Azionario globale: - 2 ai massimi storici

MONEY.IT MONEY.IT - 03/07/2019 15:58

Solo due punti percentuali e una coriacea resistenza statica (2.200 punti) dividono l’indice dell’azionario globale dai massimi storici. L’analisi tecnica sul MSCI World ci dice come giocare d’anticipo


I portafogli con esposizione core sull’azionario globale possono sorridere: questa asset class ha iniziato il 2019 a marce ingranate e ora sembra pronta per raggiungere nuovi massimi storici.

A dividere le quotazioni dell’indice MSCI World Index, il tradizionale benchmark per chi investe sul global equity, dai massimi storici (gli ultimi risalgono a gennaio 2018) ci sono poco più di due punti percentuali. La correzione di marzo, seppur violenta, era inevitabile e, anzi, ha fornito agli investitori l’opportunità di riposizionare l’esposizione core del portafoglio con prezzi meno sbilanciati. Ma ora c’è da fare qualche valutazione in più.


Salgono i rischi e le azioni pure: merito dei soldi delle banche centrali

Opinione condivisa che il rally delle azioni nel 2019 è stato pompato dalle aspettative del mercato su un atteggiamento sempre più accomodante da parte delle Banche centrali. Fed e Bce, ma anche Boe, BoJ e altri istituti dei Paesi sviluppati non hanno disatteso queste aspettative, mettendo da parte la “normalizzazione” che invece aveva tenuto in ostaggio i mercati nel 2018.


A sostenere il rialzo dell’indice MSCI World soprattutto le azioni Usa, con l’S&P500 che lunedì ha prodotto nuovi massimi assoluti. Guardando al più ampio MSCI ACWI Index guadagna posizioni anche la componente degli emergenti; sono diversi gli indici di questi Paesi che sono vicini ai massimi storici (Argentina, Brasile, India). Più indietro l’Europa che deve fare i conti con un contesto politico ed economico più maturo e certamente più eterogeneo.


L’analisi tecnica: attenzione ai falsi segnali


Analisi tecnica sull’indice MSCI World. Fonte grafico: Bloomberg


L’analisi tecnica sull’azionario globale mette luce su due evidenze in particolare, che valgono sia per l’MSCI World sia per L’MSCI ACWI Index. Nel grafico abbiamo preso come riferimento il primo indice.

L’ultima accelerazione rialzista del MSCI World è partita dal doppio minimocostruito sul supporto a 2.040 punti. Questo livello ha contenuto le velleità ribassiste per due volte nel 2019, frenando prima la mini correzione di inizio marzo e poi il ritracciamento di maggio.

Dal punto di vista tecnico questo supporto ha smentito per due volte il breakout ribassista della media mobile semplice a 200 periodi (SMA 200).

Leggi anche Le medie mobili: cosa sono, come si calcolano e quali sono le più usate.

Per una maggior pulizia dei segnali si potrebbe utilizzare come filtro operativo l’oscillatore RSI che per ora non mostra segnali di divergenza rispetto al prezzo e non ha ancora varcato la soglia di ipercomprato nonostante i prezzi siano giunti ad un importante test tecnico.

Infatti a 2.200 punti cade un’importante resistenza statica, che già a settembre 2018 ha respinto i corsi ponendo le basi per quello che è poi sfociato nel pesante sell off di dicembre. Attenzione dunque ai cambiamenti di polarizzazione, anche se lo scenario è e rimarrà rialzista almeno fin quando MSCI World rimarrà sopra 2.100 – 2.040 punti.


Gli strumenti per operare sull’indice azionario globale

Con ben 1.635 componenti, l’indice MSCI World replica i titoli azionari di 23 paesi sviluppati. Ad oggi su Borsa Italiana l’indice azionario internazionale è seguito da 12 ETF. Fra questi strumenti i migliori ETF nel primo semestre 2019 sono i seguenti:
 

ETF sull’MSCI World % 1 anno al 30/06/19
HSBC MSCI World UCITS ETF USD 9,30
Invesco MSCI World UCITS ETF 9,09
iShares Core MSCI World UCITS ETF USD (Acc) 9,05


Fonte: www.money.it

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