Flash sui mercati

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 15/11/2017 14:26

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Da seguire:
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Francia. La stima finale dovrebbe confermare che a ottobre i prezzi al consumo sono aumentati di un decimo su entrambe le misure per un’inflazione all’1,1%, in accelerazione di un decimo sulla misura nazionale e stabile su quella armonizzata. Nei prossimi mesi l’inflazione dovrebbe rimanere attorno all’1,1% per poi rallentare a inizio 2018 sulla scia di un effetto base sfavorevole.

Stati Uniti. Il CPI a ottobre dovrebbe aumentare di 0,1% m/m (2,2% a/a), con una correzione della componente energetica. Anche l’indice core è atteso in rialzo di 0,1% m/m (1,7% a/a), con qualche rischio verso l’alto per via degli arrotondamenti. Per il momento non sembrano esserci indicazioni di un’accelerazione del trend dell’inflazione core, né nei dati né nelle indagini di settore, anche se la nuova misura di inflazione sottostante costruita dalla NY Fed (Underlying Inflation Gauge) ha segnalato un modesto rialzo nell’ultimo paio di mesi.

Stati Uniti. Le vendite al dettaglio di ottobre dovrebbero correggere di -0,1% m/m, dopo il balzo di 1,6% m/m di settembre. Le vendite al netto delle auto sono attese in aumento modesto, +0,1% m/m. In media le informazioni di settembre-ottobre segnalano espansione solida dei consumi anche nel 4° trimestre.

Stati Uniti. L’indice Empire della NY Fed a novembre dovrebbe essere in moderato aumento, a 31 da 30,2 di ottobre. Tutte le indagini del settore manifatturiero sono su livelli molto elevati.

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Ieri sui mercati
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Il collocamento ai risparmiatori individuali del nuovo BTP Italia ha toccato ieri 3,325 miliardi di euro. Marginale flessione dei rendimenti sulle curve dei titoli di stato. Netto rialzo dell’euro sul dollaro, scambiato a fine giornata intorno a 1,175. Il dollaro ha ceduto terreno anche contro yen. Calo delle quotazioni petrolifere dopo il rialzo collegato alla purga della classe dirigente saudita avvenuto nelle scorse settimane. Chiusura in ribasso per i principali indici azionari mondiali.

Area euro. La seconda stima ha confermato che il PIL dell’eurozona è cresciuto di 0,6% t/t nel trimestre estivo. Sull’anno la crescita del PIL accelera al 2,5% a/a da un precedente 2,4%. Lo spaccato per paese mostra una crescita solida non solo in Germania (+0,8% t/t), Spagna (+0,8%t/t), Italia e Francia (0,5%t/t) ma anche nei paesi più piccoli: Finlandia (1,1% t/t), Slovacchia (0,8%t/t), Portogallo (0,5% t/t). In Olanda, la stima preliminare indica che il PIL è avanzato di 0,4% t/t nel terzo trimestre, in rallentamento dall’eccezionale 1,5% t/t della primavera.

Italia. Il PIL è cresciuto di 0,5% t/t nel 3° trimestre, dopo lo 0,3% t/t primaverile. La tendenza annua è salita a 1,8%, un record da sei anni e mezzo. Non sorprendentemente, l’espansione è venuta sia dall’industria che dai servizi. Inoltre, hanno contribuito sia la domanda domestica che il commercio estero. La crescita acquisita nel 2017 è pari ora a 1,5% (più del doppio rispetto alle previsioni di consenso a inizio anno). Stimiamo un moderato rallentamento congiunturale nel trimestre in corso, a 0,3% t/t, il che porterebbe la media annua a 1,6%.

Germania. L'indice ZEW sulle attese è salito a 18,7 a novembre da 17,6 e continua, quindi, a segnalare un diffuso ottimismo sull’economia tedesca.

Stati Uniti. Il PPI a ottobre aumenta di 0,4% m/m (2,8% a/a), come a settembre, con incrementi diffusi ai beni (+0,3% m/m) e ai servizi (+0,5% m/m, aumento più ampio da aprile, concentrato nel segmento del commercio). I prezzi al netto di energia, alimentari e commercio sono in rialzo di 0,2% m/m (2,3% a/a). L’indice dei prezzi dei beni al netto di energia e alimentari è in rialzo di 0,3% m/m.

Stati Uniti. Bostic (Atlanta Fed) ha detto che l’economia è vicina al pieno impiego e che “una rapida accelerazione della domanda potrebbe spingerla al di là della capacità sostenibile”. Al momento non ci sono segnali di imminente eccesso di domanda, ma Bostic ritiene appropriato proseguire con graduali aumenti dei tassi nel prossimo paio d’anni.

Giappone. Il PIL nel 3° trimestre aumenta di 0,3% t/t (1,4% t/t ann.), circa in linea con le attese di consenso (0,4%t/t. I dati complessivamente sono positivi: la crescita è, ormai da circa due anni, al di sopra del potenziale (stima BoJ fra 0,5 e 1%), e le voci deboli (consumi e investimenti privati) dovrebbero riaccelerare nei prossimi trimestri. La crescita sottostante è solida e sostenuta da politiche economiche sempre espansive.   

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