Pretendere il giusto premio al rischio

Staff GBinvesting Staff GBinvesting - 28/07/2016 13:30

Il premio al rischio è stato il tema centrale del mio intervento all’ultimo ITFORUM di Rimini ma, guardando quello che si scrive in giro in materia certificates e peggio ancora le emissioni degli Emittenti alla disperata ricerca di vendere qualcosa, lanciando messaggi che vanno esattamente contro le mie idee di investimento, penso sia importante ritornare sull’argomento.
Del resto i risultati sino ad ora mi stanno dando ragione: da aprile ho iniziato a fare consulenza indiretta a qualche Emittente ed ho cominciato a proporre soluzioni mirate:
ad aprile sono stati emessi questi due prodotti, entrambi andati benissimo, nonostante la Brexit
FREXA0001083 su Eni Tenaris e Saipem cedola dell’1,8% mensile quando nessuno voleva strutturare un prodotto su Saipem (strike 0.36€…oggi vale 0.42€)
DE000CZ44R06 su Eni Enel e Ferrari cedola del 3,93% trimestrale con tutti e tre i titoli sopra strike.

Ed ora a luglio altri due prodotti, ancora meglio dei precedenti, tanto che il primo è stato definito uno dei migliori certificati mai visti da chi lavora nel settore.
DE000CZ44TW0 su Apple Tesla Fca e Stm cedola del 2,81% mensile!!! Penso sarà dura comprarlo sotto ai 1000 punti del nominale, a dimostrazione di quanto sia stato ottimo il timing dell’operazione.
Ma anche a 1050 offre un rendimento del 30% ed il vantaggio enorme di poter incassare in pochi mesi un margine di sicurezza da eventuali discese successive dei sottostanti.
E in pochi giorni il titolo più volatile (Tesla) è già salito del 4% allontanandosi ulteriormente dalla barriera.
FREXA0001802 su PMI ISP TIT NOKIA e FCA con cedola del 4,55% trimestrale. Le barriere, che abbatterebbero il rendimento, non sono bassissime, ma la sua peculiarità più bella è che il pagamento della cedola viene fatto 1/5 per ogni titolo così che, anche se uno dei titoli dovesse essere sotto la barriera alla data di pagamento cedola, la cedola sarebbe del 3.64% anzichè del 4.55%, sempre decisamente meglio di un misero 0,4% mensile. Ho pensato a questa formula più difensiva proprio perché al suo interno ci sono anche titoli volatili e rischiosi come le due banche italiane, pur ritenendo che siano le due banche migliori dal punto di vista patrimoniale e meglio posizionate nella gestione delle sofferenze.

Sulla mia APP oltre a questi certificati ne trovate tanti altri (i 10 per me migliori per ogni Emittente)
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L’ho appena aggiornata ed ho notato che Bnp Paribas ora, visto la scarsa appetibilità dei sui suoi prodotti di punta che da sempre sono stati i Bonus Cap con barriera intraday, ha introdotto i Top Bonus.
L'offerta resta comunque scarsa, considerato il numero di certificati che ha in quotazione; del resto, basta vedere i disastri che si sono ottenuti con i loro certificati (oltre il 50% di barriere violate) per capire che sarà dura riconquistare il cliente.
Voi sapete che prediligo i Worst of per una serie di motivi che ora non vi sto a ripetere; beh, dovrebbe balzare all'occhio che nella Top 10 di BNP Paribas ho messo solo certificati su singoli titoli, che possono essere coperti con buoni premi con opzioni call, per cui sono tutti abbastanza idonei per un investimento speculativo e non certo da cassettista.

Del resto, le ultime due operazioni speculative di maggio e giugno le ho fatte proprio su due certificati di BNP, quello su Orange, Deutsche Telekom e Telecom che mi ha pagato un 15% in meno di un mese, ma che avrebbe fatto perdere a chi non lo ha saputo gestire il 30%, ed uno su Banco Popolare, preso l’ultimo giorno dell'aumento di capitale di BP e venduto dopo due giorni con un 20% di performance, ed anche in questo caso se lo avessi tenuto avrei visto la barriera violata nel dopo Brexit.
 
Per cui, sono belli alcuni dei certificati di Bnp che ho messo nella Top 10, ma adatti solo a chi sa gestire i certificati e pochi li sanno gestire: anche certi "esperti" improvvisati che girano su internet, sicuramente trader esperti nei loro rispettivi campi che possono essere obbligazionario, forex, azionario............... vengono pagati dagli Emittenti per scrivere di certificati, ma poi non sanno gestirli proprio perché non sono esperti di opzioni, quindi buttano lì un suggerimento su un certificato e finisce lì.
Commerzbank ha invece pochi prodotti sul mercato, si fa fatica ad indicarne 10 buoni ma sicuramente nella sua Top 10 troviamo anche alcuni certificati che meritano la Top 10 di tutto il mercato. 

Oggi all'interno della APP ne ho aggiunti due, uno da comprare velocemente, perchè il rischio è di vederlo velocemente sopra 1100 punti , è il DE000CZ44TW0 un worst of su FCA STM APPLE e TESLA, che rende il 2,81% mensile (34,2% annuo) ed è quello che ho già citato sopra.
L'altro potrebbe essere interessante, magari passato il mese di agosto ed ha una struttura particolare con barriera uguale allo strike di partenza per cui decisamente rialzista, ed è un Autocallable worst of su ENI TIT e Volskwagen, che oggi vale 600 e potrebbe rimborsare 1000 a maggio 2017. Sarà decisamente interessante solo se 1 dei 3 titoli fosse sotto allo strike (adesso tutti e tre sono sotto lo strike, ma ben due sono già lontani dallo strike) in quanto, se rimanesse ad esempio solo Telecom sotto allo strike posto a 0.847€, potrei comprare il certificato e vendere call a 3-6 mesi su Telecom e non avere problemi in caso di rialzo di Telecom che dubito possa salire del 66% (che è il potenziale rendimento del certificato in 9 mesi) per cui la reattività a Telecom del certificato è decisamente superiore che comprare il titolo stesso. Questo però lo definirei un certificato da specialisti o da trader esperti.

Exane continua nell'emettere prodotti iperprotetti con barriere al 40% ed ovviamente rendimenti troppo bassi per essere appetibili, del resto con tutta la gente a caccia di rendimenti sopra lo zero, danno l'illusione del non rischio e prendono clienti che non lo sanno valutare.... C'è solo da fargli gli auguri che nessuno di questi prodotti vada sotto la barriera, perché poi vorrei vedere le facce di chi li ha comperati per avere uno 0,4% mensile e poi perdere oltre il 60% del capitale!!!

Ma se sbagliano gli Emittenti non sono certo da meno molti dei professionisti che scrivono sulla materia: già il mese scorso mi è capitato di leggere un articolo dal titolo “certificato batte azione”  e vedere nel giro di pochi giorni tramutare un investimento al 1.9% di max rendimento  in un -40%, ma sono film già visti, come chi ha comprato certificati su Saipem a novembre o dicembre 2015, quando già si sapeva dell’aumento di capitale (non a caso io avevo investito sul reverse bonus su Saipem) e si è trovato in due mesi un -80% del capitale, o chi continua a consigliare certificati che scadono magari dopo uno o due anni seguendo l’analisi tecnica.

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Alla prossima
Giovanni Borsi
info@giovanniborsi.it

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