Powell fa il Pedro della situazione

Giovanni Lapidari Giovanni Lapidari - 06/06/2019 08:58

Il cocchiere Pedro.

Compare nel cap. XIII ed è il cocchiere che conduce la carrozza con cui Ferrer, gran cancelliere spagnolo, giunge alla casa del vicario di Provvisione per sottrarlo alla folla che intende linciarlo: è uno dei più felici bozzetti comici del romanzo e risulta una sorta di "doppio" parodico del suo padrone, dal momento che si mostra pieno di ossequio e di rispetto per la folla quando questa è vicina e minacciosa, salvo poi diventare molto meno cerimonioso quando la carrozza è al sicuro e protetta dai soldati (un atteggiamento simile, anche se a un livello più "alto", è osservato dallo stesso Ferrer). È quasi divenuta proverbiale la frase che gli rivolge il padrone, quando gli dice "Pedro, adelante con juicio", per indurlo ad avanzare cautamente con la carrozza tra la folla. (dal sito https://promessisposi.weebly.com/cocchiere-pedro.html )

La citazione di questo personaggio mi fa venire in mente l'andatura dei mercati finanziari attuali, dove tutto pare "sotto controllo" ma all'interno dei quali si celano segnali di cautela che il trader cocchiere farebbe bene a tenere di buon conto.

Dopo i rialzi di martedì, a mio modo di vedere un po’ eccessivi ma di certo non da contrastare senza sapere il da farsi, le borse consolidano all’interno di un quadro tecnico che comunque resta un po’ “oscuro”.

Dollaro continua a essere debole, riflettendo le aspettative della maggior parte degli operatori sul taglio progressivo dei tassi da parte della Fed. Anche le altre banche centrali, dopo l’Australia, riflettono sul deterioramento dei dati macro e quindi si stanno preparando a non essere aggressive sulle loro politiche economiche, continuando anzi sul territorio del buonismo assistenziale.

I mercati non sono stupidi, anche se a volte lo sono i sistemi che ne determinano i prezzi, e quindi si sono mossi vendendo petrolio e rame, comprando oro anche grazie alla svalutazione della divisa americana restando ancora pesantemente posizionati - qui secondo me c’è una grandissima bolla - sull’obbligazionario per timore che sulle borse primo poi i deflussi possano proseguire.

Tecnicamente, credo che siamo in presenza di una fase di attesa: bisogna capire come continuerà il braccio di ferro fra America e Cina, mentre in Europa l’attenzione è sulle politiche e gli atteggiamenti del nostro governo. Il debito pubblico italiano è rilevante e in mano agli stranieri (anche se meno di una volta) e quindi si vuole capire se da noi si arriverà alle elezioni anticipate o meno. C’è poco tempo per decidere per cui per il momento si va in surplace.

Tecnicamente anche oggi i sistemi presentano un quadro tecnico per il quale gli acquisti su Dax e compagni vanno fatti soltanto, o comunque preferibilmente, su eventuali momenti di debolezza.

La volatilità si è un po’ abbassata, quindi le zone di acquisto possono essere i prezzi di chiusura di ieri meno metà dell’atr, quindi usando il Dax come esempio si può settare degli allarmi a 11992 meno 187/2, quindi meno 11899 circa.

Short è più difficile perché il calo della volatilità rende gli strappi più resistenti, ma una certa attenzione in zona 12.095 va messa, quantomeno come alert di eventuale raggiungimento target di prezzo. Infatti il segnale short intraday di oggi a 12.036 con target 11.977, al momento non ancora entrato perché non è stato toccato questo prezzo, prevede come stop loss proprio 12.095.

Come vedete studiando un po’ queste combinazioni, i prezzi che il sistema riporta individuano in modo apparentemente casuale - ma qui di casuale c’è ben poco - importanti livelli/target di supporto e resistenza.

Suggerisco pertanto di studiare queste tabelle, fatte mettendo in ordine dal maggiore al minore i prezzi del sistema previsionale, che come sapete lavora su tre orizzonti temporali (intraday/3 gg/5gg) e che ho tagliato a metà dividendo i primi cinque dagli altri cinque, in modo proprio da separare la zona al di sopra della quale il sistema “vede” una tendenza rialzista, e ovviamente al di sotto della quale iniziano le probabilità che il grafico vada a muoversi in una zona più favorevole ai ribassi.

Chi vuole può provare per 10 gg l'accesso a questo dati qui 
https://area.lapidari.it/lapidariUser/view

Petrolio forse potrebbe fare un rimbalzo mentre l’Oro, dopo aver superato 1332 con un eccesso e aver toccato un target già lavorato in passato (è un’operazione di cui parlerò proprio sul libro) fra 1342 e 1344, ritracciato ma resta sempre molto robusto.

Entrarvi adesso su questi prezzi significa scommettere che zona 1340 possa essere passata con allegria; qualche dubbio ce l’avrei, anche se assolutamente non mi metterei a ribasso sul metallo giallo, almeno non ora, soprattutto alla luce degli appuntamenti con BCE e i dati americani di domani.

Sull’obbligazionario si sono un po’ sballati i prezzi delle varie scadenze, soprattutto sul Bund. I Bond mi sembrano comunque abbastanza tonici, e metterei degli allarmi di attenzione sopra area 153,80 del T Bond.
Un suo superamento e una chiusura sopra 154 potrebbero far ripristinare una nuova fiammata rialzista, che magari nel breve potrebbe essere l’ultima; non credo ancora che i titoli di Stato siano però pronti per calare in modo più forte. In ogni caso anche qui vediamo la combinazione fra banche centrali e dati non farm americani prima di emettere un giudizio.

Per quanto riguarda eventuali zone di supporto, i volumi belli di acquisto sono piuttosto lontani dai prezzi attuali, e quindi si conferma l’idea che al momento le borse in caso di discesa potrebbero trovare una serie di supporti intermedi prima di toccare le zone dove i big si sono fatti vedere nella fine della scorsa settimana.

Le trovate tutte dettagliate qui.

Per il Dax i livelli interessanti sono 11.920-11.890-11.870. Sotto c’è un vuoto, fino a 11.830/11.815 e poi abbiamo una bella zona fra 11.780 e 11.760, per arrivare infine su un’area compresa fra 11.730 e 11.700.



Sul valutario, la sterlina sta di nuovo flettendo (supporto a 1,2650) mentre un eventuale recupero di Usd Cad  sopra 1,3437 potrebbe di nuovo dare fastidio al petrolio.

Parlerò di come lavorare con questi numeri negli interventi che terrò al prossimo Itf di Rimini, per il quale vi invito a iscrivervi qui


 

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