L'Angolo del Trader

12/10/2021 09:10

L'Angolo del Trader

Buone notizie per Atlantia dal Sudamerica: Autopista Central, società cilena parte del gruppo Abertis (controllato da Atlantia), ha raggiunto un accordo con il Governo del Cile per la realizzazione di due tunnel a Santiago. Si tratta di un investimento da oltre 300 milioni di euro e porterà ad una estensione della concessione di Autopista Central di 20 mesi.
L'analisi del grafico di Atlantia mette in evidenza il recupero originato dal minimo del 20 luglio e il conseguente avvicinamento al massimo di aprile a 16,85 euro. Una vittoria confermata in chiusura di seduta su questo riferimento aprirebbe le porte a estensioni verso 18,40-18,50 almeno. Discese sotto 15,8550 creerebbero invece le premesse per un test di 15,2850, minimo del 10 settembre e supporto decisivo per scongiurare il rischio di inversione di tendenza e di conseguente ritorno sui 14,35 del 20 luglio.

Petroliferi, e Eni, in ascesa: il greggio tocca nuovi massimi pluriennali.

Il future dicembre sul Brent segna 83,97 $/barile (sui massimi da ottobre 2018), il future novembre sul WTI 81,12 $/barile (sui massimi da ottobre 2014). L'Opec+ ha deciso settimana scorsa di confermare l'incremento della produzione di 400 mila barili al giorno a novembre mentre molti analisti avevano ipotizzato un incremento più ampio della produzione.
Nel fine settimana Repubblica ha scritto, riferendo il parere di due analisti, che il balzo del prezzo del petrolio potrebbe generare per il gruppo profitti aggiuntivi per un miliardo di euro. Nel 2020 Eni ha realizzato una perdita netta di 3,28 miliardi, dopo profitti da 6,43 e 9,98 miliardi del 2019 e 2018.

Eni sale dello 0,9% circa a 11,96 euro e tocca anche un massimo intraday a 12,072 euro. JPMorgan ha confermato il giudizio "overweight" su Eni portando il target price da 15,50 a 16 euro, Equita Sim ha alzato il target del 4% a 13,50 euro con raccomandazione "buy", anche Exane BNP Paribas ha confermato il giudizio "buy".
Eni ha superato a 11,85 euro il massimo del 6 ottobre segnalando la ripresa del rialzo in atto dai minimi di settembre. Prossimo target a 12,66 euro, lato alto del gap ribassista del 24 febbraio 2020 e 61,8% di ritracciamento (percentuale di Fibonacci) del ribasso dal picco di maggio 2018. Il superamento di area 12,66 sarebbe quindi un segnale di forza valido anche per il medio periodo.

Ripiegamenti al di sotto di 11,85 potrebbero anticipare invece flessioni in area 11,30 euro. Supporto successivo a 10,98, base del gap rialzista del 27 settembre.

BFF Bank (-12,48%) in profondo rosso: il titolo oggi ha staccato un dividendo da 0,8946 euro, pari al 10,9% sul prezzo di chiusura di venerdì, travolgendo anche i minimi di agosto a 7,365 circa.
I venditori potrebbero ora continuare a dominare la scena fino al test a 7,00 euro circa della base del canale correttivo tracciato dai record di agosto e quota pari al 38,2% di retracement del rialzo dai minimi dello scorso autunno. Sotto questo riferimento la correzione potrebbe poi estendersi fino a 6,83 circa, ex resistenza definita dal picco del 2017, e verso 6,43, quota pari al 50% di ritracciamento del medesimo segmento.

Al contrario reazioni oltre quota 8,00 farebbero intendere che il titolo abbia ancora intenzione di crescere verso target a 8,70 e 9,00 euro.

(SF - www.ftaonline.com)

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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