Matusalem Austria

Carlo Aloisio Carlo Aloisio - 15/09/2017 14:39

L’iniziale delusione dei mercati dopo la fine della conferenza stampa del governatore Draghi, in cui non ci furono particolari passaggi a difesa del cambio dell’euro contro dollaro, aveva visto la moneta comune rafforzarsi ancora ad inizio di questa settimana sopra 1,20, salvo poi affievolire la fase di speculazione con il ritorno del livello sotto quota 1,19.
 

In questo contesto si sono svolte le aste di metà mese del Tesoro italiano, dove a conti fatti, si può calcolare che via Nazionale con questi ultimi collocamenti abbia coperto il 75% del funding complessivo del 2017. In dettaglio, erano in scadenza Bot a 12 mesi per 6,75 miliardi e sono stati sostituiti con 6,5 miliardi con rendimento negativo di -0.326%. La parte più sostanziosa delle aste ha poi riguardato i Btp di medio-lungo periodo con le scadenze 2020, 2024 e 2036 per 8 miliardi di euro con rispettivamente rendimenti pari allo 0.05%, 1.52% e 2.74%.
 

La parte di primario governativo europeo ha visto anche altri paesi tornare sul mercato e la ricerca degli investitori verso rendimenti “più sostanziosi” sta spingendo verso emissioni molto lunghe. Ne ha approfittato l’Austria ad uscire con un titolo a 100 anni, scadenza 20/9/2117, emesso per 3,5 miliardi con rating AA1/AA+, cedola del 2,10% al prezzo d’emissione di 99,502. Nonostante la duration, il titolo ha ben performato, guadagnando poi sul mercato oltre un punto. 

Tra i corporate sono state numerose le emissioni soprattutto con tanti nomi italiani che sono tornati sul mercato, dopo la pausa estiva.
 

Partiamo da ENI che ha collocato con successo un nuovo bond senior in euro a tasso fisso con cedola annua 1% e scadenza 14 marzo 2025. L’importo del bond è stato incrementato a 650 milioni di euro rispetto a un’attesa iniziale di 500 milioni. Gli ordini sono ammontati a circa 1.5 miliardi. Il bond è stato prezzato a 57 punti base sopra il tasso midswap dopo una prima indicazione in area 70 punti base.
 

L’emissione rientra nel programma Emtn ed è volta a mantenere una struttura finanziaria equilibrata in relazione al rapporto tra indebitamento a breve e a medio-lungo termine e alla vita media del debito.  Il bond ha rating Baa1/BBB+ con outlook stabile ed è negoziabile per importi minimi di 100k+1k.  Eni, che a inizio anno ha già collocato un bond decennale da 750 milioni, da qui a fine anno ha scadenze obbligazionarie complessive per poco meno di 2.6 miliardi, collocate a metà ottobre e a metà novembre. Il titolo prezzato a 99,671 è scambiato mediamente sul secondario intorno a 99,30.
 

Settore energia in spolvero con Italgas che ha collocato un nuovo bond con scadenza 18 gennaio 2029, a tasso fisso per un ammontare di 500 milioni di euro, con cedola annua dell’1.625%. Questa nuova operazione, che ha fatto registrare una domanda pari a 2.6 volte l’offerta, rappresenta l’emissione con la scadenza più lunga tra quelle realizzate fino a oggi da Italgas, nonché la più lunga emissione in euro da parte di un emittente italiano nel corso del 2017. Il nuovo bond Italgas servirà ad ottimizzare ulteriormente la struttura finanziaria della società in relazione al rapporto indebitamento a breve e a medio-lungo termine, estendendo la vita media e incrementando la quota a tasso fisso. Anche per questo titolo i prezzi si sono leggermente indeboliti rispetto al 99,746 del collocamento.
 

Sul comparto finanziario nazionale sono stati oggetto di attenzione i subordinati tier 2 con scadenza decennale e call dal quinto anno, per questa opzione hanno optato la BPM e la Banca Sella. Per la prima si è trattato di un’emissione da 500 milioni che inizialmente prevedeva un rendimento del 4,625% rivisto poi in ribasso al 4,375% per la buona richiesta arrivata ai lead manager. Si tratta della prima emissione obbligazionaria per il nuovo gruppo bancario nato dalla fusione tra il Banco Popolare e la Banca Popolare di Milano all’inizio di quest’anno.  ll rating del  bond è B2/BB.

Più piccola la size di Banca Sella con 100 milioni e cedola fissata al 5,5% con prezzo di collocamento a 100. Buona performance per entrambi nel grey market successivo.
 

Anglo American Capital plc ha collocato 600 milioni di euro di una nuova obbligazione senior con scadenza 18 settembre 2025. Il bond è stato prezzato a 110 punti base sopra il tasso midswap dopo una prima indicazione in area 140 grazie alla buona risposta degli investitori con oltre 5.2 miliardi di ordini. Rating del bond BBB- e taglio minimo di negoziazione 100k+1k.

