Flash sui mercati

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 04/01/2017 16:51

Da seguire:

Area Euro

Francia.
La fiducia dei consumatori è attesa migliorare ulteriormente a dicembre a 99 da 98, raggiungendo ormai il livello di lungo periodo. Il morale nell’ultimo trimestre era salito a 98 da 96,6 sulla scia di un maggiore ottimismo della propria situazione economica percepita e di una maggiore propensione ai consumi.

Area euro. La stima finale dovrebbe confermare il PMI composito stabile a dicembre a 53,9 per via della compensazione tra il miglioramento nel manifatturiero e la correzione nei servizi. La seconda lettura dell’indice per i servizi dovrebbe anch’essa confermare la stima flash a 53,1 in calo da 53,8 (PMI servizi tedesco a 53,8 da 55,1 e francese a 52,6 da 51,6). La prima lettura del PMI servizi italiano è attesa in calo a 52,6 dopo il balzo a 53,3 visto a novembre.

Area euro. La stima flash dovrebbe vedere il CPI in accelerazione a 0,9% a dicembre da 0,6% su spinta della componente energia. La sorpresa dai dati tedeschi pubblicati ieri (v. sotto) introduce rischi verso l’alto. L’indice core (al netto di alimentari ed energia) è atteso stabile a 0,8%. L’inflazione chiuderà il 2016 a + 0,2%. Nel 2017, ci aspettiamo una dinamica media annua di 1,3% grazie alla spinta dal prezzo del greggio nei primi mesi dell’anno ma anche di aumento dell’inflazione core verso 1,2% 1,3%.

Italia. I prezzi al consumo dovrebbero essere saliti di due decimi a dicembre, per un’inflazione annua in salita a 0,3% da 0,1%. Sarebbe un massimo da quasi un anno e mezzo. Il principale contributo alla salita dei prezzi verrebbe dai trasporti, mentre le flessioni dei listini sarebbero confinate pressoché esclusivamente ai servizi ricettivi e di ristorazione. L’inflazione appare avviata verso un sentiero di recupero, che tuttavia sarà molto lento (stimiamo uno 0,8% in media nel 2017).

Stati Uniti

La Fed pubblica i verbali della riunione del 13-14 dicembre, che dovrebbero mostrare un generalizzato ottimismo sull’espansione e uno spostamento della valutazione dei rischi verso l’alto. La discussione sul sentiero dei tassi dovrebbe riconoscere l’ampio grado di incertezza collegato alle misure di politica fiscale e riportare in evidenza un ampio spettro di opinioni, dopo l’unanimità faticosamente raggiunta per il rialzo dei tassi di dicembre. Il grafico a punti pubblicato a dicembre mostra una crescente dispersione di vedute sul sentiero dei tassi man mano che l’orizzonte si spinge avanti: per il 2017, la distribuzione di opinioni è piuttosto concentrata fra due e tre rialzi, ma successivamente le opinioni sono veramente disperse. Il Comitato nel 2017 sarà marginalmente più dovish rispetto al 2016. Con l’uscita dal gruppo dei votanti di due falchi (George e Mester) e di una ex-colomba diventata falco per via dei rischi di bolle finanziarie (Rosengren): a loro posto entreranno una colomba estrema (Kashkari) e due falchi moderati (Harker e Kaplan). In ogni caso anche nel 2017, come nel 2016, qualche dissenso non modificherà le decisioni: il problema vero sarà far convergere i partecipanti alle riunioni (cioè membri votanti e non) su una visione di consenso in una fase di grande incertezza. Il FOMC dovrebbe ancora segnalare la necessità di valutare le informazioni in arrivo per definire le prossime mosse. Un primo rialzo potrebbe venire all’inizio della primavera, quando sarà più chiaro il contenuto dell’intervento fiscale della nuova amministrazione.

Le vendite di autoveicoli a dicembre dovrebbero essere invariate rispetto a novembre, a 17,7 mln di unità ann. Il trend verso l’alto che ha caratterizzato le vendite di auto tra il 2009 e il 2015 si è stabilizzato su livelli elevati (media 2016 a 17,4 mln): nel 2017, le vendite dovrebbero mantenersi mediamente poco sopra i 17 mln, riducendo il contributo alla dinamica dei consumi, che saranno sostenuti maggiormente dai servizi e dai beni non durevoli.

