PagoPa: Antitrust propone modifiche, il Governo è d'accordo

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 12/04/2024 14:26

Il governo ha preso in considerazione il consiglio dell'Antitrust, inviato recentemente al Parlamento durante la conversione in legge del decreto Pnrr, riguardo alla vendita del capitale della piattaforma di pagamenti digitali verso la pubblica amministrazione, PagoPa. La legge originale prevedeva che il controllo potesse essere ceduto al Poligrafico dello Stato e, per una quota non superiore al 49%, a Poste Italiane. Questa prospettiva ha sollevato preoccupazioni nel settore bancario e tra i circuiti internazionali di pagamenti e carte, tutti ugualmente operanti sulla piattaforma a parità di condizioni con Poste Italiane. Il timore era che Poste Italiane potesse sfruttare la sua posizione di azionista e l'accesso alle informazioni sui pagamenti a proprio vantaggio. 

L'Antitrust ha espresso le stesse preoccupazioni, chiedendo l'adozione di misure correttive. Queste sono state prese in considerazione nell'emendamento al decreto presentato dal governo, che sembra comunque deciso a procedere con l'operazione, e che è stato approvato dal Parlamento. Per quanto concerne le decisioni prese, non sarà possibile per Poste Italiane stipulare accordi con il Poligrafico dello Stato che possano esercitare un'influenza dominante sul governo della società. Viene riaffermata la legge 287 del 1990, secondo la quale le operazioni di modifica del controllo societario, come quella prevista dalla legge, rientrano nella disciplina delle concentrazioni e devono essere sottoposte al controllo preventivo dell’Antitrust. È stato deciso che lo statuto di PagoPa deve accogliere una serie di prescrizioni. In particolare, se lo statuto prevede che l'organo decisionale possa essere un amministratore unico o un organo delegato, come un cda, questo deve essere espressione del socio con la maggioranza delle azioni rappresentative del capitale sociale. 

Se viene previsto un cda, la maggioranza dei membri deve essere rappresentata dal socio di maggioranza e le proposte di deliberazioni riguardanti i servizi forniti attraverso la piattaforma tecnologica per l'interconnessione e l'interoperabilità tra le Pa e i fornitori di servizi di pagamento e sulla nomina o revoca dei dirigenti con responsabilità strategica sono riservate al cda. Per proteggere i principi di non discriminazione, neutralità e imparzialità, si prevede che PagoPa garantisca un trattamento paritario tra i fornitori di servizi di pagamento aderenti alla piattaforma e che adotti misure gestionali e organizzative per prevenire lo sfruttamento di informazioni commercialmente sensibili relative a tutti i servizi forniti dalla società. Si prevede inoltre che la società renda conto delle attività svolte in questo senso e dei risultati raggiunti con una relazione all'autorità delegata per l'innovazione tecnologica ogni 30 giugno di ogni anno.

(Redazione)

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