Campari: rising wedge sui massimi storici, come tradarlo

MONEY.IT MONEY.IT - 05/02/2019 13:02

Nelle prime battute del 2019 le quotazioni hanno formato una figura tecnica molto pulita, confermata lo scorso 31 gennaio. Si potrebbe approfittare di questa indicazione per valutare strategie in controtendenza

In una sessione positiva per il mercato azionario italiano, Campari risulta la peggiore quotata sul FTSE Mib, attestandosi a 7,735 euro e segnando un -1,4%.

A contribuire alle vendite è stata la decisione da parte di Bernstein di tagliare il giudizio sulla società a “underperform”. Dei 25 analisti censiti da Bloomberg che seguono il titolo, 4 danno un giudizio “sell”, 18 “neutral” e solamente 3 “buy”.
 


Campari, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg


Durante la scorsa ottava, Campari aveva segnato nuovi massimi storici a 8,05 euro, mettendo in evidenza la forza dell’uptrend in cui sono inseriti i prezzi. Durante gennaio però, il rallentamento della forza dei compratori ha permesso ai corsi di formare un rising wedge che è stato rotto lo scorso 31 gennaio.

A corroborare l’efficacia di questa figura è la divergenza di inversione bearish sull’oscillatore RSI settato a 14 periodi. L’obiettivo della conformazione tecnica, ottenuto proiettando la sua ampiezza in basso, è individuabile in area 6,80 euro. Questo eventuale ritracciamento permetterebbe alle quotazioni di prendere respiro dopo la forte corsa avuta durante le battute finali del 2018.

L’intensità del trend di fondo però potrebbe mettere in difficoltàl’eventuale impulso ribassista sul supporto a 7,27 euro, baluardo degli acquirenti che in passato ha respinto il fronte ribassista per quattro volte. Questo obiettivo sarebbe inoltre compatibile con il test della media mobile semplice a 200 giorni.



Strategie operative su Campari


Elaborazione Ufficio Studi di Money.it

La pulizia della figura tecnica menzionata nell’analisi rende interessante considerare un’operatività di matrice short, in controtendenza. A tal proposito, il punto di entrata si potrebbe individuare a 7,76 euro, lo stop loss a 8,16 euro mentre l’obiettivo principale a 7,32 euro. Il target finale sarebbe invece localizzato a 7,20 euro.


Fonte: www.money.it

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