Forex majors: livelli importanti per la giornata odierna

Sos Price Action Ludovico Reale Sos Price Action Ludovico Reale - 13/12/2018 10:47

Buongiorno a tutti i lettori, in questo articolo vedremo quali sono i principali livelli chiave e quadri tecnici da seguire all’interno del mercato Forex. Prenderemo come riferimento le principali coppie di valute, analizzando le contrattazioni attraverso un grafico H4.

Prima di iniziare ricordo i principali market mover presenti all’interno della giornata. Alle ore 09:30 avremo la dichiarazione del tasso d’interessa per quanto riguarda la Svizzera, mentre alle ore 13:45 il tasso d’interesse dell’Eurozona e a seguire la conferenza di Mario Draghi, prevista per le ore 14:30.

Essendo importanti notizie macroeconomiche sarà importante attendere e seguire la reazione del mercato davanti a questi annunci, prendendo in considerazione i livelli chiave descritti successivamente così da pianificare la vostra operatività.


Livelli chiave da seguire:

EUR/USD

A partire dall’inizio di novembre, il cambio principe del mercato ha sviluppato un quadro tecnico che mostra un compressione dei prezzi. Abbiamo infatti massimi che vengono venduti e minimi che vengono acquistati.

Il mercato vede la compressione attuale del prezzo in un range posto tra 1.1325-1.1425. L’ultima resistenza all’interno di questo triangolo è invece situata a 1.14500, mentre il supporto a 1.13000.

GBP/USD

Dopo la rottura del supporto posto a 1.27000, la valuta del Regno Unito ha visto un forte movimento ribassista, recuperato in parte nelle ultime sedute. Le zone da seguire saranno quindi l’ex supporto, adesso resistenza importante posta a 1.2700 e i minimi a 1.24700.

USD/JPY

Situazione simile a quella presente su EUR/USD ma con un range temporale molto più esteso (in questo caso il quadro tecnico vede l’inizio del suo sviluppo dai primi giorni del mese di ottobre), USD/JPY mostra una compressione dei prezzi che portano alla creazione di un ampio triangolo.

Al momento il cambio si trova all’interno dell’area mediana, non fornendo alcuni tipo di indicazione direzionale a meno che il nostro trading non sia sviluppato su investimenti di breve termine.

NZD/USD

Prendendo in considerazione quanto avvenuto da ottobre, il cambio mostra un notevole rafforzamento contro il dollaro americano, creando con il rally rialzista avvenuto nella fine di ottobre una nuovo scenario per le contrattazioni.

Dei due scenari, quello che collega i minimi a partire da ottobre risulta ancora invariato. Quello di più breve termine vede invece nelle ultime sedute delle indecisioni in area 0.68500. Se il mercato dovesse comunque vedere un deprezzamento del Kiwi, l’ottica rimarrebbe comunque rialzista nonostante forti ritracciamenti, a meno che l’area posta tra 0.65500 e 0.6600 non sia invalidata al ribasso.

AUD/USD

Nelle ultime sedute abbiamo visto la valuta asiatica perdere velocemente valore e tornare sui minimi segnati a novembre in area 0.717500. Sarà fondamentale vedere la reazione del mercato se dovessimo tornare a testare il livello a 1.7146, zona da cui è partito il movimento d’acquisto avuto nei mesi precedenti.

USD/CHF

Da metà novembre il cambio porta alla creazione di un quadro tecnico di lieve ribasso, muovendosi all’interno di un canale discendente. Abbiamo già avuto la conferma della validità della trendline di resistenza attraverso tre diversi test e trasponendo questa linea dinamica, riusciamo a lavorare e comprendere la zona dei minimi. 0.98.000 rappresenta il supporto dinamico da monitorare, ma essendo davanti a una avremo un diverso valore nelle prossime settimane.

USD/CAD

A causa del forte deprezzamento del petrolio e notizie di carattere macroeconomico, il cambio vede un forte apprezzamento del dollaro americano, muovendosi all’interno di un canale rialzista ben definito.

Dopo un ulteriore test dell’area di resistenza, il mercato non riesce a segnare un nuovo massimo dopo aver toccato nelle sedute precedenti 1.34500 e vede come punto di approdo l’area di 1.34000.

Analizzando il mercato attraverso l’uso di un indicatore RSI, vediamo che la forza sui massimi di mercato inizia a essere minore rispetto a quanto confermato dai prezzi.

Sperando che questo articolo sia utile per comprendere in maniera migliore quanto accade sul mercato Forex, vi auguro un buon trading.


Ludovico Reale
www.sospriceaction.com
 

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