Brutte notizie sui Fondi d'investimento. Gli ETF sono un big problem.

Salvatore Gaziano Salvatore Gaziano - 11/02/2020 16:40

Quando scrivevamo più di un anno fa sugli ETF spiegando che anche in Italia stavano conquistando il mercato e “rottamando” fondi d’investimento e sicav confessiamo di aver ricevuto alcune e-mail di risparmiatori e soprattutto di consulenti finanziari tradizionali che contestavano la nostra analisi, spiegando che i fondi d’investimento invece restavano per i risparmiatori lo strumento n.1 e migliore dove mettere i soldi.

A 2019 finito possiamo parlare di quello che è accaduto in un anno per molti versi eccezionale considerata la performance positiva dei mercati sia sull’azionario che sull’obbligazionario.
C’è sempre stata una relazione diretta fra andamento dei mercati e raccolta dei fondi: se i mercati salgono cresce la raccolta dei fondi. Se i mercati crollano succede il contrario. Gli americani di Dalbar, società di ricerca che da anni fa ricerche sulle distorsioni comportamentali dei risparmiatori, chiama questo “investor gap”.
Il risparmiatore non opera spesso razionalmente ma in preda all’emotività come hanno dimostrato numerosi studi sulla finanza comportamentale che sono valsi anche dei premi Nobel per l’Economia a studiosi come Daniel Kahneman nel 2002 o Robert Shiller nel 2013.

C’è qualcosa di incredibile quindi in quello che è successo nel 2019 anche in Italia. Nonostante i mercati azionari e obbligazionari hanno avuto rendimenti eccezionali come non accadeva da lustri la raccolta dei fondi è crollata, anzi è stata negativa.

Di questo parliamo nel webinar del 12 febbraio 2020 all’interno della bella iniziativa YouFinance disponibile alle ore 16 e poi naturalmente in differita all’indirizzo youfinance.it

 E di questo abbiamo approfondito molti aspetti nella “GUIDA PER INVESTITORI NON SUCCUBI” dove spieghiamo con dati inediti il boom nel mondo del mercato degli ETF e la crisi sempre più nera del mondo del risparmio gestito tradizionale.

Nel 2019 sia in Italia che in tutta l’Unione Europea sui fondi d’investimento è calato come potete vedere il grande gelo, mentre flussi sempre più forti si sono diretti verso gli ETF ovvero fondi d’investimento “simil passivi” (ma non tutti lo sono) ma con costi nettamente più bassi (anche dell’80% all’anno che in 10 anni possono significare un rendimento certo magari del 20% assoluto in più!).
La raccolta degli ETF in Italia è stata di 11 miliardi di euro mentre i fondi d’investimento hanno registrato deflussi per circa 1 miliardo a fine novembre secondo i dati di Assogestioni. E trend simile si è verificato in Europa con deflussi per i fondi molto più forti (22,5 miliardi) e boom per il mercato degli ETF (128,8 miliardi di euro).

Impressionanti questi numeri, vero?

Se la vostra banca o consulente finanziario vi parlano di fondi e vogliono piazzarvene ancora, valutate bene “l’affare” e chi lo sto facendo, perché probabilmente lo sta facendo chi ve lo colloca e non voi

Nel 90% dei casi il valore aggiunto del fondo rispetto a un ETF (e non stiamo parlando di portafogli e strategie ora) ma del singolo strumento è nullo, come dimostra tutta la ricerca accademica e spieghiamo nella dispensa che io e Roberta Rossi, responsabile della Consulenza Personalizzata di SoldIExpert SCF, società di consulenza finanziaria indipendente che già dal 2003 fra le prime in Italia ha introdotto i portafogli consigliati di ETF, abbiamo scritto attingendo a decine di ricerche e migliaia di dati.
Pagare di più non assicura un miglior trattamento o migliori performance al risparmiatore privato !
Se si affidano i vostri soldi a un comitato d’investimenti vi è un’altissima probabilità che questo realizzi risultati inferiori rispetto all’andamento puro di un indice. E non lo diciamo mica noi ma tutta la ricerca accademica.

Questo è il trend mondiale anche se naturalmente in Italia ci sono fortissime resistenze come è facile immaginare visto che ci sono fior di banche e consulenti tradizionali che allo sportello o porta a porta raccontano ai risparmiatori che gli ETF sono “pericolosi” (probabilmente per i loro budget).

E’ bene quindi fare il punto su questo strumento e comprendere come anche gli strumenti cosiddetti “passivi” non è affatto vero che lo sono sempre (e sono spesso ben più attivi…di molti fondi venduti a caro prezzo come “attivi”) e che possono essere usati all’interno di strategie attive e diversificate con successo.

E tutto questo è accaduto e sta accadendo in un quadro regolatorio mondiale che vede la spinta di governi e autorità di controllo spingere verso la trasparenza e una maggiore tutela dei risparmiatori che non dovrebbero essere un “limone da spremere”.

Qualcosa che in Italia naturalmente è ancora molto ostacolato ma nonostante tutto i dati sugli ETF dicono che nonostante tutto qualcosa di molto importante sta accadendo anche nella foresta pietrificata italiana dove i banchieri continuano a pensare che il vecchio modo di fare banca e fare commissioni (e tosare le pecore dentro il recinto senza fine) è il futuro mentre in tutto il mondo prevale sempre di più il modello di “open banking”.

E’ di questi giorni l’annuncio che in Italia Credit Suisse ha lanciato tre nuovi Etf per venire incontro alla crescente domanda di prodotti liquidi negoziati, guidata dalla digitalizzazione.
Da tempo BlackRock, il colosso mondiale del risparmio gestito, detiene dal iShares, che è anche fra i importanti emittenti di ETF al mondo. In Europa Deutsche Bank ha fondato e detiene X Trackers che è una delle società europee di ETF più importanti e numerose società di gestione (da Franklin Templeton a Goldman Sachs ad Amundi) sono scese da tempo nell’arena degli ETF.

E la stessa Black Rock oggi prevede un raddoppio del patrimonio degli ETF europei nei prossimi cinque anni sulla scorta anche di quello che è successo negli Stati Uniti dove ad agosto 2019 le masse in gestione dei risparmiatori statunitensi negli ETF per la prima volta hanno superato quelle nei fondi.

Tutte informazioni preziose per i risparmiatori evoluti e i consulenti finanziari che guardano al futuro e al benessere del proprio patrimonio e dei propri clienti.

 Per accedere alla dispensa e al video sugli ETF per investitori non succubi su YouFinance: youfinance.it
 

Articolo a cura di Salvatore Gaziano, strategist di SoldiExpert.com

 

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