Ieri sui mercati

Il rally di fine 2016 dei mercati azionari si è esteso anche alle prime sedute del 2017, favorito dalle buone notizie sul fronte della crescita giunte da Stati Uniti, Europa e Cina. L’S&P ha messo a segno il maggiore rialzo da 4 settimane, il Treasury decennale ha chiuso in calo di 4/32 (a 2,446% da 2,432%) e il dollaro si è apprezzato (sopra 1,04 contro euro stamane, dopo essere sceso sotto 1,035 ieri pomeriggio) dopo il dato più positivo del previsto sull’ISM manifatturiero.

Sul mercato obbligazionario europeo hanno pesato i dati superiori alle attese sull'inflazione tedesca. Il Btp decennale quota oggi in area 1,85%, dopo aver sfiorato ieri 1,89% (ai massimi da metà dicembre). Sul primario, l'agenzia del debito irlandese Ntma dovrebbe annunciare già oggi il lancio del collocamento via sindacato di un bond a 20 anni, con obiettivo di raccolta a 2-3 miliardi. La Grecia offre titoli a 26 settimane. C’è attesa inoltre per le aste francesi e spagnole in agenda domani.

La forza del dollaro pesa sulle quotazioni petrolifere, in deciso calo ieri pomeriggio da 58,5 a 55,5 dollari (lieve rimbalzo oggi attorno a 55,7) per quanto concerne il Brent.

Area Euro

Germania
. La disoccupazione è calata di 17 mila unità a dicembre più del previsto (- 5 mila). Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 6%, per il 4° mese consecutivo.

Germania. L’ inflazione è salita più delle attese a dicembre a 1,7% da 0,8% sulla misura nazionale e da 0,7% a/a su quella armonizzata. Sul mese, i prezzi sono aumentati di 0,7% m/m sulla misura nazionale e dell’1,0% m/m su quella armonizzata, un decimo più forte del previsto.

Stati Uniti

L’ISM manifatturiero a dicembre sorprende verso l’alto, salendo a 54,7 da 53,2 di novembre e toccando il massimo da fine 2014. La componente produzione accelera a 60,3 da 56 del mese precedente. La componente ordini balza da 53 a 60,2 (massimo da agosto 2009), con gli ordini all’export in rialzo a 56 da 52 del mese precedente. Anche l’occupazione migliora, salendo a 53,1 da 52,3 e indicando creazione più rapida di posti di lavoro nel settore, in un intorno di 15-20 mila nuovi occupati mensili. I prezzi pagati segnano un forte aumento, a 65,5 da 54,5 di novembre, sulla scia del rialzo del prezzo del petrolio.

La spesa in costruzioni a novembre aumenta di 0,9% m/m, dopo +0,6% m/m a ottobre (rivisto da +0,5% m/m), segnalando che la debolezza dell’immobiliare residenziale vista nella parte centrale dell’anno è stata un fenomeno transitorio. La spesa in costruzioni residenziali private aumenta a novembre di un solido +1% m/m, dopo +1,6% m/m di ottobre e segnala un probabile rapido incremento degli investimenti residenziali nel 4° trimestre, con un probabile ampio contributo positivo alla crescita di fine anno, dopo aver sottratto 2 decimi alla dinamica del PIL in estate.

Il nuovo Congresso si è insediato. La Camera, come atteso, ha confermato P. Ryan come presidente. Il Senato ha iniziato la propria attività con toni aggressivi, presentando una tabella di marcia molto stretta per iniziare l’eliminazione della riforma sanitaria di Obama attraverso una “budget resolution” mirata a sopprimere in tempi rapidi tutte le imposte collegate a Obamacare. La leadership del partito repubblicano, incluso Ryan, non vorrebbe l’eliminazione tout court delle imposte senza una soluzione alternativa che permetta ai circa 18 milioni di individui ora assicurati di avere un’alternativa assicurativa. La ricerca di compromessi nel partito repubblicano sui temi di azione sarà il leimotiv del 2017.

Giappone

Il PMI manifatturiero a dicembre sale a 52,4 da 51,3 di novembre, toccando il massimo da dicembre 2015. Lo spaccato dell’indagine è positivo, con rialzi delle componenti produzione (a 53,8 da 52,4) e ordini.

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