Nuovi certificati su Saipem e sull'indice FTSE MIB

Stefano Fanton Stefano Fanton - 04/09/2018 15:42

Da maggio ad agosto è stato un continuo e inesorabile stillicidio di quotazioni per quanto riguarda il FTSE MIB. Già, perché parole analoghe non si possono certo utilizzare per Wall Street che ha invece ha ritoccato al rialzo i massimi storici più volte. Una bella divergenza, non c’è che dire, al punto che suona sinistra la domanda, più che lecita, sul destino del nostro indice in caso di storno violento del mercato Statunitense.
 
Siamo a ridosso del 20% di ribasso dai massimi relativi di maggio, ribasso che è iniziato nel migliore degli auspici tecnici, la rottura al rialzo (evidentemente poi negata) di quota 24.000. Un falso segnale, uno dei molti a cui ci siamo abituati al punto che le rotture tecniche sotto gli occhi di tutti, lampanti, chiare, pulite, sono diventate sempre le più sospette agli occhi di un trader esperto che si prepara a coglierne il mutamento analizzando i dettagli.
 
E siamo ancora nella medesima situazione, solo con livelli e provenienze diverse. Quota 20500 ha tenuto le quotazioni per qualche tempo, un supporto evidente. Poi la rottura, tecnica, pulita, volatile. Come per i 24.000 punti, in direzione del famoso Gap Macron sotto quota 20.000.
 
Non conosco i dati degli ultimi mesi sugli scambi nel mercato sedex e nei certificati a barriera nello specifico, ma non mi stupirei affatto se ci fosse una contrazione degli scambi. Dopotutto molti operatori a maggio hanno alleggerito i loro portafogli e l’attesa per la chiusura del famoso Gap Macron ha creato le condizioni per una sorta di profezia che si autoavvera. E alla fine il gap Macron è a un passo dall’essere chiuso.
 
Tempo per gli short in direzione del gap Macron? Francamente chi doveva prendere posizioni short sulla base del potere attrattivo del gap ha già avuto ampie soddisfazioni, al contrario, il tempo sembra maturo per selezionare prodotti con barriere elevate sul nostro indice.
 
Nei numeri scorsi di questa rubrica abbiamo visto prevalentemente delle strategie avare su Saipem e sull’indice FTSE MIB con scadenza a dicembre, nel frattempo Saipem è salita ulteriormente a ridosso dei 4,70 mentre l’indice è sceso di qualche punto percentuale. Tuttavia il tempo è nostro complice e dicembre incombe, le quotazioni dei certificati sull’indice non ne hanno risentito molto. E sarà sempre meno sensibile il prezzo rispetto al tempo, al punto da ricercare scadenze successive che fino a pochi giorni fa non erano disponibili.
 
Fortunatamente una nuova sfornata di prodotti su titoli e indici sono disponibili e con il mercato che ha perso il 20% dal massimo relativo in così poco tempo è caccia di bonus cap e top bonus. Inizio con l’indice che è, giocoforza, meno sensibile dei titoli che lo compongono essendone una media per poi analizzare nel prossimo numero i titoli adatti a cavalcare il movimento atteso.
 
Purtroppo le occasioni sono timide e si celano con grande abilità, saper attendere diviene un imperativo che permette di contenere i rischi a scapito di qualche occasione persa. In questo caso attendere il Gap Macron per prendere posizioni sull’indice può essere interessante. Diamo un’occhiata a cosa c’è di nuovo.
 
C’è molto di interessante, ma le scadenze dicembre hanno oramai rendimenti di 2-3 punti, sempre interessanti su base annua ma oramai molto risicate. Concentro la mia attenzione su giugno 2029, e balza agli occhi DE000HV40D62 con scadenza il 21/6/2019. Lo si compera SOTTO il prezzo di collocamento, a 99,75 nel momento in cui scrivo con l’indice a 20470 (+0,32%) ore 15:17 del 4 settembre. Tanto per essere precisi. Il bonus è a 106,6 e quindi il rendimento è del 7,41%, annualizzato il 9,35%.
A fronte di cosa? Della tenuta di una barriera MONSTER considerando il calo già patito finora dal nostro indice, altri 27 punti percentuali pari a un valore di 14959,1845 Uno scenario che ha poche possibilità di verificarsi.
 
Al momento è il prodotto sull’indice più interessante, ma non posso non segnalare una nostra vecchia gloria, già più volte segnalato. DE000HV400P7 che si compera a 107,25 alle 15:21 con Bonus a 110. Quindi il 3,12% pari a un rendimento annualizzato del 10,63% poiché la scadenza è al 21/12/2018. Poco più di 3 mesi con una barriera posta a 15697,695 pari al 23,38%
 
Un rendimento apparentemente avaro ma in realtà di tutto interesse. Certo, si può provare a comperarlo sul denaro e allora si che il rendimento aumenterebbe, ma questa è un’altra storia…
 
La parola d’ordine è quindi Indice.
Ma non posso lasciarvi senza l’ideale sostituto su SAIPEM che ha scadenza il 14/3/2019, si tratta di DE000HV41GM2. Diamo i numeri, un bonus a 107, lo si compera a 102,9 con il titolo a 4,683 (+2% ore 15:29) e permette un rendimento del 4,31% che diventa un 8,24% annualizzato. Non molto in apparenza, ma la sorpresa è la barriera a 3,3975 con un 27,45% di distanza.
 
A dire il vero non è proprio in assoluto la scelta migliore, lo è per la sua categoria temporale diciamo, interessantissimo è anche DE000HV41GQ3 che scade il 19/12/19 con un bonus a 111,5 e un prezzo di acquisto a 102 nel momento in cui scrivo. La barriera? A 37,12 punti percentuali, 2,9445
 
Quale dei 2 prodotti preferire dunque? Questo è un tipico dilemma che però non ci deve vedere troppo indecisi, nel dubbio entrambi.
 
VARIE
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