Unicredit: brutta inversione. GS dice buy, dividendo è hot

14/12/2020 17:32

Unicredit: brutta inversione. GS dice buy, dividendo è hot

A meno di un'ora dalla chiusura delle contrattazioni odierne, Unicredit si presenta in calo a Piazza Affari, con un movimento in netta controtendenza rispetto al Ftse Mib.
Il titolo, dopo aver ceduto circa un punto percentuale venerdì scorso, ha avviato gli scambi in progresso oggi e si è mantenuto in territorio positivo fino al primo pomeriggio, per poi invertire direzione di marcia.

Negli ultimi minuti Unicredit, che è l'unico tema del settore bancario a viaggiare in rosso, si presenta sui minimi intraday a 7,742 euro, con un calo dell'1,05% e oltre 13,5 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a quasi 23 milioni.


Unicredit perde terreno per la terza seduta di fila senza beneficiare in alcun modo delle indicazioni positive che arrivano dal mercato obbligazionario.
Lo spread BTP-Bund viaggia in flessione del 2,03% a 116 punti base e gli acquisti favoriscono i BTP che vedono calare i tassi, con il rendimento del decennale in flessione del 2,86% allo 0,544%, a ridosso dei minimi storici.

Unicredit al pari degli altri bancari oggi è finito sotto i riflettori del mercato in attesa del verdetto della BCE che domani dovrebbe pronunciarsi in merito alla distribuzione dei dividendi.
Dopo aver disposto la sospensione per l'intero 2020, l'Eurotower fornirà tra qualche ora le nuove disposizioni per il prossimo anno.


Diversamente dalla Bank of England che ha annunciato la rimozione del limite alla distribuzione dei dividendi, la BCE dovrebbe conservare un approccio più rigido.
Le ultime indiscrezioni riportate dal Financial Times parlano di una possibile apertura ma con dei limiti che prevedano ad esempio un tetto massimo del 25% o del 20% al pay-out, peraltro solo per le banche più solide.

Un provvedimento di questo tipo, come osservato da Fidentiis, porterebbe alcune banche, tra cui Unicredit, a pagare circa la metà di quanto previsto.
Con un limite del 20% il settore bancario avrebbe un rendimento medio del dividendo del 2% l'anno e nel caso specifico di Unicredit sarebbe pari a 0 per il 2020 e a 2,3% per il 2021.


Ad affrontare il tema del dividendo sono stati anche gli analisti di Goldman Sachs che hanno deciso di rimuovere Unicredit dalla loro conviction buy list.
Il giudizio sul titolo non è cambiato, quindi è stata confermata la raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo tagliato però da 12,7 a 10,7 euro, valore che offre comunque un potenziale di upside di quasi il 40% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.

La banca Usa ritiene che l'addio del CEO Mustier, che avverrà la prossima primavera, potrebbe tradursi in un cambio di strategia per Unicredit, con particolare riferimento alla distribuzione degli utili agli azionisti.
Uno dei temi cari al manager francese è stato proprio la restituzione del capitale in eccesso agli azionisti, tra i pilastri del piano industriale 2020-2023.
Visto l'annunciato cambio dell'AD, Goldman Sachs ha rivisitato verso il basso le sue stime sul rendimento del capitale e non si aspetta alcun buy-back oltre al payout del 50%.


Gli analisti vedono ora il rischio che il nuovo management possa spostare la sua attenzione dalla distribuzione del capitale alla crescita inorganica.
Questo renderebbe più incerto l'utilizzo del capitale in eccesso di Unicredit, ma anche escludendo quest'ultimo, con un payout confermato al 50%, il gruppo avrebbe un rendimento vicino al top delle società seguite da Goldman Sachs.

Gli esperti spiegano che il dividendo di Unicredit sarebbe secondo solo a quello di Intesa Sanpaolo e questo è anche il motivo per il quale mantengono invariato il rating "buy" sul titolo.  

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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