I mercati sono fatti per sorprendere

Stefano Fanton Stefano Fanton - 22/08/2019 16:11

I mercati sono fatti per sorprendere. Questa mia vecchia affermazione, che non manco mai di riportare quando posso, dovrebbe essere sempre una guida “filosofica” di ogni trader/speculatore/investitore.

 

Quale che sia la vostra categoria di appartenenza poco importa perché è un principio universale. E nonostante questa verità molti, moltissimi, anzi la maggior parte dei partecipanti ai mercati poco considera la compagnia di questo principio e ricerca invece modelli precisi, replicabili, sempre validi. E giocoforza perde capitale psicologico.

 

Oltre a questo c’è la variabile TIMING che cambia non poco le carte in mano rendendo, spesso, il caso protagonista inconsapevole.

 

Riporto quindi, per potermi agganciare al discorso, il succo del numero precedente di questa rubrica:

La tesi di fondo è che il mercato stia subendo un assestamento fisiologico e che la tendenza permanga positiva di fondo.

A tal proposito è innegabile che un indice, essendo una media, sia composto da titoli con un andamento a volte completamente diverso tra loro. E in effetti alcuni titoli dimostrano una forza relativa enorme, al punto da essere a ridosso dei propri massimi storici ASSOLUTI.

 

Questa “tesi di fondo” è importantissima per ogni trader perché ne guida le azioni, negli storni comprerà se immagina un mercato main reverting, nei breakout dei supporti venderà se immagina una struttura dei prezzi di altro tipo. La mia tesi, chiaramente esposta e sempre ribadita, è che questo mercato sia positivo di fondo e che quindi quando storna ci sono occasioni di acquisto più che di short. E questo vale fino a prova contraria.

 

Il caso ha voluto che il numero precedente di questa rubrica sia stato pubblicato il giorno prima della crisi di governo, una crisi inaspettata e che ha fatto scendere i mercati con una tipica struttura emotiva. 4 giorni di ribasso, i prezzi a ridosso dei 20.000 e poi la ripresa. Forte, bella, pulita. Al punto che, nel momento in cui scrivo con l’indice a 20960 siamo a prezzi superiori all’8 agosto, giorno precedente alla crisi di governo. Il mercato è in forza.

 

Un altro passaggio che voglio riportare è ugualmente interessante:

A tal proposito è innegabile che un indice, essendo una media, sia composto da titoli con un andamento a volte completamente diverso tra loro. E in effetti alcuni titoli dimostrano una forza relativa enorme, al punto da essere a ridosso dei propri massimi storici ASSOLUTI.

Sono titoli che vale la pena seguire, sia per un’operatività in certificati che per l’acquisto diretto. Ne presento qualcuno.

Tra i titoli analizzati c’era ENI, ENEL e PRYSMIAN che hanno consentito occasioni d’oro sui certificati collegati che sono ripiegati di prezzo per poi riprendere valore ricordando, ancora una volta, che un trader deve essere in grado di attendere.

 

In agguato ricercando occasioni. Eppure le occasioni sono rare, timide e non sempre il bilanciamento rischio/prezzo è favorevole.

 

Tra i titoli non coperti, al momento, da interessanti bonus cap o top bonus c’è PIRELLI&C che dopo aver creato un’area di minimo a 4,5 è esplosa di volatilità e direzionalità rendendolo interessante sia per il multiday che per l’intraday. Molto tecnico e molto interessante, peccato che non ci siano prodotti da segnalare. Almeno per ora.

 

Un altro titolo da seguire è FIAT arrivata poco sotto quota 11 e ora in fase di rimbalzo. Quota 11 è un supporto importante al punto da poter impostare una strategia in Bonus Cap che tenga conto delle quotazioni attuali.

 

Vi presento 2 prodotti diversi tra loro dove la preferenza è difficile da esprimere in termini assoluti, andando quindi relegata nella personale avversione al rischio o nella salomonica divisione tra i due prodotti.

Inizio con DE000HV446N5, UN BONUS CAP. Scadenza il 16/12/2020, bonus a 118, prezzo a 103. Rendimento potenziale del 14,77% pari a un 11% su base annua.

Non male, ma considerevolmente interessante nel momento in cui emerge il valore barriera, posta a 6,8855, un 41% di distanza dai prezzi attuali (11,5).

 

Il secondo prodotto su FIAT, non meno interessante del precedente ma diverso, è DE000HV41FT9. Scadenza il 19/12/19 rendimento potenziale del 7,5%. Con i pochi mesi alla scadenza parliamo di un rendimento su base annua del 23%, ben maggiore del precedente prodotto. Il tutto compensato da una barriera a 8,7784 pari al 24,4% di distanza dai prezzi attuali (11,5).

 

Una scelta ardua, nel dubbio si possono inserire nella hit list entrambi poiché la distanza temporale è ben bilanciata dalla profondità della barriera rendendoli entrambi interessanti anche se il secondo è più redditizio.

 

In questa fase di mercato prodotti come questi non sono facili da trovare perché occorre prestare una particolare attenzione alla situazione tecnica generale, internazionale e del sottostante. Sono quindi da preferire i titoli che sono scesi molto dai massimi e che hanno barriere profonde intatte. Questo permette di assorbire eventuali movimenti avversi compresi nella barriera profonda, nel primo caso molto profonda.

 

VARIE
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