le nuove stime sono in linea con il consensus, pertanto il mercato è rimasto un po' deluso.

Bene Unipol +2,41%: secondo il Messaggero la vendita dei crediti deteriorati di Unipolrec (2,4 miliardi di euro) vede in vantaggio AMCO su Illimity e Dovalue.

Dovalue +4,3% accelera e tocca i massimi dal 13 giugno in scia ai risultati del primo semestre: ricavi netti a 237,9 milioni di euro (+7,1% rispetto all'anno precedente), EBITDA esclusi elementi non ricorrenti a 83,8 milioni (+14,9%), margine EBITDA esclusi elementi non ricorrenti al 30,9% (rispetto al 28,7% all'anno precedente), utile netto esclusi elementi non ricorrenti a 23,3 milioni (+71,9%).

Il management ha fornito la guidance per il 2022: ricavi lordi a 555-565 milioni, EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti a 190-195 milioni, utile netto al netto delle voci non ricorrenti a 45-50 milioni. Previsto un dividendo per azione di 0,60 euro per il 2022 (da 0,50 per il 2021).

Sagilo Group +12,65% sale sui massimi dal 9 giugno.
Il gruppo ha chiuso il secondo trimestre con ricavi a 288,3 milioni di euro, +11,2% a/a (performance organica pari a una crescita del 9,8% a cambi costanti). L'utile industriale lordo si è attestato a 162,8 milioni, +20,0% a/a, l'EBITDA adjusted a 30,6 milioni, +28,5% a/a, con margine sulle vendite aumentato di 140 punti base, dal 9,2% al 10,6%.

Leggermente peggiorata la guidance 2022 sui ricavi: da high-single digit a cambio costanti a mid-single digit.

Secondo quanto comunicato dallo U.S. Deparment of Labor (il ministero del Lavoro di Washington), le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono salite in Usa nella settimana chiusa il 30 luglio a 260.000 unità dalle 254.000 precedenti, in linea con il consensus di Dow Jones Newswires e The Wall Street Journal.

Come ampiamente previsto, la Bank of England (BoE) aumenta i tassi d'interesse di 50 punti base all'1,75% dopo averli alzati di 25 punti base nei precedenti quattro meeting.

Si tratta dell'incremento più netto da quando l'istituto fu reso indipendente dal governo di Londra nel 1997. La decisione non è stata unanime: otto dei nove componenti del Monetary Policy Committee (Mpc) hanno votato per un incremento di 50 punti base mentre uno solo avrebbe preferito continuare con 25 punti.
L'Mpc ha spiegato che la misura "riflette in gran parte il quasi raddoppio dei prezzi del gas all'ingrosso da maggio, a causa della restrizione delle forniture in Europa da parte della Russia e del rischio di ulteriori tagli". "Poiché ciò si trasferisce ai prezzi al dettaglio dell'energia, aggraverà il calo dei redditi reali per le famiglie britanniche e aumenterà ulteriormente l'inflazione nel breve termine", ha aggiunto l'istituto.

AM - www.ftaonline.com

Fonte News

 

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