Il bue e il serpente. E i tanti modi di utilizzare i certificati d'investimento.

Stefano Fanton Stefano Fanton - 08/03/2017 16:09

Ci sono tanti modi di utilizzare i certificati d’investimento. Alcuni banali, altri meno. Alcuni rischiosi, altri capaci di congelare parzialmente il rischio. E’ uno strumento finanziario dalle mille personalità proprio perché, struttura di base in opzioni a parte, possiede il pregio della mutevolezza strutturale.

Ben inteso, non è la sorte di tutti i certificati, ma di alcuni si. Basti pensare al noto Bonus Cap che una volta persa la componente bonus, a causa del tocco della barriera da parte dei prezzi, si trasforma in un semplice replicante, capace di condividere l’andamento del sottostante almeno fino al valore di “cap”.

Capita quindi, a volte, che un certificato perda il bonus, scenda a livelli infimi di quotazione e poi si riprenda, per assurdo anche fino al valore di bonus (sovente cappato). Non si può mai sapere cosa succederà al destino finanziario di un certificato, quello che è però certo è che l’utilizzo del singolo prodotto va compreso fino in fondo per permettere allo stesso di poter fornire un vantaggio quando possibile.
Una piccola storia, dal nome “il serpente e il bue”, renderà pieno senso alle mie parole.

“Il bue è forte, pieno di energia, muscoloso e grande. Grande. Grande. Il serpente attende. Attende. Attende. Sono in riva ad un fiume. Il bue si disseta. Il serpente quatto quatto si avvolge al bue lentamente. Il bue quando se ne accorge comincia ad usare tutta la propria energia ma il serpente non fa nient'altro che usarla a proprio vantaggio per ucciderlo.”

Ecco un chiaro esempio di tattica funzionale alla strategia. Ve ne fornirò uno analogo nel mondo dei certificati.
Prendiamo in esame STMicroelectronics, un titolo del paniere FTSE MIB. Bel rialzo, pulito, passato da meno di 5 euro a circa 15 euro in meno di 1 anno. Un rialzo poderoso con alcune caratteristiche:
  1. Mai, ribadisco MAI un mese con chiusura inferiore all’apertura
  2. Mai due settimane di lettera consecutive.
Direi che basta per capire quando la tendenza si indebolirà. Perché, siatene certi, prima o poi lo farà e le vendite saranno copiose e veloci.

E quindi?

E quindi posso prepararmi a considerare uno short sul titolo. Qui entrano in gioco i certificati e il loro uso “tattico”. Posso cercare un REVERSE BONUS (o Top) CAP oppure posso ricorrere al prestito titoli, pagarlo, e operare al ribasso. Ma c’è una terza via, creativa, che nasce dalla conoscenza del Reverse Bonus Cap con barriera saltata. Infatti cosa diventa un Reverse Bonus Cap con barriera saltata? Un replicante. Certo. Ma al contrario poiché mantiene solo la componente ribassista della strategia in opzioni, in altri termini se scende il titolo sale il prezzo del certificato. Già, un ottimo modo per mettersi short sul titolo. E senza pagare il prestito titoli, scusate se è poco…

Il limite della “tattica”? Il cap, in altri termini il certificato salirà di prezzo con il ribasso del titolo, ma fino al suo valore di “cap”.
Un esempio? ISIN: DE000HV4B3N7, codice di negoziazione UI425R, reverse bonus cap con barriera saltata, cap a 9,76 e ottimo strumento per mettersi short sul titolo.
 
Un altro titolo interessante è FIAT CRYSLER AUTOMOBILES, trend rialzista ottimo ma con chiari segni di stanca. Qui è disponibile un Reverse Bonus Cap con barriera intatta a 13,0875 e ultimo giorno di negoziazione al 15-12-2017. Si compera a 98,6 sotto i 100 di collocamento quindi, con bonus potenziale a 111,5. Su base annua è un 18%, effettivo un 13,6% e la barriera è a 24,5 punti percentuali. Il codice ISIN? DE000HV4B3H9. Decisamente interessante per chi ha una visione non fortemente rialzista sul titolo, per incassare il bonus, infatti, basta anche un rialzo inferiore al 24,5%.
 
Vogliamo rendere la strategia ancora più “avara? Si potrebbe abbinare questo prodotto con un Bonus Cap con barriera a 7,615 (27,33% di distanza) e bonus a 115. Scadenza medesima e prezzo a 101,6 che permetterebbe un bonus netto del 13,41% e su base annua del 17,69%. Il codice ISIN è DE000HV4B2V2.
 
Il rischio che si corre è di incassare entrambi i bonus. O di perderli entrambi se il titolo prima scende del 27,34% e poi sale di quasi il 100% (deve recuperare da 7,615 a 13,0875. E il tutto entro dicembre.
Beh, potrebbe anche prima salire del 24,6 e poi scendere da 13,0876 a 7,614. Meno scenico a percentuale ma ugualmente improbabile.
 
Ottima strategia avara. Occorre sempre ricordare che a barriera ampia corrisponde un rendimento inferiore, ma anche un rischio di distruzione della stessa inferiore. In questo caso il tempo sarà galantuomo e favorirà l’ottenimento del bonus. Di entrambi i bonus, perché minore il tempo e minore sarà la probabilità di tocco di entrambe le barriere.
 
A questa strategia un trader può poi accompagnare un trading intraday sul titolo, specializzandosi poi a conoscerne il “carattere operativo”, la mutevole combinazione di volatilità e direzionalità che muta ma è spesso identificabile.
 
Ci sono tanti modi di utilizzare i certificati. O combinazione degli stessi.
 
