Leonardo: compratori in ritirata su resistenza a 8,35 euro

MONEY.IT MONEY.IT - 30/01/2019 12:29

Leonardo risente negativamente in Borsa Italiana dei rumors circolati sulla stampa nazionale circa una possibile aggregazione con Fincantieri per la creazione di un campione nazionale della difesa e della cantieristica, aerea e navale.
 


Leonardo verso il pullback della SMA 50 periodi. Fonte: Bloombnerg


Mentre le quotazioni dell’altra società coinvolta, la Fincantieri, capitalizzano la notizia a loro favore con un +3,4% a poco più di un’ora dall’apertura di Piazza Affari, le azioni Leonardo risentono delle pressioni esercitate dai venditori in corrispondenza delle resistenze statiche fra 8,30-8,40 euro.

Questo livello ha stemperato le velleità rialziste sul titolo Leonardo già da qualche seduta, interrompendo di fatto l’impulso rialzista partito dai minimi del 15 gennaio scorso.

 

Strategie operative su Leonardo

Elaborazione Ufficio studi Money.it


L’assestamento di questa mattina sta inoltre favorendo un ritorno delle quotazioni verso la media mobile semplice a 50 periodi. Chi volesse prediligere un’operatività ribassista nel prosieguo di seduta potrebbe cogliere le indicazioni fornite dal grafico per entrare sul pullback più profondo che ha target finale sulla ex resistenza statica a 8 euro, con stop protettivo in caso di rialzi sopra i massimi a 8,378 euro.

Per chi avesse ancora una view rialzista sul titolo, invece, il pullback in atto potrebbe rappresentare un’occasione per riposizionamenti tattici sul titolo in vista di una ripartenza. Il target ideale per operazioni long strutturate sulla base di queste indicazioni fornite dal grafico è rappresentato dal livello statico a 9 euro.

 

Commento all’operazione

L’operatività che privilegia il lato long presenta un rapporto fra rischio e rendimento maggiore rispetto all’operatività short in quanto al momento Leonardo è ancora inserita in una tendenza ribassista di lungo periodo e di cui l’impulso delle ultime due settimane sembra essere un mero rimbalzo fisiologico. Le prove per una vera inversione del trend sono ancora poche. Fra queste possiamo citare il doppio minimo costruito fra il 3 e il 15 gennaio sul supporto statico a 7,45 euro, oppure la violazione delle resistenze dinamiche transitanti fra 8,14 e 8,22 euro.

Fonte: www.money.it

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