Worst Of VS altre categorie di certificates 2-0

Staff GBinvesting Staff GBinvesting - 16/12/2016 14:44

Ormai sappiamo tutti che ci sono tante categorie di certificates, tra l’altro non sono neanche chiarissime per i non addetti ai lavori, perché purtroppo ogni Emittente, in assenza di una regola condivisa e comune, sceglie liberamente di chiamare i certificates un po’ come gli pare e piace e, per di più, queste nomenclature si moltiplicano come funghi, giusto per complicare un po’ le cose.
Tenendo sempre a mente questa evoluzione continua a livello lessicale, sul sito www.eduwebcertificates.it trovate free oltre 20 video didattici con spiegate le categorie dei certificates da me nella maniera più chiara possibile, capirete se ci sono inesattezze nelle nomenclature, più che altro perché dipendono veramente da come si svegliano gli Emittenti la mattina.

Tornando a noi, se avete visto i miei video o se comunque leggete regolarmente questi miei articoli, saprete che il cash collect o phoenix fa parte dei certificati a capitale condizionatamente protetto ed è la tipologia di certificato che personalmente preferisco e adesso vi spiego il perché di questa mia preferenza.

I cash collect innanzitutto offrono dei buoni ritorni anche se il sottostante sale poco, grazie allo stacco delle cedole periodiche, che sono ricorrenti e di importo predefinito, simili alle cedole dei titoli obbligazionari; per ottenerle, è sufficiente che, nelle date di osservazione, il sottostante sia superiore o uguale ad un livello di prezzo prefissato in sede di emissione.
Rinfreschiamo le principali caratteristiche:

  • Il sottostante. Come in ogni certificato, la prima cosa da guardare è su che titolo o titoli è stato costruito, perché non dimentichiamo che si tratta di prodotti derivati, ossia il prezzo deriva dal prezzo di un’attività finanziaria sottostante;
  • Lo strike price che è il prezzo dell’attività finanziaria al momento dell’emissione;
  • La cedola periodica che può essere mensile, trimestrale, semestrale o annuale;
  • La soglia cedola o barriera, che è il valore calcolato in percentuale sullo strike price calcolato nei giorni di valutazione: se il prezzo del sottostante è superiore a tale soglia, il certificato paga la cedola prevista, proprio per questo si parla di cedola condizionata al verificarsi dell’evento;
  • L’autocallable è prevista solitamente dopo 3, 6 o 12 mesi ed è solitamente a favore dell’Emittente, che si riserva la possibilità di rimborsare in anticipo al valore nominale il prodotto al verificarsi di un determinato evento, in occasione della data di rilevazione; solitamente l’autocallable scatta se il sottostante è sopra il livello strike di partenza;
  • La scadenza che su questi prodotti è spesso compresa tra i 3 e i 5 anni;
  • La barriera finale è il valore percentuale calcolato sullo strike price che protegge l’investimento:  nel caso dei cash collect la barriera è sempre discreta, ossia fa fede il prezzo di rilevazione a scadenza ed il rimborso è garantito al nominale, se il prezzo del sottostante è sopra a questo livello di prezzo, solitamente posto al 75% , 60% o 50% del valore dello strike .

All’interno della categoria dei cash collect c’è poi la sottocategoria da me più amata ed utilizzata in assoluto: il WORST OF la cui principale caratteristica è dovuta al fatto che la performance di questi certificati è legata all’andamento della peggiore performance del titolo o dell’indice facente parte del basket dei sottostanti, rispetto allo strike price rilevato al momento dell’emissione.
Essendo una scommessa su più titoli, a fronte di questo rischio aggiuntivo, si possono ottenere cedole molto più alte.
Vi mostro ora degli esempi per capire perché sia meglio un worst of.
Questo certificato penso sia uno dei migliori attualmente in circolazione:

Codice Isin: DE000CZ44TW0
Emesso il 20 luglio 2016, ha già pagato 4 cedole del 2,81% e ha 4 sottostanti, Apple, Fca, Stm e Tesla.
Di questi, 3 sono saliti tantissimo e solo uno, Tesla, ha perso circa il 10% dall’emissione.
Ciò nonostante, il certificato quota ora che sto scrivendo questo articolo (15 dicembre 2016) 1030 e può pagare almeno altre 8 cedole del 2,81% prima di essere rimborsato con l’autocallable, in quanto la prima data di rilevazione in cui scatta il rimborso anticipato è dopo un anno dall’emissione (cioè il prossimo luglio) per cui, se anche fosse salita Tesla, il certificato avrebbe comunque garantito 12 cedole del 2,81%, ben il 34,1% in un anno !!!

