Dopo la correzione delle scorse settimane, le azioni di Banca MPS hanno iniziato a rialzare la testa a ridosso di un’interessante area supportiva. Vediamo come si potrebbe impostare l’operatività
Seduta pacata per le azioni Banca MPS, che si attestano a 1,479 euro, in rialzo dello 0,61% rispetto a ieri.
Banca MPS, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dalla seconda metà dello scorso giugno, i corsi hanno iniziato a riprendersi dall’intenso ribasso degli anni precedenti grazie al sostegno fornito dalla soglia psicologica a 1 euro.
I compratori sono quindi riuscita ad alzare la testa, formando una figura di “tazza con manico”, tipico modello di inversione di tendenza.
Da settembre 2019 l’ascesa è rallentata, con i prezzi che hanno messo a segno una correzione. In questo senso, a bloccare le velleità ribassiste è stato un duplice supporto fornito dal livello statico a 1,437 euro, ereditato dal 14 gennaio 2019, e da quello dinamico disegnato con i minimi del 18 giugno e quelli del 12 agosto 2019.
Oltre a questo, è da considerare positivamente la violazione (seppur debole) della trendline ottenuta collegando i top del 17 settembre a quelli del 4 ottobre 2019.
In questo senso, le quotazioni potrebbero ora essere dirette verso l’area dei 2 euro ad azione, ma si dovranno attendere ulteriori segnali di forza da parte degli acquirenti per avere maggiori conferme.
Al contrario, se i corsi scivolassero al di sotto di 1,40 euro, aumenterebbero le possibilità di assistere ad un ritorno dei venditori.
Strategie operative su Banca MPS
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, si potrebbero valutare strategie di natura long in caso di recupero di 1,546 euro. Lo stop loss andrebbe posto al di sotto di 1,395 euro, mentre l’obiettivo principale a 1,723 euro. Per quanto concerne il target più ambizioso invece, questo sarebbe localizzato sulla soglia psicologica dei 2 euro ad azione.
Fonte: www.money.it