Il punto sul FTSE MIB
A volte leggendo o ascoltando le analisi di alcuni colleghi resto quasi incantato dalla ricchezza di dettagli, dalla combinazione di indicatori e osservazioni più o meno argute che accompagnano il grafico. Recentemente ho anche scoperto, ascoltando proprio una di queste analisi, che non contano solo i livelli di ritracciamento di Fibonacci ma anche il valore mediano di essi. In altri termini non basta un livello ogni, più o meno, 10 punti percentuali, meglio metterne uno nuovo a metà, ogni 5 punti quindi. Circa.
 
Ora, così procedendo, l’errore massimo sarà del 2,5% proprio nel punto che divide i due livelli. E come sono convincenti e rassicuranti quelle analisi, quasi da dover ringraziare per l’arguzia condivisa.
 
Ma cosa deve capire un trader su un indice? Ne deve capire la forza. E il “vettore”, la direzione. Punto.
 
Punto.
 
Non c’è altro, sono tutte chiacchere che i vari pifferai utilizzano per dare sostanza al nulla. Un’analisi ZEN è poco popolare, essenziale, tagliente. Com’è l’indice ora? Indeciso. In attesa di un nuovo impulso. Alcuni trader sostengono ribassista, altri rialzista. Come sempre un guado. Cos’altro c’è da aggiungere?
 
Nulla, si toglierebbe spazio all’essenziale.
 
VARIE
1) Il gruppo FB che amministro, Traderpedia - Gruppo di discussione sul trading è stato creato per discutere di analisi tecnica e di questa rubrica. Iscrivetevi se volete aggiornamenti della rubrica in real time o se semplicemente volete discutere di analisi tecnica, siamo già 6.934 https://www.facebook.com/groups/traderpedia/
  1. E’ stato anche creato un nuovo gruppo dedicato alle iniziative di formazione di Traderpedia, il gruppo si chiama “Traderpedia Formazione” ed è raggiungibile a questo link: https://www.facebook.com/groups/1612976029008523/
 
Il 2017 si apre con un’inattesa novità dopo aver diffuso per anni conoscenza nel mondo del trading online: la formazione a pagamento.

D’altronde la richiesta giungeva da tempo e da più parti, era sentito il bisogno di un percorso di formazione che non presenti tecniche per arricchirsi in borsa, magari facilmente e senza rischi, ma che consenta a chi si trova immerso nell’oceano di informazioni, tecniche, sistemi e approcci, di fare chiarezza su alcuni punti fermi. Di stabilire una direzione, di poter partire con un autoapprendimento che permetta di crescere e migliorare. Già, autoapprendimento, perché un buon corso può indicare una direzione, aiutare ad evitare insidie, accorciare i tempi, ma il lavoro, quello grosso e faticoso, è prerogativa del singolo. Un buon insegnante può permettere di leggere la musica, ma la maestria nel suonarla la si ottiene in un solo modo: suonando. E, ovviamente, avendo anche una certa dose di talento.
Vi presento quindi il corso a mercati aperti:

 
Dalla teoria alla pratica
Stefano Fanton - Antonio Cioli Puviani
Corso operativo a mercati aperti

 
Il corso di formazione a mercati aperti si tiene presso gli uffici di TraderPedia di Mirano 30035 (Ve), in via Bastia Entro 32/5 (centro storico). Qui è nata TraderPedia e ogni libro pubblicato da Stefano Fanton. Il corso prevede la partecipazione di 2 docenti full time, Stefano Fanton e Antonio Cioli Puviani. Anche in presenza di approcci diversi ai mercati risulteranno molteplici e inattesi i punti di contatto, a voler rimarcare il concetto cardine del trading che vede diverse strade giungere alla medesima direzione.

Pur consapevoli che una giornata di formazione sia insufficiente a trasmettere un bagaglio di esperienze e tecnicismi, si vuole fornire all’aspirante trader un percorso di autoapprendimento e miglioramento della propria operatività che possa svilupparsi nelle giuste direttive. Per un fotografo, al pari di una aspirante trader, il momento dello scatto è preceduto da moltissimi momenti di “non scatto”, momenti preziosi senza i quali lo scatto non avrebbe alcun grado di eccellenza. Si insegnerà ad attendere ricercando occasioni, a selezionare temi operativi e a impostare in autonomia un personale percorso di crescita operativa. Consapevoli che si aggiunge perizia togliendo più che aggiungendo.

Al fine di massimizzare l’utilità del corso il numero massimo di partecipanti ad ogni sessione è di 6-8 persone. Questo consentirà di rendere efficace l’apprendimento consentendo al singolo partecipante di trovare soluzioni ai propri quesiti operativi. Il corso si rivolge a chi desidera acquisire una visione d’insieme del trading imparando finezze operative, trucchi di lettura tecnica dei mercati interagendo con due relatori di comprovata esperienza.

Programma
  • Aste di apertura, occasioni, anomalie ed inefficienze.
  • L’importanza di trascurare o meno i dati economici attesi.
  • Muoversi entro uno scenario operativo, analisi dello scenario attuale.
  • Inside book. Funzionamento, trucchi, regole del book e del ticker.
  • La Via del Prezzo. Analizzare il mercato con occhi nuovi.
  • Strumenti e mercati per trading di posizione, di speculazione e con piccoli capitali.
  • L’esperimento “Vita da Trader” con piccoli capitali. Occasioni e insidie.
  • Vendere tempo e volatilità. Le opzioni settimanali e mensili.
  • Aste di chiusura, occasioni, anomalie ed inefficienze.
  • I mercati sono fatti per sorprendere.
Limitazioni
Per il primo semestre 2017 sono calanderizzate 6 giornate operative per un numero complessivo di 36 posti.
 
Per informazioni scrivete a tony@traderpedia.it

 

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