Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 09/05/2022 10:05

Sebbene la partenza appaia un poco in sordina a causa di un lunedì dall’agenda particolarmente leggera, la settimana che si apre sarà particolarmente importante sul fronte dei dati macro. Prima di tutto per via della pubblicazione di alcune rilevazioni riguardanti la produzione industriale dell’Eurozona (Italia compresa), la bilancia commerciale di Pechino, ma soprattutto per i numeri dell’inflazione in diverse zone economicamente rilevanti come, appunto, la Cina e gli USA.

Lunedì: Cina e Francia sul piatto della bilancia commerciale
Ad aprire le danze saranno la Cina, per ovvi motivi di fuso orario, e la Francia. Entrambe con le rilevazioni riguardanti la bilancia commerciale di marzo. Per Parigi, poi, sarà la volta anche delle partite correnti. Dagli USA, invece, saranno in arrivo i risultati delle scorte e delle vendite all’ingrosso, sempre di marzo.

Martedì: in scena l’Italia
Particolarmente interessante la giornata di martedì che vedrà tra i protagonisti l’Italia e la Germania. Per Roma, infatti, ci sarà la possibilità di conoscere lo stato della sua produzione industriale (marzo). Per Berlino, invece, sarà la giornata dedicata all’indice ZEW di maggio, l’indice che misura il livello di fiducia delle imprese. Ultima nota per il Giappone che vedrà pubblicati i numeri di marzo delle spese reali delle famiglie.

Mercoledì: si parte con i primi numeri sull'inflazione
Salgono sul palco la Cina e gli USA e con loro anche i numeri dei prezzi al consumo e alla produzione, entrambi di aprile. Restando in Asia c’è da segnalare anche il leading indicator giapponese (marzo). Ma le misurazioni dell’indice dei prezzi al consumo di aprile coinvolgeranno anche altre Nazioni tra cui la Germania. Varia l’agenda statunitense. Oltre alla già citata inflazione di aprile, sono da ricordare i risultati dei dati settimanali con le richieste mutui e le scorte di petrolio.

Giovedì: molti dati made in England
Londra in primo piano. Questo perché, numericamente parlando, sarà lei ad affollare l’agenda degli operatori. In questo caso, infatti, si avrà a che fare con la produzione industriale (marzo), la bilancia commerciale beni (marzo) e il PIL del primo trimestre. Washington apre le porte alla pubblicazione dei numeri dei suoi prezzi alla produzione di aprile e, per le rilevazioni settimanali, agli stoccaggi gas e alle richieste dei sussidi di disoccupazione.

Venerdì: altri prezzi al consumo
Ancora inflazione (aprile) e per la precisione quella di alcune Nazioni europee come la Spagna e la Francia. Da ricordare, inoltre, che anche l’Eurozona con le cifre della produzione industriale di marzo. Infine, dagli USA: prezzi import/export (aprile) e il dato sulla fiducia dei consumatori rilevata dall’Università del Michigan.

Articolo a cura di Rossana Prezioso

 

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