Gli Orsi hanno assunto il controllo del mercato

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 26/03/2018 12:46

Al termine di una nuova settimana pesante, i mercati azionari globali "bruciano" più di duemila miliardi di dollari di capitalizzazione. Con l'eccezione di Russia e Malesia, perdono tutti i principali 25 listini borsistici mondiali. Il MSCI World si avvicina minacciosamente al long stop mensile, ma a fare notizia è soprattutto la debacle di Wall Street: clamorosa, dopo la riforma fiscale che dovrebbe rilanciarne economia nazionale e profitti aziendali.

La seduta di venerdì in particolare realizza due eventi infausti: il mesto ma deciso rientro all'interno del canale ascendente, entro cui lo S&P si è mosso per tutti gli ultimi nove anni, e l'abbattimento della media mobile esponenziale a 200 giorni. Sul primo aspetto ci siamo già soffermati, in termini di obiettivi verso il basso. Eclatante la chiusura al di sotto della media a 200 giorni: dal 1940 in poi soltanto altre due volte lo S&P ha perso più del 2% per due sedute di fila, delle quali una terminata sopra la media e l'altra, come venerdì, sotto di essa. Il caso più recente risale a novembre 2011 e faceva parte di una ricostruzione tecnica successiva alla correzione di quell'anno; ma il precedente risale al 14-15 ottobre 1987, e fu seguito da ulteriori sacrifici di prezzo.

D'altro canto, lo S&P ha chiuso nella parte inferiore del range giornaliero per tutte le ultime due settimane: un evento eccezionale; anzi: senza precedenti. Al di là dell'esame storico, la sensazione è che gli Orsi abbiano il controllo del mercato. Il pessimismo impera, a giudicare dalla letture persistentemente depresse del Fear&Greed; ma non si registra una vera e propria capitolazione. D'altro canto, la raccolta netta a 4 settimane di fondi ed ETF bullish è abbondantemente positiva.

Soprattutto, Wall Street ha fatto registrare un saldo inferiore al -5% in due delle ultime sette settimane. Negli ultimi dieci anni, questa palese manifestazione di debolezza si è concretizzata soltanto altre sei volte: una ogni dieci anni, in media. Il Rapporto Giornaliero di oggi mostra l'andamento medio/mediano di Wall Street nelle 50 settimane successive: una evoluzione da tenere ben presente, e che di sicuro condizionerà la revisione mensile dell'asset allocation, programmata al solito per la fine di questa settimana.


Gaetano Evangelista
www.ageitalia.net

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