Piazza Affari migliore in Europa, nuovi massimi da settembre 2008

11/08/2021 18:00

Piazza Affari migliore in Europa, nuovi massimi da settembre 2008

Piazza Affari migliore in Europa, nuovi massimi da settembre 2008. FTSE MIB +0,98%. Il FTSE MIB segna +0,98%, il FTSE Italia All-Share +0,99%, il FTSE Italia Mid Cap +1,17%, il FTSE Italia STAR +0,72%.
Indici azionari USA misti: S&P 500 +0,043%, NASDAQ 100 -0,4%, Dow Jones Industrial +0,45%.

Buzzi Unicem +3,28% positiva. Ieri il Senato USA ha approvato il piano infrastrutturale da 1.000 miliardi di dollari con consenso bipartisan (69 voti favorevoli e 30 contrari). Il provvedimento passa ora alla Camera. Il piano è positivo per Buzzi Unicem: il gruppo ha negli Stati Uniti il principale mercato con quasi il 40% dei ricavi (esercizio 2020).


Bancari italiani in ottima forma: l'indice FTSE Italia Banche tocca i massimi da inizio giugno, mentre l'EURO STOXX Banks si limita a un +0,6%. A Milano in evidenza Banco BPM +3,82%, seguita da BPER Banca +2,95% e Unicredit +2,4%. Più indietro Finecobank +1,05% che però ha fatto segnare il nuovo record storico a 16,3550 euro.

Prysmian +2,87% sale ancora dopo il +1,36% di martedì. Il titolo supera il record toccato martedì a 31,76 euro e fa segnare un nuovo massimo storico a 32,35 euro. Ieri l'a.d. Valerio Battista ha dichiarato al Sole 24 Ore che prevede un raddoppio del mercato dei maxicavi nel medio periodo, con la quota del gruppo stabile al 40%.

Prysmian approfitta della notizia secondo cui il Senato USA ha approvato il piano infrastrutturale da 1.000 miliardi di dollari. Equita fa notare che Prysmian realizza il 40% del proprio EBITDA in Nord America.
Salvatore Ferragamo +6,31% estende il rally partito a inizio ottava. Il titolo guadagna circa il 15% rispetto alla chiusura di venerdì.
Anche altri titoli del settore hanno guadagnato terreno, soprattutto Moncler ha fatto segnare un nuovo massimo storico a 61,90 euro. Ma la performance della casa fiorentina spicca su tutti, oltretutto con volumi in forte progresso. Al momento non ci sono notizie né voci di mercato capaci di spiegare un movimento così massiccio.

Fino alla nomina del nuovo a.d. e direttore generale Marco Gobbetti, annunciata a fine giugno, si sarebbero potuti ipotizzare nuovi rumor sulla vendita da parte della famiglia Ferragamo: l'arrivo di un manager di peso come Gobbetti sembrerebbe invece un segnale di forza da parte dei Ferragamo: vogliamo rilanciare il nostro gruppo, a vendere non ci pensiamo nemmeno.

Sale Webuild +4,61%. Buone notizie dagli USA con l'approvazione del piano infrastrutturale da 1.000 miliardi di dollari. Inoltre il gruppo oggi ha comunicato che proseguono i lavori per la realizzazione del Ponte di Braila, in Romania, il ponte sospeso sul Danubio: raggiunto un avanzamento complessivo di oltre il 55% ed entro la fine del 2022 sarà completato.

Webuild realizza l'opera al 60% in consorzio con la giapponese IHI.
BFF Bank tenta un rimbalzo +4,22% dopo il -15,8% complessivo accumulato nelle tre sedute precedenti. Il titolo è sceso sui minimi da metà maggio in scia ai risultati del primo semestre comunicati venerdì scorso. Il periodo si è chiuso con utile netto rettificato a 46,6 milioni di euro, in calo dell'1% a/a.
Equita ha peggiorato la raccomandazione sul titolo da buy a hold con target confermato a 8,70 euro e lo ha tolto dal portafoglio small cap.
Prima Industrie +4,02% accelera in scia alle dichiarazioni del presidente Gianfranco Carbonato al Sole 24 Ore. Previsto entro fine anno lo spin off delle attività dei macchinari per l'additive manufacturing con fusione con una start up partecipata.

La newco si chiamerà Prima Additive e dovrebbe essere aperta all'ingresso di investitori che ne supportino la crescita.
Gli appuntamenti macroeconomici di oggi.
USA: scorte petrolio settimanali (EIA) -0,447 milioni di barili (precedente +3,626, consensus -1,271).
Negli Stati Uniti l'indice dei prezzi al consumo "core" (sono esclusi cibi ed energia) è cresciuto a luglio dello 0,3% rispetto al mese precedente da +0,9% di giugno e contro il +0,4% atteso dagli analisti.
Su base annuale l'indice è cresciuto del 4,3%. L'indice dei prezzi al consumo che include cibi e bevande è invece cresciuto, in linea con le attese, dello 0,5% rispetto al mese precedente da +0,9% di giugno.

(AM - www.ftaonline.com)

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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