Ftse Mib: sorpresa dietro l'angolo. ENI e Saipem ancora buy?

06/03/2021 08:00

Ftse Mib: sorpresa dietro l'angolo. ENI e Saipem ancora buy?

Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, CEO di Unicron Associates, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Il Ftse Mib si mantiene per ora nei pressi di area 23.000: quali i possibili sviluppi per le prossime sedute?

Il Ftse Mib si trova ancora all'interno della congestione che con riferimento all'ultimo periodo si è creata tra i massimi del 3 marzo a 23.352 punti e i minimi del 23 febbraio a 22.635 punti.

Questi sono i due estremi della congestione e ora bisognerà vedere in quale direzione ne uscirà il Ftse Mib.


Mi aspetto che nel corso della prossima settimana l'indice vada a bucare uno dei due livelli indicati.

In caso di violazione della parte alta bisognerà fare attenzione ai massimi del 15 febbraio in area 23.650, non molto lontani quindi dalla prima resistenza.

Oltre i 23.650 punti il Ftse Mib potrà salire verso i 24.000 punti prima e i 24.370/24.400 punti in seguito.

Al ribasso grande attenzione andrà riservata al minimo di 22.635 punti, rotto il quale l'indice potrebbe arretrare verso i 22.200 punti prima e in seguito fino ai 21.750 punti, ultimo sostegno prima di rivedere i minimi del 28 gennaio a 21.311 punti.

Se guardiamo il Ftse Mib nel lungo termine, partendo ad esempio da fine ottobre, notiamo che dai minimi di quel periodo il trend è partito bene.

Se poi consideriamo i minimi del 21 dicembre a 21.087 e quelli del 28 gennaio a 21.311 punti, tracciando una trendline ci accorgiamo che c'è ancora spazio per una discesa.

C'è da dire però che il Ftse Mib sta mostrando una buona tenuta dei supporti e se non li ha rotti fino ad ora, visto che poteva scendere già prima, dubito che lo faccia nelle prossime sedute.

Mi aspetto piuttosto una spinta rialzista che acquisirà maggiore forza con la rottura della prima resistenza in area 23.350.

Unicredit e Intesa Sanpaolo in chiusura di ottava si sono mossi in controtendenza rispetto al Ftse Mib.

Cosa può dirci di questi due titoli?

Unicredit da fine gennaio ha recuperato bene dopo il crollo subito dal 25 novembre in poi.
Il titolo si trova ora sopra i massimi dell'8 febbraio e sia venerdì che giovedì a testato quota 8,77/8,76 euro.

E' probabile che Unicredit possa andare a recuperare le perdite subito a partire da novembre, indicando come target ora i 9,43 euro, raggiunti i quali potrebbe ritracciare.

Al ribasso da monitorare quota 8,75 euro, il supporto che sta tenendo i prezzi in queste ultime sedute, sotto cui Unicredit potrebbe anche ritracciare fino ad area 8,35 euro.

Intesa Sanpaolo è impostato decisamente meglio di Unicredit, ha rotto la resistenza a 2,14 euro e si sta spingendo ancora in avanti.

Mi aspetto che il titolo continui a salire quantomeno fino a 2,3 euro, livello intermedio dell'ultima congestione tra ottobre e fine gennaio.

Una volta raggiunti i 2,3 euro bisognerà vedere se Intesa Sanpaolo continuerà a salire o se al contrario ritraccerà.


Nel caso in cui il titolo dovesse violare i 2,13 euro al ribasso, a quel punto troverà un altro supporto a 2,06 euro, prima di quota 2/1,98 euro.

Un ritracciamento fino a questi livelli andrà letto a mio avviso come una boccata di ossigeno prima di una ripartenza al rialzo.

Saipem ha brillato in chiusura di settimana, ma ha performato bene anche ENI.
Qual è la sua view su entrambi?

Saipem può rimbalzare e dopo aver violato la resistenza a 2,18 euro, si candida ora ad un bel recupero fino a 2,52/2,53 euro.

Oltre questa soglia il titolo punterà ai top del 16 febbraio a 2,72 euro, corrispondenti anche ai top di gennaio 2020.


In caso di ulteriore forza, sopra i 2,72 euro Saipem ingranerà la quinta per un allungo fino ai 3,2 euro.

Preoccupante sarà solo un ritorno al di sotto di 2,07/2,01 euro, perchè a quel punto il titolo sarà destinato ad una correzione importante almeno fino a 1,7 euro.

ENI ha rotto i massimi del 25 febbraio e l'ultimo trend è bellissimo, visto che presenta pochissime sedute ribassiste e molti rimbalzi sulla trendline.

Tecnicamente il titolo è impostato per salire ancora e potrà puntare in primis ad area 10,5 euro e in seguito verso quota 11 euro.

Sicuramente uno slancio come quello mostrato da ENI é interessante, ma è bene fare attenzione anche ad alcuni livelli di supporto.

Mi riferisco in primisi ai minimi del 2 gennaio scorso a 9,37 euro, sotto cui ENI potrebbe arretrare verso area 9 euro, soglia di prezzo che tra dicembre e gennaio ha tenuto sotto i prezzi prima di essere violata.

STM viaggia in rosso da 10 sedute di fila: che fare ora con il titolo?

STM ha violato venerdì anche il supporto a 28,76 euro, la cui tenuta avrebbe potuto favorire un primo tentativo di recupero.

Con conferme sotto i 28,76/28,7 euro il titolo rischia un seguito ribassista che potrebbero farlo scivolare fin verso i 25/24 euro.

Per valutare un ingresso long su STM attenderei la violazione dei 30,34 euro, oltre cui si potrà assistere ad un rialzo verso i 32,5 euro prima e in seguito in direzione dei 35/36 euro.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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