Flash sui mercati

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 27/09/2017 14:46

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Da seguire
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Francia. L’indice di fiducia dei consumatori è previsto in aumento a settembre a 103,8 da 103,3. Il clima presso le famiglie è in chiaro miglioramento, spinto da incoraggianti prospettive economiche e da un miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro rispetto al 2016. L’indice sta progressivamente stabilizzandosi al di sopra della media storica.

Area euro. La dinamica di M3 dovrebbe accelerare al 4,7% dopo il calo a 4,5% di luglio, grazie ad una crescita più sostenuta dell’aggregato M1. Tra le controparti di M3, il credito al settore privato dovrebbe rimanere stabile all’1,4%. Nei prossimi mesi dovrebbe vedersi un’ulteriore accelerazione del credito alle imprese, che a luglio viaggiava al 2,4%.

Italia. La fiducia delle imprese secondo l’indagine Istat a settembre potrebbe evidenziare una correzione nel settore manifatturiero, a 107,8 da 108,1 di agosto (che ha rappresentato un massimo da quasi dieci anni); la lieve flessione sarebbe dovuta ai primi effetti dell’euro forte ma non segnerebbe l’inversione del trend positivo. Peraltro, il morale delle aziende potrebbe continuare a migliorare negli altri settori (particolarmente nei servizi), spingendo l’indice composito a 107,5 da 107 precedente. La fiducia dei consumatori, dopo il balzo del mese scorso, è attesa correggere a 110 da 110,8 di agosto.

Stati Uniti. Gli ordini di beni durevoli ad agosto (prel.) dovrebbero rimbalzare, con un aumento di 1% m/m, dopo la correzione di luglio (-6,8% m/m). Il rimbalzo atteso nel comparto dell’aeronautica civile e in quello delle auto dovrebbe sostenere l’aggregato totale, pur in presenza di una correzione nel segmento della difesa. Al netto della difesa, gli ordini dovrebbero aumentare dell’1,5% m/m. La variazione prevista per gli ordini al netto dei trasporti è di 0,4% m/m, dopo +0,6% m/m di luglio. Le indicazioni dell’ISM restano in territorio espansivo. Non dovrebbero esserci riflessi significativi derivanti dagli uragani, che probabilmente hanno colpito l’attività a fine mese più di quanto non abbiano influenzato gli ordini.

Aste. Il Tesoro italiano colloca 6 miliardi di BOT semestrali. Ieri ha incontrato forte domanda nel collocamento di CTZ e BTPei, assorbiti nel massimo importo previsto.

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Ieri sui mercati
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L’euro ha esteso la correzione contro dollaro fino a 1,1765. Le curve dei tassi hanno registrato movimenti del tutto marginali, fatta eccezione per un modesto riallargamento del differenziale BTP-Bund sulla scadenza decennale in vista dell’offerta di questa settimana.

L’offerta di 3 miliardi di euro da parte del Tesoro italiano è stata completamente collocata tra il CTZ maggio 2019 e le riaperture dei BTPei con scadenza maggio 2022 e settembre 2032. Robusta è risultata la domanda per il CTZ che ha raccolto richieste pari a 2 volte l’offerta (dal 1,68 precedente) ed è stato assegnato il nuovo minimo storico di -0,22% rispetto a -0,139% dell’asta di agosto. Si è fermato invece al di sotto dell’importo massimo il valore dell’asta di Schatz a 2 anni: rispetto al target di 4 miliardi sono stati emessi 3,2 miliardi di titoli sul mercato e la restante parte è stata assorbita dalla Bundesbank, come usuale, con un modesto rialzo dei rendimenti.

Italia. I dati di agosto relativi al commercio coi Paesi extra-Ue hanno evidenziato un rimbalzo congiunturale per entrambi i flussi dopo i cali di luglio (export +4%, import +2,5%).

Francia. L’indice di fiducia INSEE presso le imprese manifatturiere ha corretto a settembre a 110 da 111, in linea con le nostre stime.

Francia. Il presidente Macron ha presentato ieri la strategia della sua presidenza per l’Europa. Per quanto riguarda l’unione monetaria, si conferma la volontà di promuovere la creazione di un budget comune della zona euro, gestito da un ministro delle finanze soggetto al controllo del parlamento europeo.

Stati Uniti. Le vendite di nuove case ad agosto calano a 560 mila (minimo da dicembre 2016).

Stati Uniti. La fiducia dei consumatori rilevata dal Conference Board a settembre cala marginalmente a 119,8 da 120,4 di agosto (rivisto da 122,9). Le condizioni correnti scendono a 146,1 da 148,4 (rivisto da 151,2), mentre le aspettative migliorano a 102,2 da 101,7 (rivisto da 104).

Stati Uniti. L’indice della Richmond Fed per il settore manifatturiero a settembre aumenta a 19 da 14, con indicazioni positive da tutte le principali sotto-componenti.

Stati Uniti. Yellen ha evidenziato la presenza del “mistero” della bassa inflazione, analizzando nei dettagli teorie e spiegazioni alternative per la persistenza di una dinamica dei prezzi eccezionalmente bassa in un periodo di (almeno apparente) situazione di pieno impiego. I fattori elencati sono diversi, alcuni transitori, altri strutturali. Al momento non c’è un’unica teoria convincente. In questa fase di enorme incertezza, la conclusione di Yellen per la strategia di politica monetaria è duplice. Nel breve (dicembre), lo scenario centrale è un rialzo, proprio alla luce dell’aspettativa di riaccelerazione dell’inflazione. Nel medio termine (1-2 anni), invece, si avranno maggiori informazioni sul sentiero sottostante dell’inflazione e, se i freni sono effettivamente strutturali (aspettative di inflazione troppo basse, nuovi meccanismi di formazione dei prezzi, maggiore concorrenza), allora “il sentiero dei tassi risulterebbe essere un po’ più lento rispetto a quanto atteso”. Quindi, elevata probabilità di rialzo a dicembre e maggiore incertezza sul sentiero successivo dei tassi, che potrebbe essere più basso di quello atteso ora.

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