La dichiarazione dei redditi è indispensabile all'Agenzia delle Entrate per quantificare l’ammontare delle imposte sul reddito ogni cittadino sarà tenuto a versare allo Stato.
La dichiarazione dei redditi viene considerata omessa, dunque equiparabile a una dichiarazione non presentata affatto, quando viene consegnata oltre il termine dei 90 giorni dalla scadenza ordinaria. Se invece la dichiarazione viene presentata entro questo termine, si definisce tardiva.
La differenza tra questi due casi è fondamentale, perché per la dichiarazione omessa non esiste ravvedimento operoso, mentre per quella tardiva sì.
Quali sono gli errori che possono verificarsi al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi?
Ecco cosa può accadere durante la compilazione della dichiarazione dei redditi e quali errori si possono commettere:
- il contribuente potrebbe non presentare affatto la dichiarazione;
- il contribuente presenta la dichiarazione in ritardo rispetto alla scadenza ordinaria (quest'anno è il 30 settembre 2021 per chi presenta il precompilato);
- il contribuente compila modelli non conformi a quelli prestabiliti, in questo caso la presentazione è nulla;
- il contribuente non firma la dichiarazione e non risolve l'errore, firmando, entro trenta giorni dalla presentazione;
- il contribuente riporta dati non reali. In questo caso si parla di dichiarazione infedele.
Quali sono i rischi per i contribuenti in caso di omessa dichiarazione dei redditi?
Non presentando la dichiarazione dei redditi o presentandola in ritardo, il contribuente impedisce all'Agenzia delle Entrate di quantificare le imposte dovute per i redditi da lui prodotti.
L'omissione è considerata un grave errore e viene punita con sanzioni pecuniarie pesanti che possono andare da un minimo del 120% ad un massimo del 240% in più del totale delle imposte dovute.
Queste sanzioni, già di per sé elevate, vengono aumentate di un terzo se i redditi sono stati prodotti all'estero.
Nel caso in cui nessuna imposta sia dovuta, si dovrà comunque pagare una sanzione per omessa presentazione, che va da 250,00 euro a 1.000,00 euro. Questa sanzione può raddoppiare se riguarda soggetti tenuti alle scritture contabili.
Alcune fasce di contribuenti, però, sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. I casi elencati potrete trovarli qui, sul sito ufficiale dell'Agenzia delle Entrate.
Se l’importo dell’imposta evasa supera una certa cifra, si può incappare addirittura in un reato penale con sanzioni ancora più gravi.
In quali casi le sanzioni per omessa dichiarazione vengono ridotte?
Se la dichiarazione viene inviata in ritardo ma comunque entro 90 giorni dalla scadenza ordinaria, il cittadino potrà usufruire del ravvedimento operoso e versare una sanzione pari a 1/10 del minimo.
Se la dichiarazione viene presentata entro un anno, non si potrà usufruire del ravvedimento operoso, ma la sanzione potrà essere ridotta alla metà, con una sanzione minima comunque di 200 euro.
Cosa accade se la dichiarazione viene presentata in tempo, ma i dati riportati sono sbagliati?
In questo caso la dichiarazione si chiama "infedele" e sono previste sanzioni pecuniarie se gli errori riportati sul modello fanno in modo che il cittadino paghi meno imposte di quelle che avrebbe dovuto pagare.
Anche se gli errori sono stati commessi in buona fede e non intenzionalmente.
La dichiarazione infedele potrebbe essere considerata anche reato e punita con il carcere da uno a tre anni. Ma le conseguenze penali si verificano solo in questi casi:
Se invece l’evasione resta al di sotto di queste soglie, le sanzioni applicabili resteranno solo quelle amministrative che possono andare dal 90% al 180% della maggiore imposta dovuta.
Per sanare la dichiarazione infedele il contribuente dovrà presentare una dichiarazione integrativa all'Agenzia delle Entrate nella quale devono essere riportati i redditi non dichiarati, da consegnarsi entro 90 giorni dalla scadenza del termine ordinario.
Cos'è il ravvedimento operoso nel caso della dichiarazione dei redditi e qual è il codice tributo?
Il ravvedimento operoso permette di regolarizzare il ritardo nella presentazione della dichiarazione dei redditi.
In questo caso, l'Agenzia delle Entrate riconoscerà una riduzione delle sanzioni amministrative.
Il ravvedimento operoso può essere calcolato secondo le indicazioni fornite da questo link e versato mediante modello F24 indicando il codice tributo 8911 e l’anno di riferimento.
Nessun ravvedimento operoso è previsto invece per omessa dichiarazione dei redditi!
La dichiarazione presentata oltre novanta giorni dalla scadenza del termine ordinario viene considerata come “mai presentata” e di conseguenza non è prevista alcuna possibilità di redimersi.
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