 

 

Ho riportato le quote delle scommesse su tre partite di calcio per spiegare perché un worst of con queste caratteristiche per me è eccezionale.

So che quando si tratta di lavoro non bisogna mai parlare di sport e di politica, ma passatemi la metafora che rende chiara la logica sottostante: in pratica, fate finta di scommettere su 4 titoli ma con il rischio solo su uno di loro.
Così come può capitare che la Fiorentina non batta il Crotone, può capitare che Fca perda il 50% (probabilità bassa, ma che comunque ha un prezzo) per cui, se scommetto sulla vittoria di Juventus Fiorentina e Milan, avrò un ritorno ben più alto che se scommettessi solo sulla vittoria del Milan.
La stessa cosa vale per i certificates.
Nel caso citato, Tesla è il Worst of dei 4 titoli.

Gli altri 3 sottostanti non mi preoccupano, in quanto Stm è salita del 100% da luglio, Apple del 20% e Fca del 40%.
Quasi mi converrebbe fare il tifo affinché Tesla non salga e si mantenga sempre sotto al livello dello strike, così da continuare a beneficiare del flusso cedolare per tutti e 4 gli anni del certificato.
Anche perché su Tesla finora ho sempre venduto delle call, che mi hanno permesso di incassare i premi e pertanto di abbassare ulteriormente il prezzo di carico.

Questa è un’operatività evoluta concettualmente, ma non troppo difficile da seguire e soprattutto eseguire.
Per seguirmi in queste operazioni di copertura, scrivici alla info@giovanniborsi.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Un altro certificato, di recente quotazione e decisamente interessante è questo:

Codice Isin: DE000CZ44V59
Emesso il 5 dicembre 2016 su questi sottostanti:

Intesa: strike price 2.108€
Generali: strike price 12.20€
Volkswagen Ag-Pref: strike price 121.60€
Nokia: strike price 4.12€


La cedola è molto ricca, pari al 2,5% mensile e l’autocallable è prevista dopo un anno, per cui almeno 12 cedole le paga prima di poter essere eventualmente richiamato dall’Emittente.
La barriera da cui dipende il pagamento della cedola è posta al 75% degli strike, mentre la barriera a scadenza è posta addirittura al 60% degli strike.
Considerato che tutti e 4 i titoli sono saliti tantissimo da quando è stato fissato lo strike (tra l’8% di Nokia e Volkswagen e il 14% di Intesa e Generali), anche pagare il certificato 1100 (prezzi correnti) può essere interessante perché, se i titoli restano sugli attuali prezzi, intanto è garantito un anno di cedole mensili al 2,5%, ossia il 30% che, anche tolto il 10% che pago sul prezzo di partenza, fa pur sempre un 20% in un anno!
Ai prezzi attuali dei sottostanti, è come se la barriera cedola fosse al 65% e la barriera finale al 50% circa, per cui è estremamente difensivo, ma con cedola molto alta.
Per assurdo, potrei anche tifare affinché uno dei titoli scenda almeno sotto lo strike, così che tra 12 mesi il certificato non sarà rimborsato e continuerà a pagare cedole mensili del 2,5%.
Riassumendo schematicamente cosa succede con un worst of come quest’ultimo appena citato?

  • Se i sottostanti salgono: io un 20% lo porto a casa comunque;
  • Se i sottostanti scendono, quasi potrebbe essere ancora meglio perché, oltre al 20% del primo anno, potrei portare a casa il 30% negli anni successivi….. beh non è assolutamente male !!!!

E’ ovvio, ma forse è meglio ripeterlo, che ogni worst of va sempre passato ai raggi x prima di essere comprato, perché mica tutti sono così buoni!
Quindi occhio sempre alla qualità ed ai movimenti dei sottostanti e al timing!
Nel dubbio rivolgetevi a me.
E non voglio più sentire o leggere le solite lamentele “qualunquiste” che non si trova niente di decente a livello di rendimenti coi tassi a zero come adesso, se non rischiando tantissimo, perché vi ho appena dimostrato nero su bianco e calcolatrice alla mano che strumenti in giro con alti rendimenti e rischi bassi ce ne sono (o se ne possono creare!), basta solo sapere dove guardare e, mi dispiace confermarvelo, ma la Banca tradizionale sotto casa è veramente l’ultimo posto dove potete trovare assistenza su questi strumenti!

 

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Al prossimo articolo e buone feste a tutti!

 

Giovanni Borsi
GB INVESTING

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