Le società di Wall Street battono le stime di profitto

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 28/10/2019 16:57

Svizzera e Svezia sono sui massimi assoluti, lo Stoxx600 sta rompendo le resistenze che l’hanno contenuto per diversi anni e, negli Stati Uniti, le misure dell’ampiezza di mercato come le A-D Line stanno egualmente conseguendo nuovi massimi storici.

L’andamento a dir poco brillante della passata settimana – 21 dei primi 25 indici al mondo per capitalizzazione conseguono un risultato positivo; e dei 4 indici recalcitranti, nessuno perde più dello 0.8% - migliora ulteriormente il quadro complessivo a pochi giorni dall’inizio dell’ultimo bimestre di questo radioso 2019: più del 40% dei mercati azionari mondiali si trova sui massimi storici o, al peggio, a meno di un punto percentuale dai livelli più elevati degli ultimi dodici mesi.

Le piazze svedese e svizzera sono sui massimi assoluti, lo Stoxx600 sta rompendo le resistenze che l’hanno contenuto per diversi anni e, negli Stati Uniti, le misure dell’ampiezza di mercato come le A-D Line stanno egualmente conseguendo nuovi massimi storici. Se da qui dovrebbe risuonare il campanello d’allarme, si può concludere che le borse godono tuttora di ottima salute.

Per tornare in Europa, settori cruciali come l’Auto e i bancari superano verso l’alto trendline discendenti che ne contenevano e mortificavano le sorti da inizio 2018; costruzioni e tecnologia, in anticipo sul resto del mercato, rompono i massimi e mantengono la leadership. Il tutto, grazie ad un flusso di dati trimestrali di bilancio superiori alle attese; sapientemente contenute alla vigilia di questa earnings season.

Questo vale in particolar modo negli Stati Uniti, dove quasi l’80% delle società che finora hanno riportato, hanno battuto le stime. Gli EPS del terzo trimestre sono ora attesi in crescita del 2%; alla vigilia se ne stimava una contrazione del 3%. Il “delta”, pari al 5%, costituisce la sorpresa sul fronte micro, che si aggiunge ai dati migliori delle aspettative, a livello macro, che spiegano l’inclinazione positiva da tempo assunta dai CESI.
In questo contesto, sorprende ancora una volta l’atteggiamento dei piccoli investitori. Stando alla Investment Company Institute, la “Assogestioni americana”, nelle ultime tredici settimane la raccolta netta di fondi comuni ed ETF azionari si colloca nel percentile più basso delle rilevazioni in essere dal 2013 ad oggi. Quando pessimismo è dire poco.


Gaetano Evangelista
www.ageitalia.net

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