Banca Carige, nel trimestre perdita in calo a € 8,7 mln

11/05/2022 16:00

Banca Carige, nel trimestre perdita in calo a € 8,7 mln

Il Consiglio di Amministrazione di *Banca Carige *riunitosi in data odierna ha approvato i risultati consolidati al 31 marzo 2022.

Nel corso del periodo, grazie al graduale consolidamento degli effetti del nuovo modello di servizio rilasciato nel 2021, si è ulteriormente rafforzata l'accelerazione dei proventi operativi, complessivamente pari a €112,0 milioni, segnando un +14,8% rispetto al primo trimestre 2021(che si confronta con un +3,2% del Sistema) e un +10,2% rispetto al trimestre precedente, miglior risultato dal 2018.

Il *margine di interesse *(€ 40,0 milioni) cresce del 13,1% nell'anno e del 3,4% rispetto al trimestre precedente, grazie soprattutto alla riduzione del costo della raccolta.

Positivo anche il trend delle commissioni nette, pari a €57,3 milioni, che mostrano un incremento dell'11,8% rispetto ai primi tre mesi del 2021 ed una sostanziale tenuta rispetto al dato dell'ultimo trimestre nonostante il rallentamento dell'attività di collocamento, dovuto all'instabilità dei mercati.

Gli oneri operativi (€91,7 milioni; -4,2% nell'anno e -10,9% rispetto all'ultimo trimestre) proseguono nell'ormai consolidato percorso di strutturale ridimensionamento, sia nella componente relativa alle spese per il personale (€50,6 milioni; -7,1% nell'anno includendo l'effetto positivo pari a €3,7 milioni per l'attualizzazione delle somme accantonate per il Fondo di Solidarietà di settore), sia in quella relativa alle spese amministrative della gestione corrente (€29,7 milioni; -7,0% nell'anno).

In presenza di un portafoglio crediti deteriorati verso clientela contenuto, che ha mantenuto elevata la propria qualità, il *costo del rischio del credito verso clientela *nei tre mesi si è attestato a 42 bps annualizzati (33 bps del 2021), avendo già incorporato l'adeguamento dello scenario di rischio inclusivo degli effetti del conflitto Russo-Ucraino; diminuiscono l'esposizione deteriorata netta a €290,7 milioni (vs €309,2 milioni a dicembre) e l'NPE ratio netto al 2,4% (5,0% l'NPE ratio lordo).

Ciò è reso possibile dal profilo di rischio del portafoglio crediti a privati e imprese (€11,8 miliardi; +0,4% nei tre mesi e +1,0% nei dodici mesi) particolarmente moderato, con crediti assistiti da garanzie per l'82% dell'aggregato: il 61% da garanzie reali e circa il 21% da garanzia statale (il 54% del portafoglio chirografo).

Le moratorie - concesse a sostegno delle famiglie e degli imprenditori - in vita al 28 febbraio 2022 sono diminuite a €33,0 milioni (€441,1 milioni a fine dicembre) per effetto della scadenza dell'ultima proroga degli interventi governativi ai sensi dell'Art. 56 DL Cura Italia fissata al 31/12 u.s.

La *raccolta diretta *da privati e imprese, si conferma stabile sui livelli di dicembre a €13,4 miliardi, sia nella componente a breve termine (€12,5 miliardi), sia in quella a medio/lungo (€0,8 miliardi) ma in crescita rispetto ai €12,9 miliardi al 31 marzo dell'esercizio precedente, grazie alla componente a breve, aumentata di €650,0 milioni (+5,5% annuo).
Il risparmio gestito si assesta a €11,9 miliardi (€12,1 miliardi a dicembre e €11,5 miliardi a marzo 2021), con la dinamica trimestrale che, in linea con l'andamento di tutto il settore, risulta fortemente influenzata da una minore propensione al rischio degli investitori e da un effetto mercato negativo (-2,3% la performance trimestrale vs.

-3,5% del Sistema); la nuova produzione netta fa segnare un +0,3% rispetto a dicembre 2021. All'interno dell'aggregato i Fondi comuni sono pari a €5,5 miliardi (€5,7 miliardi a dicembre 2021); stabili le gestioni patrimoniali (€0,6 miliardi) e i prodotti bancario-assicurativi (€5,8 miliardi).

Superiori al mercato le performance registrate dal *credito al consumo *la cui produzione è aumentata del 67,1% nel trimestre (vs un +24,9% del Sistema); in tale ambito si evidenziano i trend dei prestiti personali (+80,5% vs +33,2% del Sistema) e della cessione del quinto (+41,9% vs +3,8% del Sistema).

Il livello di *RWA *– Risk Weighted Assets (determinati secondo l'approccio standard) rimane stabile a €9,1 miliardi, con indicatori di solidità patrimoniale phased in pari a CET1 ratio 9,7%7 e Total Capital ratio 12,0% che beneficiano della flessibilità concessa dal Regolatore sui buffer patrimoniali in considerazione del contesto pandemico (8,83% e 13,75% i rispettivi ratio, inclusivi del Capital Conservation Buffer pari al 2,50%, richiesti con la SREP Decision).

Gli stessi sono destinati a rafforzarsi di oltre 5 punti percentuali in relazione al previsto versamento in conto capitale di €530 milioni da parte del FITD, includendo il quale i ratio proforma ammontano rispettivamente a CET1 15,8%4 e Total capital ratio 18,1%, livelli ampiamente superiori ai requisiti regolamentari comprensivi dei buffer patrimoniali.

