Quello appena andato in archivio non è stato un mese memorabile per il Bitcoin, con una prevalenza di ribassi.
La criptovaluta più famosa infatti è scesa ben sotto la soglia dei 9.000 dollari con un 30% di passivo, e in questo contesto gli investitori si interrogano. Alcuni vedono un’opportunità in questi ribassi di gennaio, altri sono più pessimisti in merito come per esempio l’economista Paul Krugman. Il noto Jordan Belfort sostiene che è ancora presto per vedere un crollo.
Anche altre note criptovalute vivono un momento difficile. Le vendite hanno avuto la meglio anche sull’Ethereum, in questo caso la discesa è stata sotto i 900 dollari. Passivo ancora maggiore per Ripple, la quale aveva ben performato nel corso dello scorso anno.
A livello globale si segnalano, oltre alle misure restrittive che la Corea del Sud starebbe per mettere in atto, anche i timori per un possibile (e probabile) provvedimento da parte del governo indiano per bocca del Ministro delle Finanze.
Redazione Traderlink
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