Juventus domina il FTSE Mib: le strategie operative per il medio periodo

MONEY.IT MONEY.IT - 14/01/2019 16:08

La società bianconera prosegue il rialzo in Borsa, segnando un +21,56% dal 2 gennaio. A livello operativo, si potrebbe cercare un’occasione per partecipare al forte trend rialzista

Juventus prosegue la sua ascesa in Borsa, apprezzandosi del 2,22% dalla chiusura dello scorso venerdì, in una seduta negativa per il comparto azionario a causa dei brutti dati arrivati nella notte dalla Cina. A contribuire agli acquisti è la vittoria della squadra in Coppa Italia per 2 a 0 contro il Bologna.

La società bianconera, nel FTSE Mib dal 27 dicembre 2018, risulta essere il miglior titolo per performance del principale listino italiano in questo 2019, con il suo +21,56% dal 2 gennaio scorso.
 


Juventus, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg


Dal punto di vista grafico, con la candela di estensione del 10 gennaio 2019 i prezzi sono riusciti ad effettuare il breakout della coriacea resistenza a 1,227 euro, fornendo un segnale di forza che potrebbe permettergli di proseguire l’uptrend in cui sono inseriti. La rottura in essere conferma la regola per la quale il quarto test di un livello è solitamente quello risolutivo per un movimento.

Un’indicazione positiva giunge anche dalla capacità dei prezzi di mantenersi sopra la media mobile a 50 giorni e da quella di recuperare piuttosto in fretta tutti i ritracciamenti dal 24 ottobre 2018.

L’ipotesi di una prosecuzione degli acquisti è sostenuta inoltre dalla bassa quantità di posizioni nette corte da parte degli investitori istituzionali sul titolo: a pesare è solamente una posizione in essere, detenuta da Marshall Wace, pari all’1,04% di capitale. Il fondo inglese sta riducendo questa posizione short, dallo scorso 4 gennaio è stato infatti liberato uno 0,36% del capitale sociale.


Strategie operative su Juventus

Elaborazione Ufficio Studi di Money.it

Vista la grande forza del titolo non sembra essere conveniente l’implementazione di strategie short. Si potrebbe quindi privilegiare un tipo di operatività long, effettuando entrate scalari sull’eventuale debolezza dei corsi. In questo caso il primo punto di entrata si avrebbe al re-test dell’ostacolo a 1,227 euro, mentre il secondo a quello del duplice supporto a 1,12 euro: il prezzo medio di carico si troverebbe a 1,174 euro.

Lo stop loss andrebbe posto a 1,035 euro, l’obiettivo principale a 1,45 euro e l’obiettivo finale a 1,50 euro.

Fonte: www.money.it

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