I Derivati: Volumi e Open Interest

Bruno Nappini Bruno Nappini - 21/07/2022 10:50

Negli articoli precedenti abbiamo fatto una introduzione al mondo dei Derivati. Abbiamo spiegato cosa sono, a cosa servono e come riuscire a calcolarne il giusto valore.

In questo quarto articolo di formazione finanziaria inizieremo ad approfondire alcuni concetti e fattori che rivestono un ruolo di particolare importanza e che devono far parte del bagaglio di conoscenze di qualsiasi investitore: i Volumi e gli Open Interest.

I Volumi sono il numero di transazioni effettuate in un determinato periodo temporale ed indicano la liquidità di una determinata attività finanziaria.

Maggiori volumi sono sinonimo di maggiore liquidità. Pochi volumi significa che il titolo è poco liquido e poco scambiato.

Ad esempio, Rossi apre 2 contratti future con Verdi, Rossi vende 1 contratto a Bianchi, Bianchi vende 1 contratto a Neri, Rossi chiude 1 contratto future con Verdi.

Totale Volume = 5

I Volumi in sé però non rappresentano nulla se non la sola liquidità del titolo e l’area di prezzo dove avvengono gli scambi. Non ci fanno capire a cosa sono serviti, se a rimanere a mercato, se a togliere denaro dal mercato oppure sono stati solo frutto del lavoro di un day trader che ha aperto e chiuso posizioni in giornata.

In aiuto alla purtroppo lacunosa lettura dei Volumi viene fortunatamente la lettura dell’Open Interest.

L’Open Interest, infatti, rappresenta il preciso numero di contratti rimasti a mercato ed il reale Valore Monetario messo a rischio dagli operatori.

L’Open Interest può aumentare, diminuire o rimanere invariato. E’ di fatto un numero maggiore di zero che può crescere o diminuire con l’apertura o la chiusura di posizioni.

Nell’esempio precedente dove Rossi, Bianchi, Verdi e Neri movimentavano il mercato con i loro scambi commerciali, alla fine della giornata, se procediamo a fare tutti i calcoli, il reale Open Interest è di solo 1 contratto, nonostante gli scambi volumetrici sono stati ben 5.

E chiaro quindi che la lettura dell’Open Interest è ben diversa dalla lettura dei Volumi e riesce a dare informazioni di importanza fondamentale per la corretta gestione di un portafoglio.

Infatti, se i Volumi rappresentano semplicemente gli scambi e le trattative di mercato ad un determinato strike o valore di prezzo, l’Open Interest invece rappresenta realmente i fatti ovvero dove e come tutte le trattative volumetriche si sono finalizzate in contratti rimasti dentro un determinato mercato.

La sua lettura e conoscenza è particolarmente importante ed esistono oggi alcune sopraffine tecniche di analisi dei mercati che non possono fare a meno di questi dati, una su tutte l’Analisi Monetaria che, grazie alla Distribuzione Cumulata degli Open Interest permette di determinare con precisione i reali posizionamenti a mercato di tutti gli operatori, e che approfondiremo nei prossimi articoli.

A cura di Bruno Nappini - www.sunnymoney.it/

Socio Professional Siat Csta - www.siat.org

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