L’indice azionario americano Dow Jones ha messo a segno un’importante fase di recupero dalla seconda metà dello scorso mese di marzo, vedi il minimo relativo di 18.214, ma da circa un mese non riesce a oltrepassare l’area 31.121/272.
Inoltre, la candela ribassista conclusa la scorsa settimana dovrebbe rappresentare un primo segnale preoccupante, in quanto gli investitori sono passati da una semplice presa di beneficio all’apertura di posizioni short.
L’indice testa praticamente un doppio livello di supporto, individuato nelle immediate vicinanze di 29.550, ricavato sia dal massimo relativo di febbraio 2020 sia dal supporto che sostiene il trend ascendente di questi ultimi 10 mesi.
Vari algoritmi sono in procinto di generare dei segnali ribassisti; vedi le curve +Di e –Di, il Bollinger Bands che si avvicinano…
L’indice potrebbe quindi dover fare i conti con una flessione fisiologica di breve periodo, che cercherò di sfruttare in un’ottica di trading, e che potrebbe consentire un successivo ingresso a prezzi meno tirati rispetto a quelli attuali.
Voglio dare il beneficio del dubbio e intervenire al di sotto del supporto sopra citato.
Short sotto 29.400 con obiettivi 27.000/26.800 e 24.200/23.800. Qualche long su tenuta di 29.550/400 e sopra 31.300 con obiettivi rispettivi 31.200/300 e 34.500, poi 38.300/39.900.
Analisi a cura di Giovanni Maiani.
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