Ftse Mib: un titolo con dividendo che lascia a bocca aperta

A conclusione di una giornata terminata con il segno meno per il Ftse Mib, tra le blue chips che hanno perso più dell'indice troviamo anche Banca Generali.
Il titolo, dopo aver guadagnato ieri lo 0,55%, oggi è stato colpito dalle vendite, fermandosi a 28,64 euro, con un calo del 2,05% e quasi 800mila azioni trattate, più del doppio della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 370mila.

Banca Generali ha perso quota nel giorno in cui si è riunito il Cda che ha confermati i risultati preliminari del 2020 già resi noto al mercato lo scorso 10 febbraio.
Alla luce dei dati dello scorso anno, il Board di Banca generali ha deciso di proporre all'assemblea degli azionisti, convocata per il prossimo 22 aprile, la distribuzione di dividendi cash per 385,6 milioni di euro.


Un valore che si traduce in una cedola pari a 3,3 euro per azione, con un pay-out del 70,5%, calcolato sugli utili cumulati del 2019 e del 2020.
Il dividendo di 3,3 euro, rapportato ai valori del close odierno del titolo, offre un rendimento a due cifre pari all'11,52%.
Un'indicazione estremamente interessante e superiore a quella dei precedenti esercizi, tenendo conto però che Banca Generali ha annullato le due tranche di dividendi deliberati a valere sull'esercizio 2019, a seguito delle raccomandazioni della BCE e della Banca d'Italia.


La cedola 2021, previa approvazione dell'assemblea, sarà pagata in due tranche: una quota pari a 2,7 euro sarà staccata nel quarto trimestre di quest'anno e in particolare nel periodo compreso tra il 15 ottobre e il 31 dicembre 2021.
Per la seconda tranche, pari a 0,6 euro, bisognerà attendere il primo trimestre del 2022, visto che lo stacco cedola è stacco programmato nella finestra temporale tra il 15 gennaio e il 31 marzo prossimi.