Buon sesto compleanno, bull market!

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 06/03/2015 14:22

Sei anni fa, di oggi, le borse azionarie di tutto il mondo risultavano avvitate in una spirale ribassista dalla quale sembravano destinate a non uscire più. Il panico imperversava, le liquidazioni dilagavano. Due mesi prima, in sede di Outlook annuale, qui si rilevava come il Dow Jones avrebbe esaurito il suo ribasso «fra marzo ed aprile, e fra 5900 e 6800 punti» (pagina 117 del 2009 Yearly Outlook).
Da lì sarebbe partito un bull market generazionale: come ci ricorda il Rapporto Giornaliero di oggi, il corrente rialzo a Wall Street risulta il quarto più lungo nonché profondo della storia: per salire in terza posizione, dovrebbe durare fino al prossimo 5 maggio, e spingersi fino a 2225 punti di S&P500. Meno del 6% dai livelli correnti.

Un'impresa impossibile? e chi può dirlo? dopotutto, da quando è iniziato il corrente bull market, mai è intervenuto un formale segnale di inversione di tendenza. Mai: come è noto, il segnale bullish di lungo periodo scattato sulla A-D Line dello S&P, ad aprile 2009, non è mai stato rovesciato; con il mercato risultato abbastanza gentile da fornire però lungo il cammino opportunità secondarie di ingresso. Sistematicamente interpretate da chi non ha partecipato al banchetto come inizio di disastri epocali. Il "muro di paura" ha sostenuto un rialzo delle quotazioni che potremo raccontare ai nipoti.

Oggi Wall Street non sta certo brillando, in termini relativi. Il testimone della crescita è stato raccolto dalla vecchia Europa. Ieri la BCE ha innalzato le stime di crescita per il 2015, portandole al +1.5%, rispetto al +1.0% atteso neanche tre mesi fa. Lunedì parte l'attesissimo programma di Quantitative Easing: da Francoforte fanno sapere che gli acquisti mensili proseguiranno anche qualora l'economia dovesse manifestare segni di surriscaldamento.
Il baricentro economico e finanziario dunque si è spostato in Europa. In termini di capacità di battere le stime di crescita, e in termini di sovrapeformance. Piazza Affari ha sottoperformato Wall Street dallo scorso aprile fino a due mesi fa; quando il rapporto MIB/SPX ha conseguito un minimo dal quale è ripartito; abbattendo la parete superiore del canale discendente praticamente in concomitanza con la pubblicazione del 2015 Yearly Outlook.


Gaetano Evangelista
www.ageitalia.net

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