What a difference, a year makes

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 09/12/2019 12:21

Qualora la corrente settimana dovesse chiudersi in territorio negativo per lo S&P500, storicamente si potrebbe contare su una probabilità di quasi l'87% di conseguire un risultato positivo da qui a tre settimane.

Parafrasando Frank Sinatra, che differenza fa un anno. Dodici mesi fa le borse lamentavano un passivo del 10% dai massimi di settembre, e si accingevano a perdere un ulteriore 10%, o quasi. Oggi, all’opposto, vantiamo indici a ridosso dei massimi storici, o in procinto di sfondare massimi che perdurano da un lustro.
La domanda che tutti gli investitori si pongono, è se S&P500 e Stoxx 600 riusciranno oggi a raggiungere nuove vette assolute; e se l’Eurostoxx si lascerà finalmente alle spalle i massimi decennali, imitando quanto fatto dalla borsa americana nel 2013: quando furono superati i massimi del 2000 e del 2007, ponendo le premesse per più di sei anni di successi.

A proposito di 2013 e di un parallelo storico (soltanto) ora noto e condiviso dal grande pubblico, quanti erano a conoscenza del fatto che nel quarto trimestre di un anno magnificamente aderente a quello in corso, lo S&P conseguì una performance del 9.92%? se il confronto a distanza si procrastinasse, ci sarebbero ulteriori quattro punti percentuali da portare a casa.

Ricordiamo che un eventuale saldo negativo nella corrente ottava, implicherebbe una probabilità di quasi l’87% di conseguire sullo S&P500 un ritorno positivo entro tre settimane. Per cui in ottica di breve periodo, una eventuale flessione sarebbe da salutare come benvenuta.
A Piazza Affari nel frattempo gli indici mettono a segno un confortante rally. Non tanto per profondità, quanto per la prova fornita di aderire ancora alla proiezione formulata a metà settembre: quando una estensione del rialzo era destinata, nelle previsioni, ad essere seguita da una correzione proprio nel periodo a cavallo fra metà novembre e gli inizi di dicembre. Il Rapporto Giornaliero di oggi offre una proiezione per il FTSE MIB da qui a febbraio.


Gaetano Evangelista
www.ageitalia.net

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