Bond oggi: Btp, ultima occasione. Tre debutti e altre news

08/02/2021 08:48

Bond oggi: Btp, ultima occasione. Tre debutti e altre news

Troppo ottimismo per i Btp? Dopo l’entusiasmo per lo “spread” Italia-Germania sotto i 100 pb la maggioranza degli analisti e degli operatori istituzionali vede ulteriore pressione rialzista per le quotazioni. L’ottimismo quindi è giustificato. L’“upside” potrebbe proseguire con due fasi: la prima – quasi scontata – consistente in altri 20 pb al momento della costituzione del Governo; la seconda - meno identificabile – si manifesterebbe in presenza dei primi provvedimenti concreti.

È indubbio però che tutto questo si tradurrà in contenuti rimbalzi delle quotazioni, dati i potenziali modesti margini dopo la corsa del 2020. Comunque da una fase di incertezza a gennaio si è passati a una di fiducia, il che significa che chi è collocato sul debito italiano può ora avere certezza che non è ancora giunto il momento di vendere.

Quello più opportuno

Volendo seguire il trend dei Btp il migliore in termini di rapporto fra impiego di capitale e potenziale performance è l’1,7% 2051 (Isin IT0005425233), il cui yield si colloca sull’1,46% con una volatilità sul 14%.

Ai 105,83 della chiusura di venerdì si contrappone un possibile target sui 107,9, corrispondente al massimo intraday dell’8 gennaio. La debolezza di fine gennaio non ha ancora trovato un’adeguata contro risposta, malgrado il rimbalzino delle ultime sedute, con fra l’altro alcuni indicatori di forza rialzista ancora in territorio negativo.

Attenzione ai Treasuries

Pressioni ribassiste invece sul fronte dei Treasuries Usa.
Le quotazioni sono di nuovo scese e non di poco, con il rendimento del decennale salito quasi all’1,20%. L’evoluzione rappresenta un motivo preoccupante se si considera che proprio mercoledì il Tesoro ha annunciato di non voler aumentare il volume delle emissioni già previste per i prossimi mesi, mantenendo stabile la nuova carta.

In realtà il maggiore motivo di inquietudine è rappresentato dall’inflazione, che complice il rialzo delle quotazioni del petrolio sta quasi surriscaldandosi. Da seguire in particolare il trentennale Usa, il cui yield in pochi giorni è salito dall’1,75% all’1,99%, sfiorando quindi quota 2%, che potrebbe essere rotta al rialzo nelle prossime sedute.

Molte novità sul primario

Per ora viene annunciato solo in quotazione alla Borsa del Lussemburgo ma il nuovo bond di Intesa Sanpaolo in sterline esordirà anche su Mot e Tlx.

Queste le caratteristiche: Isin XS2294840363 – cedola 1,4% - scadenza 8/2/2031 – taglio 1.000 Gbp – rating BBB. Non c’è ancora alcun accenno di prezzo, nemmeno sul sito della banca italiana (https://www.intesasanpaolo.prodottiequotazioni.com/EN/Products-and-Prices/Product-Details/XS2294840363), uno dei pochi efficienti in merito quanto meno alle indicazioni di bid-ask.

Punti forti:

  • piccolo taglio
  • entra su un mercato – quello della sterlina – molto trascurato dagli emittenti
  • rendimento cedolare di quasi 100 pb superiore rispetto al decennale britannico.

Punti deboli:

  • ammontare di soli 200 milioni di sterline
  • “duration” elevata
  • una sola cedola annuale.

Deutsche Lufthansa debutta con un altro tasso fisso in euro a scadenza media.

Queste le caratteristiche: Isin XS2296201424 – cedola 2,875% - scadenza 11/2/2025 – taglio 100.000 euro – rating BB-. Non sono previste call anticipate e il titolo sarà naturalmente trattato sulle Borse tedesche.

Punti forti:

  • ammontare rilevante e quindi liquidità che si annuncia interessante
  • scadenza adeguata al rendimento cedolare.

Punti deboli:

  • il taglio rilevante, quando solo qualche mese fa il gruppo tedesco si proponeva con lotti 1.000 alla disperata ricerca di liquidità
  • la società ha emesso un po' troppo negli ultimi tempi.

    In contemporanea la Compagnia aerea ha anche proposto un titolo pure “senior unsecured” ma su scadenza più lunga, dalle seguenti caratteristiche: Isin XS2296203123 – cedola 3,75% - scadenza 11/2/2028 – taglio 100.000 euro – rating BB-. Di entrambi si attendono per oggi le prime indicazioni di prezzo sul secondario. 

I quarantennali piacciono evidentemente al settore petrolifero, molto attivo negli ultimi mesi su vite residue così lunghe.

Ora arriva BP Capital Markets America con un nuovo tasso fisso al 2061: Isin US10373QBQ29 - cedola 3,379% - scadenza 8/2/2061 – taglio 1.000 Usd – rating A. Il tiolo sarà trattato sull’Otc relativamente al mercato italiano, sebbene probabilmente quotato su alcune Borse tedesche.

Punti forti:

  • taglio piccolo
  • ottimo rating dell’emittente
  • ammontare di 1,25 miliardi di $

Punti deboli:

  • “Duration” elevatissima
  • Attenzione alla malefica “call” di tipo “Make-Whole”, che ne potrebbe impedire l’acquisto da parte del “retail” anche mediante intermediari attivi sull’Otc. 

L’obbligazionario sconta la ripresa

Nelle ultime settimane il mercato del credito ha dato un chiaro segnale: starebbe per arrivare una netta ripresa dell’economia, che potrebbe addirittura tradursi in performance del +10% per il Pil cinese, del +5% per quello europeo e del +4% per lo statunitense.

In questo contesto i settori visti con maggiore interesse sono quelli del debito finanziario subordinato, in quanto il premio di rischio extra su questi strumenti è ancora troppo elevato rispetto alla rischiosità effettiva, quelli delle attività più colpite dalla pandemia, come trasporto aereo, turismo e divertimenti, ancora le obbligazioni convertibili e infine il debito governativo emergente, soprattutto nella tipologia di emittenti a più basso rating.

Due titoli sotto osservazione

Entrambi trattati sul Mot sono stati protagonisti delle ultime sedute soprattutto in termini di scambi. 

L’Ivs 3% 2026 (Isin XS2049317808 – taglio 1.000 euro) ha confermato negli ultimi giorni la rottura al rialzo di quota 100, con ben sei sedute in verde su sette e con la definizione di una resistenza sui 101,6, inferiore però ai massimi di inizio 2020.

L’analisi grafica evidenzia quindi ancora margini di crescita, supportata fra l’altro dalla media mobile a 200 sedute, tornata positiva e in rialzo dal 16 dicembre scorso. 

Merita attenzione pure il Bei 7,25% 2030 in rand (Isin XS2105803527 – taglio 10.000 Zar), che scambia molto bene e si tiene – pur con una certa volatilità intraday – in un perfetto canale di lateralità, uno dei meglio definiti fra i titoli quotati sul Mot.
Rispetto ai 104,5 della chiusura di venerdì trova un buon livello di entrata sui 103,5 e di uscita sui 105,6. Naturalmente il fattore chiave resta quello valutario – per chi non operi con un conto in divisa – e da questo punto di vista il cross sull’euro è entrato in un’area di calore, a ridosso della resistenza dei 17,93 per il rand, oltre la quale un obiettivo tecnico sta nei 16,9.  

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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