Esselunga fa boom

Redazione ITForum Redazione ITForum - 20/10/2017 15:48

Continua il braccio di ferro tra il governo centrale spagnolo e quello catalano con qualche strascico sui mercati in una settimana priva di aste governative interne, ma intense su altri paesi. Proprio la Spagna ha collocato 3.8 miliardi di bond a 3 e a 9 mesi con rendimenti in rialzo ed una serie di Bonos per 4,5 miliardi con scadenze comprese tra 5 e 30 anni.
 

Proprio quest’ultimo poteva essere oggetto di maggior volatilità per la situazione interna e ha invece ricevuto un’ottima risposta dagli investitori con rendimento che è addirittura sceso al 2,874% rispetto al 2,904% dell’asta precedente. Anche la Germania ha collocato un Bund lungo, il trentennale, per poco meno di un miliardo con rendimento in leggero calo all’1,22% rispetto all’1,27% precedente. In mancanza di aste, i nostri titoli si sono mossi sul secondario, reggendo bene alle notizie spagnole, con il benchmark decennale al 2,02% di rendimento medio ed uno spread a quota 162 contro il benchmark di riferimento tedesco.
 

Per la parte corporate è stata ancora una settimana intensissima sia per la parte di primario che per alcuni nomi sul secondario.

Alcuni nomi importanti del nostro paese si sono presentati agli investitori con successo, tra questi l’utility  Iren Spa che ha collocato un nuovo green bond senior decennale da 500 milioni di euro, riservato ad investitori istituzionali. La scadenza dell’obbligazione è fissata per il 24 ottobre 2027, il taglio minimo di sottoscrizione è di 100.000 euro. Gli ordini arrivati ai lead manager dell’operazione hanno superato i 2.2 miliardi di euro gli ordini permettendo un forte risparmio sul rendimento offerto, sceso a  85 punti base sopra il tasso mid swap corrispondente a un rendimento lordo di 1.68%, dopo che una prima indicazione era stata in area 110 punti base. La cedola fissa annua è pari all’ 1.50% ed il titolo (isin XS1704789590) è stato collocato a un prezzo di emissione pari a 98.356%. Sul titolo Fitch ha assegnato un rating BBB. I green bond sono obbligazioni i cui proventi sono destinati a progetti che promuovono la sostenibilità climatica e ambientale.
 

Grande attesa per il debutto sui mercati obbligazionari del marchio Esselunga  che, vista la domanda ha aumentato fino ad 1 miliardo di euro l’offerta  spezzando in due tranche di diversa durata. Le due emissioni da 500 milioni ciascuna hanno scadenza 6 e 10 anni. Boom di richieste che hanno superato gli 8 miliardi di euro, il che ha permesso di far scendere lo spread a 65 punti base dopra il midswap dai 90-95 della guidance iniziale sulla tranche a 6 anni (isin XS1706921951) e sulla tranche a 10 anni (XS1706922256) lo spread è sceso a 110 punti base sopra il midswap dai 135 iniziali.
 

Il taglio minimo del bond, riservato a investitori istituzionali, è di  100.000 euro. La settimana scorsa Esselunga ha ricevuto per la prima volta il rating da S&P e Moody’s, con una valutazione rispettivamente BBB- (outlook stabile) e Baa2 (outlook negativo). Il successo è continuato anche nel grey market con i prezzi saliti di quasi un punto per la forte domanda.
 

La società romana di grandi opere Salini  ristruttura il proprio debito rifinanziandolo tramite l’emissione di un bond: saranno emesse obbbligazioni senior a tasso fisso con scadenza 7 anni, per un ammontare  di 500 milioni di euro con cedola dell’1,75%. Questo permetterà alla società di rafforzare ulteriormente la struttura finanziaria riducendo significativamente il costo del debito. Anche su questa offerta ci sono state più richeste dell’offerta, e l’obbligazione  con un rendimento iniziale previsto tra l’1.875% ed 2%, dopo gli oltre 2.2 miliardi di euro arrivati sui book è stata aumentata da 400 a 500 milioni ed abbassata di cedola.
 

Il settore dei tubi per gasdotti ed oleodotti ha risentito sensibilmente del crollo delle quotazioni del greggio.
 

La francese Vallourec, uno dei maggiori player internazionali di settore, ha perso terreno in borsa e anche i bond sono arrivati a rendere circa il 6%. Nonostante il rating speculativo (B) Vallourec è riuscita a collocare nuove obbligaioni con cedola 6.625% e scadenza 5 anni sul mercato internazionale. Il nuovo bond è stato ben accolto dagli investitori istituzionali che lo hanno sottoscritto per 4 volte l’offerta da 300 milioni di euro. Le quotazione del titolo,  collocato al prezzo di 100, si aggirano intorno a 102.60. Scopo dell’emissione è quello di rimborsare prestiti bancari in scadenza. (isin XS1700480160)
 

Wind Tre ha lanciato bond per 7.3 miliardi tramite una combinazione di titoli in euro a tasso fisso e titoli in dollari a tasso fisso e variabile. La società utilizzerà il ricavato dell’offerta per rimborsare i finanziamenti infragruppo. 
 

La Francese Bnp Paribas ha collocato un nuovo bond per il retail a tasso misto 2027 in dollari. L’obbligazione (isin XS1696593380) è stata emessa per 50 milioni di dollari, ha durata 10 anni e punta sulla valuta americana. Il bond paga una cedola a tasso fisso del 6% il primo anno e poi a tasso variabile in base all’andamento del Libor a 3 mesi fino a scadenza. Il rimborso è previsto in un’unica soluzione il 6 ottobre 2027. La soglia minima di investimento è pari a 2.000 dollari ed il rating è A/A+.
 

Al centro dell’attenzione positiva sul secondario i due colossi energetici dell’america latina, la messicana Pemex e la brasiliana Petrobras. I titoli della prima hanno guadagnato sensibilmente dopo la notizia che i negoziati sul Nafta con Usa e Canada saranno protratti anche nel corso del prossimo anno; per la Petrobras invece un upgrade di rating da parte di Moody’s dopo le turbolenze subite dalla società dopo gli scandali di corruzione che negli ultimi 2 anni hanno colpito buona parte della classe dirigente e politica fino alla messa in inpichement della presidente brasiliana Dilma Roussef.
 

In dollari la Kia con un dual tranche da 600 milioni a 5,5 anni e rendimento at+120 mentre sulla tranche a 10 anni il rendimento è stato fissato a +125. Rating assegnato Baa1/A-/BBB+
 

La Cina sta per emettere titoli sovrani per 2 miliardi di dollari a cinque e a dieci anni. Si tratta della prima vendita di obbligazioni in dollari della Cina in 13 anni e l’emissione sarà un termometro interessante per i mercati, dopo che due agenzie di rating hanno abbassato il rating sovrano del paese negli ultimi sei mesi (A1/A+).

Carlo Aloisio - Senior Broker Unicredit

 

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