Flash sui mercati

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 03/05/2018 12:52

Da seguire:

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Area euro. La stima flash dovrebbe mostrare i prezzi al consumo in aumento di 0,4%m/m ad aprile. L’inflazione complessiva è vista invariata all’1,3% dopo le sorprese da Germania, Italia e Spagna.

Stati Uniti. La crescita della produttività nel 1° trimestre dovrebbe essere in modesta accelerazione, con una variazione di 1% t/t ann., dopo un trimestre stabile a fine 2017.

Stati Uniti. L’ISM non manifatturiero ad aprile dovrebbe correggere a 58,2 da 58,8 di marzo. L’indagine della NY Fed ad aprile ha registrato correzioni sia sugli indici coincidenti sia su quelli a 6 mesi: l’indice di attività corrente ad aprile è calato a 4,1 da 11,2 di marzo, toccando il minimo da luglio 2017 e ben al di sotto dal picco recente di 18,9 di novembre 2017. Il calo atteso per l’ISM non manifatturiero è comunque moderato e manterrebbe l’indice composito sui livelli medi di metà 2015, al di sopra della media storica (54,3), in linea con la prosecuzione della ripresa.

Ieri sui mercati
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BCE Weidamnn le attese di rialzo dei tassi per metà 2019 sono ancora realistiche, in ogni caso, nell’area euro, il 1° rialzo dei tassi dopo la fine del QE, arriverà più velocemente che in America.

Area euro. La stima flash per il 1° trimestre colloca la crescita del PIL a 0,4% t/t, da un precedente +0,7% t/t, in linea con le attese. Avevamo già rivisto al ribasso la nostra stima di crescita del PIL per il 2018 al 2,2% dal 2,4%. Se il PIL non dovesse riaccelerare nei mesi primaverili verso 0,45% t/t, come da nostre stime, saremmo costretti a limare la previsione per l’intero anno al 2,1%.

Italia. Il PIL è cresciuto di 0,3% t/t a inizio 2018, in linea con i tre mesi precedenti. Il dato è migliore delle nostre attese e in qualche modo confortante, in quanto l’attività economica ha evitato un rallentamento congiunturale nonostante il trimestre abbia registrato una sostanziale stagnazione dell’output nell’industria e una frenata del commercio estero. Manteniamo la nostra previsione di crescita di 1,3% dell’economia italiana quest’anno, che è più cauta rispetto alle stime dei principali previsori. La stima è coerente con il mantenimento della stessa velocità di crociera (0,3% t/t) nel resto del 2018; i rischi sono a nostro avviso verso l’alto sul trimestre corrente ma verso il basso per la seconda metà dell’anno.

Stati Uniti. La stima ADP degli occupati non agricoli privati ad aprile registra una variazione di 204 mila. L’aumento di occupazione è diffuso a tutte le dimensioni di impresa e a tutti i settori. I dati sono in linea con una riaccelerazione della dinamica occupazionale nell’Employment Report di aprile, dopo il rallentamento visto a marzo (+103 mila).

Stati Uniti. La riunione del FOMC si è conclusa, come atteso, senza modifiche ai tassi. Le informazioni nuove nel comunicato sono limitate e non sorprendono. Riguardo alla crescita, si ribadisce che il mercato del lavoro ha continuato a migliorare e che l’attività è in crescita a un “ritmo moderato”. Riguardo all’inflazione, il comunicato prende atto dell’avvicinamento all’obiettivo del 2% (a marzo si affermava che l’inflazione restava al di sotto del 2%). Il comunicato non menziona più il fatto che “lo scenario economico si è rafforzato” e afferma che l’inflazione è attesa “intorno all’obiettivo simmetrico del 2% nel medio termine”. Rispetto a marzo, si qualifica l’obiettivo di inflazione con l’aggettivo “simmetrico”: questa variazione si può interpretare come un segnale di tolleranza di modesti sforamenti della dinamica dei prezzi sia al di sopra sia al di sotto del 2%.

Il messaggio del Comitato per ora è di attesa, senza indicazioni che facciano pensare a un aumento del ritmo dei rialzi. Come ci aspettavamo, il FOMC non ha voluto modificare il sentiero dei tassi previsto: a giugno ci sarà il prossimo rialzo, e al momento la banca centrale non ritiene opportuno segnalare cambiamenti. Per eventuali novità, si dovranno vedere i dati del 2° trimestre, soprattutto quelli relativi all’inflazione, e attendere il prossimo aggiornamento delle proiezioni economiche.  
 

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