Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 13/06/2022 10:15

Dopo la BCE, adesso l’attenzione degli analisti si è spostata direttamente su Fed e BoE. Le rappresentanti della finanza statunitense e anglosassone, le cui riunioni sono previste, rispettivamente, tra mercoledì e giovedì, dovranno rendere note le rispettive decisioni in ambito di tassi di interesse e strategie di accomodamento. Il tutto alla luce di un’inflazione che, soprattutto sull’orizzonte a stelle e strisce, ha registrato l’ennesimo record storico, questa volta quarantennale. I numeri, infatti, per il mese di maggio hanno decretato un risultato che, nel raggio annuale, ha toccato il +8,6%. Per chi, invece, si interessa della realtà economica nazionale, l’appuntamento sarà per giovedì con i prezzi al consumo di maggio.

Lunedì: tutto per la Gran Bretagna

Il primo giorno della settimana sarà dedicato all’agenda inglese. Un’agenda che, tra i suoi appuntamenti, annovera quello riguardante la produzione industriale e la bilancia commerciale beni, entrambi di aprile.

Martedì: torna l’inflazione per la Germania ma non solo

Il nemico numero uno, ovvero l'inflazione, sarà ancora protagonista nella giornata di martedì. Infatti i prezzi al consumo di maggio saranno pubblicati tra i dati macroeconomici di Berlino. Dati che includeranno anche l’indice ZEW di giugno. Ma non sarà l’unico appuntamento. Infatti tra le altre scadenze da segnare ci saranno, nell’ordine: produzione industriale giapponese (aprile), richieste di sussidi di disoccupazione (maggio) e tasso di disoccupazione (aprile) inglesi, la produzione industriale europea (aprile) e, dagli USA, i prezzi alla produzione di maggio.

Mercoledì: ancora Germania ma occhio anche alla Cina

Interessanti i dati in arrivo nella giornata di mercoledì. Prima di tutto quelli cinesi su vendite al dettaglio e produzione industriale, entrambi di maggio. Anticipati, in questo caso, dagli ordini macchinari core in Giappone e dall’indice servizi (entrambi di aprile). L’Eurozona conoscerà la sua bilancia commerciale (aprile) mentre, guardando alle singole storie nazionali del Vecchio Continente, sono da segnalare i prezzi al consumo della Francia (maggio) e quelli all’ingrosso della Germania (maggio). Lunga la lista dei dati macroeconomici in arrivo dall’altra parte dell’oceano con quelli riferiti a maggio, ovvero vendite al dettaglio e prezzi import/export, e ad aprile, cioè vendite industria e scorte industria. Da segnalare anche quelli riferiti a giugno (Empire State Index e l’Indice NAHB). Per i dati macro con scadenza settimanale: le richieste mutui e le scorte di petrolio.

Giovedì: inflazione made in Italy

Come detto in apertura, il dato più interessante per chi si occupa della realtà nazionale tricolore, sarà quello dell’indice dei prezzi al consumo di maggio. La giornata, però, si aprirà con la bilancia commerciale giapponese e, successivamente, con l’indice costo del lavoro europeo (primo trimestre). Per Washington, invece, l’attesa sarà per: permessi edili e apertura cantieri (maggio), PhillyFed di giugno e il dato settimanale sugli stoccaggi gas.

Venerdì: inflazione Eurozona

Ancora inflazione a maggio, questa volta per il Vecchio Continente, nello specifico per l’Eurozona. Ma l’Eurozona avrà a che fare anche con la produzione costruzioni (aprile). Altro dato da controllare, quello sulle vendite al dettaglio di Londra a maggio. Non mancheranno le occasioni di confronto anche per l'Italia con la produzione costruzioni e la bilancia commerciale globale, entrambi di aprile. Infine, dagli USA, è previsto in arrivo il risultato della produzione industriale di maggio.

Articolo a cura di Rossana Prezioso

 

 

 

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