RCI  Banque ha lanciato un nuovo bond senior con scadenza 26 settembre 2022, cedola allo 0,75% e prezzo di collocamento a 99,79, subito salito nel grey market. Rating del bond BBB e taglio minimo di negoziazione di 1.000 euro. I lead manager hanno raccolto ordini per 2.2 miliardi e la spread guidance è stata rivista a 60 punti base sopra il midswap.
 

La multinazionale delle lotterie Intralot ha collocato un nuovo titolo inizialmente previsto per 450 milioni e salito a 500 per le molte richieste arrivate. Il bond con scadenza 2024 può essere oggetto di call dal 2020, paga una cedola del 5,25% con prezzo salito di 50 cent circa sul grey market dopo il collocamento a 100.

Apple è sbarcata sul mercato dei capitali con un’emissione in 4 tranche in dollari per una raccolta complessiva di 5 miliardi di dollari, dopo che in maggio e giugno aveva incassato 7 e 1 miliardi rispettivamente sempre dalla vendita di obbligazioni. Nel dettaglio, è stata emessa una tranche a scadenza 2019 e rendimento dell’1.50% per 1 miliardo di dollari, 1 miliardo di titoli al 2022 al 2.10%, 2 miliardi al 2027 al 2.90% e 1 miliardo al 2047 al 3.75%.
 

La Banca Mondiale è tornata sul mercato dei bond con una emissione in dollari dedicata ad investitori italiani. Il nuovo titolo obbligazionario è infatti in distribuzione sul MOT di Borsa Italiana alla pari fino al 15 settembre 2017, poi sarà regolarmente negoziabile fino a scadenza. Le nuove obbligazioni sono emesse dalla Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (gruppo World Bank) per un importo massimo di 50 milioni di dollari. La data di godimento ed inizio contrattazioni è fissata per il 21 settembre 2017. Il taglio minimo di sottoscrizione e negoziazione è fissato in 2.000 dollari. Il bond avrà scadenza settembre 2027 e paga una cedola a tasso fisso del 3% per i primi due anni, successivamente la cedola diventerà a tasso variabile in base all’andamento del Libor con massimo 3% (cap) e floor 0%. Rating del bond AAA.
 

Due nuovi bond per lo sviluppo sostenibile sono stati emessi dalla Banca Mondiale al fine di raccogliere risorse da investire in progetti in Paesi emergenti. Le due obbligazioni hanno durata pari a dieci anni e sono denominate in dollari canadesi e zloty polacchi. La cedola lorda al tasso annuale del bond in dollari canadesi è dell’1.50%, mentre quella del bond in zloty è del 2.50%.  I due titoli sono quotati sull’EuroMot di Borsa italiana.
 

Terminato il roadshow in questi giorni, Novolipetsk Steel, una delle più grandi compagnie russe produttrici di acciaio, ha annunciato il lancio di un’obbligazione in dollari con scadenza 21 settembre 2047. Taglio minimo di negoziazione 200k+1k e prima indicazione di rendimento in area 3.75%-4%. Rating assegnato al bond Ba1/BBB-. CNH Industrial ha concluso l’operazione di buyback obbligazionario ritirando titoli per 800 milioni di euro, cifra più alta rispetto all’importo massimo di 650 milioni indicato inizialmente.
 

Autostrade per l’Italia ha annunciato l’intenzione di emettere una serie di obbligazioni, denominate in euro a tasso fisso, parte del proprio programma di Emtn da 7 miliardi. Le nuove obbligazioni saranno proposte in sottoscrizione a investitori istituzionali e sostituiranno parzialmente quelle a breve scadenza. L’operazione di collocamento segue a breve distanza quella effettuata da Atlantia per 1 miliardo di euro, che controlla Aspi, dello scorso mese di luglio.
 

L’Ucraina torna sul mercato dei capitali. A distanza di due anni dalla ristrutturazione del proprio debito, Kiev ha dato mandato ad un pool di banche internazionali per negoziare il debito a breve scadenza tramite un proposta volontaria di riacquisto (tender offer) e contestualmente emetterà nuove obbligazioni con rendimento più basso.  Tre banche si stanno occupando del collocamento di nuovi bond che molto probabilmente usciranno con cedola a tasso fisso compresa fra il 5 e il 6% e scadenza 7-8 anni. L’emittente Ucraina gode di un rating altamente speculativo (B-).
 

Dopo 13 anni la Cina si appresta a tornare sul mercato dei bond in dollari con il lancio di titoli di stato per 2 miliardi. L’ammontare dell’emissione non è significativo ed è più che altro simbolico, ma si tratterrebbe comunque del primo collocamento in dollari da parte di Pechino dall’ottobre del 2004.  Per i rendimenti le nuove emissioni governative potrebbero collocarsi fra il 2% e il 4% per una scadenza medio-lunga. Rating assegnato alla Cina A3.

 

Carlo Aloisio - Senior Broker Unicredit


Tratto da ITFORUM NEWS, clicca qui per leggere gli altri articoli: http://news.itforum.it/redazione/

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