Bond a tutto ritmo

Redazione ITForum Redazione ITForum - 23/05/2017 15:25

Quella passata è stata una settimana “top” di emissioni. Si è visto un mercato primario in forte fibrillazione dopo il secondo round delle elezioni francesi. Più di 42 miliardi di euro sono stati collocati in pochi giorni sia di bond senior che di subordinati, con deal più elevato da parte della General Electric, con un mutitranche da 8 miliardi.

Per la parte governativa a “cannibalizzare” il mercato ci ha pensato il Btp Italia con il collocamento del nuovo maggio 2023, lo strumento indicizzato all’inflazione nazionale che nella sua undicesima edizione ha offerto una cedola minima di 0.45%. Raccolti circa 3.19 miliardi dopo due giorni di offerta riservati alla clientela retail, tutti soddisfatti al 100% e senza chiusure anticipate dell’offerta, peraltro al di sopra di quanto ottenuto nell’ultimo collocamento nell’ottobre 2016, quando le richieste avevano raggiunto i 2.2 miliardi di euro.

Il totale complessivo è stata di 8,59 miliardi, con l'assegnazione di titoli per 5,4 miliardi ulteriori ad investitori istituzionali, a fronte di richieste arrivate circa 7,041 miliardi. Il Tesoro ha applicato un riparto sulle richieste del 76,7%. Sulle altre piazze spicca il collocamento del Bund a 30 anni con rendimento in rialzo all’ 1.24%. La situazione più fluida sui governativi ha permesso dei recuperi notevoli a livello di rendimento soprattutto sui periferici con il nostro Btp decennale che è sceso al 2,11% di rendimento, con lo spread contro Bund a quota 175 punti.

A favorire il recupero dei periferici, anche le buone notizie arrivate da Atene, dove il parlamento ha approvato le ultime misure di austerità, che permettono lo sblocco della tranche di 7 miliardi di aiuti dall’Eurogruppo. Il GGB benchmark di riferimento decennale è sceso al 5,55% di rendimento, mentre un balzo all’ingiù sui minimi di periodo è arrivato anche dal Portogallo, con il PBG decennale al 3,12%.

Dopo il successo nel collocamento della scorsa settimana è proseguita la richiesta sul secondario del nuovo AT1 perpetual di Banca Intesa, con cedola del 6,25%, call dal 2024, che è arrivato oltre quota 101 con volumi di scambi elevati.
Sulla scia del successo di questa emissione, è uscita anche Unicredit che ha collocato una nuova obbligazione di tipo Additional Tier1 (At1), con call a sei anni, giugno 2023, da 1.25 miliardi di euro a fronte di ordini per oltre 2.8. Le obbligazioni Unicredit sono perpetue e possono essere richiamate anticipatamente dall’emittente al sesto anno e successivamente ad ogni data di pagamento cedola. La cedola a tasso fisso riconosciuta per i primi 6 anni è pari a 6.625% all’anno pagata su base semestrale, in seguito, se non richiamato, diverrà tasso variabile 6M+638.7 punti base. Le obbligazioni sono state prezzate a 100 e sono negoziabili per importi minimi di 200k+1k. I bond At1, perpetui, consentono all’emittente attraverso una svalutazione anche solo temporanea del titolo, di incrementare il proprio Common Equity Tier 1 (Cet1) qualora tale parametro dovesse scendere sotto una soglia determinata soglia “trigger”, che per questa emissione è stabilita al 5.125%. Il rating è stato fissato da Fitch a B+.

La banca francese BNP Paribas ha collocato 1.20 miliardi di euro sulla scadenza a 8 anni. Il nuovo bond senior paga una cedola annua di 1.50% fino al 17 novembre 2025, giorno in cui andrà a scadenza.
Cnh Industrial ha prezzato un nuovo bond senior da 500 milioni di euro, che è stato prezzato a 99.335 per un rendimento a scadenza del 1.514%. L’obbligazione corrisponde una cedola annua a tasso fisso del 1.375% con data di stacco 23 maggio. Il rimborso è previsto in un’unica soluzione a scadenza il 23 maggio 2022. Il bond è stato sottoscritto più che altro da investitori inglesi, francesi e italiani che hanno avanzato richieste complessive per circa 2.5 miliardi di euro. Taglio minimo di negoziazione 100.000 euro e rating BB+.

IBM, azienda tra le maggiori al mondo nel settore informatico che produce e commercializza hardware e software e servizi informatici, approfitta dell’ottimo feeling del mercato nei confronti dei corporate bond e colloca due obbligazioni in euro per un controvalore di 2 miliardi in due tranche. Nel dettaglio, la prima tranche con cedola a tasso fisso di 0.95% e scadenza 23 maggio 2025, la seconda con cedola annua a tasso fisso di 1.50% e scadenza 23 maggio 2029. Le due obbligazioni sono negoziabili per importi minimi di 100.000 euro ed hanno rating A+.

Mediobanca ha emesso un nuovo bond a tasso variabile senior con interessi indicizzati al tasso Euribor a tre mesi più uno spread di 0.80’%. Il bond ha scadenza 18 maggio 2022, ed è negoziabile per importi minimi di 100.000 euro ed ha rating BBB.

Il mega deal di General Electric da 8 miliardi di euro si sviluppa sulla scadenza a 5 anni per 1,75 miliardi con cedola dello 0,375%; sulla curva ad 8 anni per 2 miliardi e cedola del 0,875%; 2,25 miliardi a 12 anni e cedola del 1,5% ed infine il 20 anni per 2 miliardi e cedola del 2,125%. Tutti i titoli hanno taglio minimo da 100 mila euro +1k ed hanno rating A1/AA-.

La società finanziaria statunitense State Street ha collocato una nuova obbligazione senior in dollari per 750 milioni. Nel dettaglio si tratta di un bond a sei anni con cedola fissa del 2.653%. Il bond è negoziabile per importi minimi di 2k+1, viene rimborsato a 100 il 15 maggio 2023.

Dopo il successo del collocamento in euro, BMW ha emesso una nuova obbligazione in sterline. Si tratta di un bond senior da 250 milioni di sterline a tasso fisso che paga una cedola del 1% fino al 17 novembre 2021, data di scadenza del bond. L’obbligazione s’indirizza anche alla clientela retail per il taglio di negoziazione da 1.000 sterline e per chi vuole scommettere su questa divisa.
Ansaldo Energia inizia un roadshow in Europa finalizzato all’emissione di una nuova obbligazione, rumours di un nuovo bond senior benchmark a 5 o 7 anni.

Carlo Aloisio - Senior Broker Unicredit


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