L'angolo del trader

13/09/2021 09:00

L'angolo del trader

*Telecom Italia *ha chiuso la settimana in deciso calo toccando i minimi degli ultimi 7 mesi. Il calo è arrivato nonostante i rumors secondo i quali il progetto di rete unica con Open Fiber non sarebbe accantonato e potrebbe anzi ripartire dopo il riassetto della controllata di CDP. Sarebbe inoltre pronto per l'approvazione in autunno il piano voucher, mentre si sarebbe stabilizzata la customer base del fisso e l'offerta Calcio che tanto ha fatto discutere dovrebbe anzi fare da stimolo alla domanda di banda ultralarga.

Il gruppo resta aperto all'ingresso di un socio di minoranza in Noovle, il cloud enabler di Telecom Italia. Non ci sono particolare timori in Brasile dopo l'operazione su Oi, ma i benefici si dovrebbero vedere nella prima metà del 2022. Graficamente la violazione del supporto in area 0,3650 annulla il tentativo di rimbalzo accennato a metà agosto.
Il titolo dovrà fare affidamento sul prosismo sostegno in area 035 per provare a costruire una reazione che abbia maggiore successo. Sotto tale riferimento critico difficile per i corsi poter evitare il riavvicinamento ai bottom autunnali in area 0,2850. Necessaria una pronta reazione per allentare le tensioni, ma i primi risultati tangibili giungeranno solo oltre le resistenze a 0,39/0,40 euro.

Esprinet non riesce ad arrestare l'emorragia partita martedì con la pubblicazione dei risultati del primo semestre 2021: il titolo scende sui minimi da metà maggio, dopo la violazione dei supporti a 15,50/15,70. I dati di bilancio sono in forte crescita. I ricavi si sono attestati a 2.236,8 milioni di euro, +22% a/a (+17% la crescita organica).
L'EBITDA è stato pari a 41,7 milioni, +74% a/a (+59% su base organica). Il risultato netto è balzato a 22,1 milioni, +187% dai 7,7 milioni del primo semestre 2020. Il management non ha però migliorato la guidance 2021 sull'EBITDA adjusted, confermandola sopra gli 80 milioni di euro, "in attesa di verificare nel corso dei prossimi due mesi l'evoluzione in particolare della disponibilità di prodotto (componentistica elettronica, ndr)": questo ha probabilmente creato disappunto tra analisti e operatori provocando una brusca inversione di marcia.

I prezzi hanno ora raggiunto a quota 13,06 il livello più basso da maggio, facendo sconfinare in zona di ipervenduto l'RSI a 14 sedute. Un'accelerazione sotto quest'area metterebbe in pericolo tutto il rialzo in atto da marzo 2020, per supporti a 11,50 almeno. Al rialzo, la rottura di area 17, massimi del 2021 allineati a quelli del 2007, spianerebbe la strada verso i record assoluti del 2006 a 18,17 euro.

GVS (-12,53%) affonda nonostante risultati semestrali in netta crescita: ricavi +29,7% a/a, EBITDA +44,1% a/a ed EBITDA margin al 37,7%, risultato netto a 48,2 milioni di euro (+78,3% a/a).

A deludere analisti e operatori è la guidance 2021: EBITDA margin a 32-35 per cento (guidance precedente 35% circa) e ricavi a 340-350 milioni di euro, in calo dai 363,3 del 2020 (guidance precedente 345-370). Il grafico del titolo evidenzia come con il ribasso di venerdì i prezzi abbiamo ritracciato i due terzi circa del recupero partito a luglio, arretrando nuovamente nei dintorni di quota 14.
Possibile che nell'immediato il calo possa proseguire ulteriormente spingendosi verso i supporti successivi presenti tra 12,30 e 13 euro, area che almeno in prima battuta potrebbe cercare di opporsi all'affondo e permettere al titolo di organizzare un minimo di reazione. Sotto 12,30 invece supporti a 11,50 e 10 euro, mentre sarà necessario risalire fin sopra quota 16 per annullare gli effetti negativi del recente ribasso.

(CC - www.ftaonline.com)

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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