La posizione di liquidità del Gruppo si mantiene solida, con cassa e attività libere prontamente stanziabili (Counterbalancing Capacity) che ammontano a €4,6 miliardi (€4,1 miliardi a dicembre 2021) e indicatori di liquidità superiori ai requisiti prudenziali. I tre mesi del 2022 chiudono con un risultato ante-imposte pari a -€7,2 milioni (-€36,0 milioni quello del primo trimestre 2021 e -€20,2 milioni quello del quarto trimestre 2021), in miglioramento rispetto ai periodi precedenti e alle previsioni per il periodo.

Il trimestre non include l'effetto economico positivo derivante dalla mancata iscrizione di *DTA (Deferred Tax Assets) *pari a circa € 2 milioni che porta il totale cumulato delle DTA a circa €1,3 miliardi. Di queste, €774 milioni risultano iscritte a Bilancio al 31 marzo 2022 e €517 milioni risultano fuori Bilancio.
Il Gruppo, in partnership con player di primo piano, ha confermato il proprio sostegno al tessuto produttivo anche tramite iniziative volte a semplificare l'accesso della clientela imprenditoriale ai bandi di finanza agevolata nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), come il plafond da €100 milioni dedicato al settore turistico, settore chiave dei territori di riferimento, e la consulenza dedicata all'imprenditoria femminile, offrendo il proprio sostegno allo sviluppo sociale del Paese.

Al supporto dedicato alle imprese si affianca quello offerto ai cittadini, tramite semplificazione dei pagamenti verso la pubblica amministrazione. Consapevole delle sfide che attendono il sistema economico globale, con i rischi climatici che si presentano con sempre maggior forza, il Gruppo ha intrapreso azioni volte a conciliare il sostegno alla propria clientela con quello per l'ambiente: già nel secondo semestre 2021 è stata avviata una mappatura del portafoglio crediti secondo una classificazione che considera diversi elementi tra cui la tassonomia UE.

Si è affiancata nei mesi successivi l'offerta di prodotti di investimento green, quali il Fondo Arca Oxygen Plus, distribuito dalla rete del Gruppo, che ha consentito la forestazione all'interno del Parco Naturale Regionale di Montemarcello – Magra- Vara, e il prestito personale Mysura Green, che, nell'ambito dell'iniziativa "Carige e Creditis for Treedom", consente ai clienti di adottare un albero e seguirne la storia, unitamente a quella delle comunità locali in cui il progetto si inserisce.

A obiettivi di sostenibilità è orientato il nuovo certificate emesso da Banca Cesare Ponti, che vede come sottostante un indice ESG dell'Eurostoxx.

La vicinanza alla comunità si esprime anche attraverso la promozione dello sviluppo culturale, con la mostra gratuita "Genova Pittrice" che raccoglie 33 opere di maestri fiamminghi e genovesi provenienti dalle collezioni della Banca e della Fondazione Carige, nel quadro della kermesse artistica dedicata da Genova al Barocco.
Nell'attuale e drammatica emergenza umanitaria, il Gruppo assolve la propria missione di attenzione ai bisogni di tutti gli stakeholders attraverso aiuto e solidarietà concreti alla popolazione ucraina, stanziando fondi alla Caritas diocesana di Genova che fornisce assistenza diretta all'accoglienza delle famiglie.

Francesco Guido, Amministratore Delegato di Banca Carige commenta così i risultati: "Il Consiglio di Amministrazione esprime soddisfazione per il miglior risultato operativo conseguito dalla Banca dal 2016.I risultati confermano la validità delle strategie a suo tempo impostate per assicurare sia un profilo di rischio molto basso e sostenibile, sia un rilancio commerciale solido, che oggi si riflette su volumi e ricavi in continuo incremento, nonostante alcune misure di rafforzamento non abbiano ancora dispiegato per intero gli effetti previsti.

Ringrazio tutto il Personale di Carige per l'impegno e la tenacia e i nostri clienti per la fiducia riconfermata"

Intermediazione e aggregati patrimoniali

Le *attività finanziarie intermediate *si attestano a €38,0 miliardi con la raccolta diretta a €16,2 miliardi rispetto ai €16,3 miliardi di fine dicembre per via della dinamica dei pronti contro termine (-€94,0 milioni nel trimestre).

La raccolta diretta da privati e imprese (retail) rimane stabile a €13,4 miliardi nel trimestre, con la componente dei conti correnti che cresce di €59,3 milioni, a €12,4 miliardi. Sostanzialmente stabili anche i titoli in circolazione, a €2,6 miliardi stabili rispetto ai €2,6 di fine 2021.

L'effetto mercato che ha negativamente caratterizzato i primi tre mesi dell'anno ha condizionato l'andamento della raccolta indiretta, che si attesta a €21,8 miliardi (€22,6 miliardi a fine dicembre 2021), con la componente gestita a €11,9 miliardi (€12,1 miliardi a fine dicembre 2021; sostanzialmente stabile al netto dell'effetto mercato) e quella *amministrata *a €9,9 miliardi (€10,5 miliardi a fine dicembre 2021).
Stabili i debiti verso banche, a €3,8 miliardi; l'ammontare complessivo del rifinanziamento con BCE (T-LTRO III) è pari a €3,5 miliardi.

I crediti verso clientela lordi si attestano a €12,4 miliardi, sostanzialmente stabili nei tre mesi ( Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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