Sulla scia della chiusura positiva di venerdì anche, le Borse europee anche oggi si sono spinte in avanti, terminando gli scambi in salita. Il Ftse100 ha guadagnato lo 0,52%, mentre si sono mostrati più pimpanti il Cac40 e il Dax30, con un vantaggio rispettivamente dell'1,03% e dell'1,35%.
Semaforo verde anche a Piazza Affari dove il Ftse mib ha terminato gli scambi a 21.520 punti, su nuovi massimi da inizio anno, con un progresso dell'1,1%,dopo aver toccato nell'intraday un top a 21.547 punti e un minimo a 21.348 punti.
Il Ftse Mib aggiorna i massimi del 2019: e ora?
L'indice delle blue chips ha avviato gli scambi in gap-up, allungando progressivamente il passo e spingendosi poco oltre la soglia dei 21.500 punti in chiusura di sessione.
Dopo aver provato in più di un'occasione ad avvicinare la suddetta area, il Ftse Mib ha rotto gli induci, superando la resistenza dei 21.500 punti, senza tuttavia registrare al momento particolari accelerazioni rialziste.
Per quanto il segnale odierno sia positivo, è necessario attendere delle conferme di una rottura dei 21.500 punti, onde evitare di incappare in un falso segnale che avrebbe l'effetto di riportare le quotazioni verso il basso.
Uno scenario di questo tipo condurrà il Ftse Mib in primis alla chiusura del gap-up lasciato aperto ora a ridosso di area 21.300.
In caso di cedimento dei 21.300/21.200 punti l'indice indietreggerà verso la soglia psicologica dei 21.000 punti che durante la scorsa settimana si è rivelata un valido supporto.
Un'eventuale rottura di area 21.000 aprirà le porte ad ulteriori ripiegamenti verso i 20.800 punti prima e in seguito in direzione della fascia supportiva dei 20.600/20.400 punti.
Con conferme dell'indice al di sopra dei 21.500 punti ci sarà spazi per ulteriori allunghi verso l'ostacolo dei 21.700 punti, violato il quale sarà molto probabile un approdo dei corsi sulla soglia psicologica dei 22.000 punti.
Da non escludere anche estensioni rialziste oltre questo livello, con primo obiettivo a 22.200 punti e target successivo in area 22.500 nella migliore delle ipotesi.
I market movers in America
Sul fronte macro Usa domani oltre all'indice settimanale Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene statunitensi, si conoscerà il dato preliminare degli ordini di beni durevoli che a febbraio sono attesi in calo dell'1,2% rispetto al rialzo dello 0,3% precedente, mentre al netto della componente trasporti le attese parlano di una variazione positiva dello 0,2% dopo il calo dello 0,1% precedente.
Prima dell'avvio degli scambi a Wall Street si conosceranno i risultati del secondo trimestre dell'esercizio 2018-2019 di Walgreens Boots Alliance dai quali ci si attende un utile per azione di 1,74 dollari.
I dati macro e gli eventi in Europa
In Europa saranno resi noti i prezzi alla produzione che a febbraio dovrebbero salire dello 0,2%, in frenata rispetto allo 0,4% precedente.
Da seguire in Spagna l'asta dei titoli di Stato con scadenza a 6 e a 12 mesi per un ammontare compreso tra 4 e 5 miliardi di euro.
I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari
A Piazza Affari diffonderanno i risultati dell'esercizio 2018 Restart e Zucchi.
In agenda un'assemblea di Snam per il via libera al bilancio 2018, al piano di buy-back e all'annullamento di azioni proprie.
In calendario anche le riunioni assembleari di Edison e Life Care Capital per il via libera ai dati di bilancio dell'ultimo esercizio.
Sotto i riflettori Fca dopo che a marzo in Italia sono state registrate immatricolazioni di auto in flessione del 9,6% rispetto allo stesso mese del 2018.
Il gruppo del Lingotto ha performato peggio del mercato, con una contrazione delle vendite pari al 19,31% e una quota di mercato in flessione dal 27,8% al 24,88%.
Fonte: News
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